Opera Paese Talk, convegno ad Atena Lucana
Si terrà Venerdì 20 Giugno 2025, alle ore 17.00, presso lo Schifa Lab nel cuore del centro storico di Atena Lucana, "Opera Paese Talk"
Una giornata dedicata alle Comunità, ai progetti finanziati con il Bando Borghi e alle opportunità che le aree interne possono cogliere per migliorare il futuro delle loro comunità. Venerdì 20 giugno l’Amministrazione Comunale di Atena Lucana, in collaborazione con Fondazione Appennino, nell’ambito di Archivio Atena, organizza presso Schifa Lab nel centro storico “Opera Paese Talk, comunità che cooperano”.
Due i momenti e gli argomenti che caratterizzeranno la giornata, da un lato il confronto tra alcuni progetti vincitori del Bando Borghi, dall’altro il ruolo che le Cooperative di comunità possono avere nel trasformare i progetti pubblici in occasioni di impresa a servizio della Comunità. Durante la giornata, l'Amministrazione Comunale di Atena Lucana presenterà inoltre l'avviso pubblico per la creazione della Cooperativa di Comunità di Atena Lucana, un momento decisivo per garantire la partecipazione attiva della cittadinanza.
Programma
Dopo i saluti del Sindaco Luigi Vertucci e del RUP del Progetto Archivio Atena, Daniele Padovani, gli interventi saranno moderati da Annalisa Romeo, direttrice della Fondazione Appennino.
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I Progetti del Bando Borghi - visioni e attuazioni. La prima parte del talk sarà interamente dedicata ai progetti vincitori dei Fondi PNRR del Bando Borghi, focalizzandosi sulla rigenerazione culturale e sociale dei piccoli comuni, con un'attenzione particolare al progetto Archivio Atena. La discussione illustrerà la visione e l'attuazione di questi progetti, confrontandosi sui primi risultati ottenuti grazie agli interventi di:
- Maria Cerreta, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II
- Ottavia Ricci, esperta in rigenerazione culturale e sviluppo sostenibile
- Franco Cagnoli, Presidente della Cooperativa ViviCalascio
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Le cooperative di comunità: opportunità e concretezza Il secondo momento esplorerà il ruolo fondamentale delle cooperative di comunità come soggetti di opportunità e concretezza imprenditoriale a servizio della collettività. Si rifletterà su come le azioni progettuali di rivitalizzazione e valorizzazione dell'identità di un territorio possano concretamente trasformarsi in occasioni di mercato. Interverranno:
- Paolo Scaramuccia, Responsabile Nazionale di Legacoop per le cooperative di comunità
- Gianni Lacorazza, Cofounder di Fondazione Appennino
- Giancarlo dell’Orco, Destination Manager
- Emilia Voccola, Cooperativa di Comunità Ilex
“Da questa base di partenza – spiega il sindaco Luigi Vertucci – Atena Lucana non vuole fermarsi a salvaguardare la storia ma anche operare per un futuro dell’economia locale fondato sulla nostra capacità di essere un luogo di mercati, un crocevia geografico di contaminazioni che unisce idee provenienti dalla nostra storia al know how di una contemporaneità che ne vuole tirar fuori reali opportunità”.
Festival del lavoro nelle aree interne. Al via la terza edizione
AL VIA LA TERZA EDIZIONE A SOVERIA MANNELLI
Il FLAI – Festival del lavoro nelle aree interne si terrà dall’11 al 13 giugno in Calabria, a Soveria Mannelli, presso le Industrie Rubbettino e vedrà la partecipazione di più di 40 studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero.
Il Festival del lavoro nelle aree interne è promosso da RESpro, la rete di storici per i paesaggi della produzione, da Fondazione Appennino e da Rubbettino.
Aree interne come luoghi di produzione: leitmotiv del Festival del lavoro nelle aree interne
Aree interne non più intese come luoghi di abbandono e deurbanizzazione, né tanto meno come mete turistiche per gli amanti delle rovine, ma come luoghi vivi, di produzione e lavoro. È questo il leitmotiv del Festival del lavoro nelle Aree Interne che, giunto alla terza edizione si terrà a Soveria Mannelli, in Calabria, presso le Industrie Rubbettino dall’11 al 13 giugno.
Protagonisti d’eccezione per ridisegnare il futuro delle aree interne
Numerosi gli eventi e i talk in programma che comprendono non solo la condivisione di percorsi di studio e di ricerca ma anche di esperienze, come l’evento di networking “Radici rotte”, previsto per la serata del 12 giugno, un momento dedicato all’incontro e al dialogo tra attori del territorio: imprenditori, associazioni, professionisti e cittadini si confronteranno per condividere esperienze, creare connessioni e costruire nuove sinergie. Un’occasione per intrecciare storie, idee e prospettive sul futuro delle aree interne.
Aree interne e sfide contemporanee
La discussione sulle aree interne e il loro futuro è più che mai necessaria in questo momento storico «Il tema delle aree interne – osserva Augusto Ciuffetti, docente di Storia economica presso l’Università Politecnica delle Marche, e membro del comitato scientifico del Festival – continua ad essere al centro del dibattito culturale e degli studi, mentre sta progressivamente scomparendo dall’agenda politica del nostro Paese. Né la SNAI, né il PNRR, nonostante i progetti e le risorse finanziarie messe a disposizione, hanno prodotto risultati degni di nota.
Nello stesso tempo è cambiato il contesto generale. Allo spopolamento delle aree interne corrisponde l’eccessiva urbanizzazione e la cementificazione degli spazi costieri, con una densità abitativa delle città in costante crescita, mentre il declino demografico è ormai un fenomeno che riguarda l’Italia intera. Tale situazione sta permettendo a grandi multinazionali di mettere in atto nuovi atteggiamenti predatori nei confronti della dorsale appenninica. Sembra che il futuro, per quest’ultima, non possa che corrispondere alla realizzazione di enormi parchi eolici, in nome di una distorta visione della transizione energetica, la quale assicura enormi guadagni solo alle società di progettazione, oppure a nuove ipotesi di sviluppo turistico di massa legate alla costruzione di impianti di risalita, che ignorano completamente le conseguenze del mutamento climatico.
Ripensare il valore delle aree interne
Al turismo, considerato come una sorta di illusoria panacea, spesso responsabile, invece, della totale devastazione di territori e spazi urbani, oppure legato esclusivamente a prospettive del tutto inconsistenti o imposte dalle mode del momento, come il cosiddetto turismo delle origini, si dovrebbe sostituire la vera riscoperta dei mestieri e dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità locali, in particolare di quelli culturali».
Tra cultura e impresa: oltre 40 relatori al Festival del lavoro nelle aree interne
In una densa tre giorni di incontri e dibattiti, oltre 40 studiosi provenienti da ogni parte d’Italia (e non solo) discuteranno di impresa e memoria, di quanto i territori che hanno dato origine al modello italiano oggi si siano riscoperti fragili e necessari di tutela e custodia. Non solo analisi, ma anche progetti e proposte per il futuro che mettano insieme produzione e cultura, industria e design, produzioni identitarie e nuove economie.
Il panel dei relatori è variegato e composto da giovani ricercatori, professionisti e affermati studiosi, in uno scambio continuo di idee, visioni ed esperienze.
In particolare, si segnala la partecipazione di
Pierluigi Sacco, economista, specializzato in economia della cultura, sviluppo territoriale, industria creativa e politiche culturali;
Veronica Macchiavelli, regista del documentario “L’ultima neve” che verrà proiettato nel corso del festival presso lo storico Lanificio Leo;
Cristina Garzillo (ICLEI Europe), esperta internazionale di sostenibilità urbana e territori in transizione;
Lucia Nardi, vicepresidente di Museimpresa e responsabile cultura d’impresa per Eni;
Ludovico Solima, economista della cultura e studioso dei modelli di gestione e sostenibilità del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle aree marginali;
Vito Teti, antropologo e voce autorevole sulla questione meridionale;
«Questa terza edizione del Festival del Lavoro nelle Aree Interne – ha dichiarato l’Editore Florindo Rubbettino – vuole dare un contributo a un futuro in cui la cultura sia riconosciuta come leva strategica per lo sviluppo locale. La cultura nei territori fragili rappresenta infatti un driver potente e sottovalutato per la rigenerazione e lo sviluppo locale. Spesso, in queste aree, si trovano patrimoni materiali e immateriali soggetti ad abbandono, ma con un grande potenziale. L’approccio interdisciplinare alla conservazione e al miglioramento del costruito storico, così come la rigenerazione del paesaggio culturale raccontato attraverso esperienze concrete, i casi di musei, archivi e biblioteche come patrimonio culturale di prossimità sono alcune delle traiettorie per ragionare su forme di lavoro e sviluppo sostenibile anche in contesti di fragilità».
«L’obiettivo del Festival – per Gianni Lacorazza – cofondatore e vicepresidente di Fondazione Appennino – è quello di rafforzare una identità pragmatica e concreta, ponendo attenzione alle reali esperienze, con i rischi e le opportunità che le caratterizzano. La sfida è quella di un percorso nuovo, lontano da letture ancora affidate a vecchi luoghi comuni o a sempre meno efficaci approcci di analisi datati e autoreferenziali. Servono soluzioni e non più solo consigli, protagonismo reale delle comunità e dei mercati, sguardi dall’interno e non all’interno.
Il festival diventa così un luogo per interrogarsi su numeri e fatti, per capire se ancora ci sono più persone che parlano di aree interne rispetto a quelle che ci vivono o, peggio ancora, che se ne occupano concretamente. Con la consapevolezza che sono proprio queste ultime a poter dare un contributo fondamentale».
«Il Festival – sostiene Roberto Parisi, presidente di RESpro e docente di storia dell’architettura e del paesaggio presso l’Università del Molise – è una importante conferma della validità e della qualità di un approccio metodologico alla questione delle aree interne fondato sulla centralità della storia. Un approccio, concepito e sostenuto sul piano scientifico dalla nostra Associazione fin dai suoi esordi, che in questa occasione si misura sul tema della difesa e della salvaguardia di archivi, biblioteche e musei ancora presenti in molti territori dell’Italia interna. Si tratta di patrimoni culturali molto fragili, la cui sopravvivenza raramente rientra tra gli obiettivi perseguiti dalle cosiddette imprese culturali. Un piccolo grande deposito di storie e di memorie del lavoro che a stento resiste ai processi rigenerativi in atto e che invece dovrebbe essere considerato un imprescindibile presidio territoriale per le stesse comunità locali».
I panel con Fondazione Appennino e Civiltà Appennino
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12 Giugno – Cooperazione di comunità: opportunità per aree interne e casi da raccontare
Gianni Lacorazza, Fondazione Appennino dialoga con:
Filomena Pugliese, Confcooperative Basilicata
Davide Olori, Università di Bologna | EDT APS
Paolo Scaramuccia, Legacoop
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12 Giugno – Borghi non comuni. Il punto sul bando raccontato dai beneficiari
Annalisa Romeo, Fondazione Appennino dialoga con:
Lino Gentile, Sindaco Castel del Giudice
Sara Giordano, Sindaca Sellia
Fiorella Pompa, Sindaca Ginestra
Luigi Vertucci, Sindaco Atena Lucana
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13 Giugno – Riuflessioni conclusive
Piero Lacorazza, Civiltà Appennino
Roberto Parisi, RESpro | Università degli Studi del Molise
Florindo Rubbettino, Rubbettino
Vito Teti, Università della Calabria
Il Festival del lavoro nelle aree interne invita a guardare in profondità: siamo davvero pronti a passare dalle parole ai fatti, restituendo centralità a chi vive e lavora ogni giorno nei territori fragili?
Scarica il pdf del programma del FESTIVAL DEL LAVORO NELLE AREE INTERNE
A San Martino d'Agri quinto e ultimo appuntamento del ciclo “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
“Comunità che cooperano”
Quinto ed ultimo appuntamento del ciclo “luoghi non comuni del futuro”
A SAN MARTINO D’AGRI SEMINARIO SULLE COOPERATIVE DI COMUNITA’ NELLE AREE INTERNE
Sarà San Martino d’Agri, piccolo comune ricadente nel territorio del Gal Lucania Interiore, la sede di chiusura del ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato insieme a Fondazione Appennino. Un'iniziativa che si è articolata in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità.
Il quinto ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri che ha affrontato tanti temi legati alle aree interne e che termina affrontando appunto quello di una possibile declinazione del lavoro in piccole comunità, in un evento che porta proprio il titolo “Comunità che cooperano” e vedrà al centro della riflessione una analisi sulle opportunità di impresa che i mercati dell’accoglienza locale possono offrire. Un’analisi a più voci, con esperti di cooperazione e con testimonianze dirette, che trova un suo principale punto di atterraggio nella possibilità offerta dal modello della cooperativa di comunità, ritenuta una delle più concrete strade da percorrere nelle aree interne.
“Fare impresa al Sud è più complicato! Troppa burocrazia rende difficile la libera iniziativa! Nei piccoli comuni non c’è mercato per un'impresa . Di tanti luoghi comuni, - per stare nel format del ciclo di seminari voluto dagli organizzatori - questi forse sono davvero i più realistici e non rappresentano soltanto convinzioni senza fondamento. Ma proprio perché questi luoghi comuni sono concreti, si possono prendere in considerazione soluzioni che da queste difficoltà prendono proprio spunto e si pongono l’obiettivo di superarli per offrire opportunità lavorative partendo proprio dai bisogni concreti delle aree interne e dai servizi di cui necessitano. Le cooperative di comunità vanno in questa direzione e rappresentano una modalità emergente di fare impresa, una soluzione costruita a misura per le aree svantaggiate che punta a superare gli ostacoli più noti del fare impresa. Non a caso il progetto di seminari prevede questo appuntamento come ultimo del ciclo, affinché si possano analizzare con i possibili stakeholder territoriali le reali opportunità da cogliere. Possiamo davvero contribuire a creare «luoghi non comuni del lavoro» in cui il core business sia la comunità?”.
A parlarne saranno innanzitutto gli esperti del settore. Filomena Pugliese, Segretario Generale di Confcooperative Basilicata, che opera da decenni nel settore della cooperazione e delle imprese con esperienza diretta e conoscenza del settore della cooperazione nelle realtà territoriali; e Paolo Scaramuccia, responsabile nazionale per le cooperative di comunità e politiche di sviluppo locale di Legacoop. Con loro due casi concreti, l’esperienza lucana della cooperativa di comunità “Siamo Accettura”, con il suo presidente Giuseppe Labbate, e la cooperativa di comunità “Terramea” di Carovilli, in provincia di Isernia in Molise, con il presidente Marco Scarpitti.
Si tratta di realtà la cui testimonianza è a diretto contatto con le problematiche e le opportunità delle piccole comunità delle aree interne nelle quali non ci si può inventare un turismo “copia/incolla” ripreso dalle destinazioni mainstream ma è necessario integrarlo in maniera “laterale” all’offerta di tanti servizi essenziali per la qualità della vita tanto delle comunità locali quanto, conseguentemente, degli ospiti temporanei. Temi sui quali si fonda il pensiero e l’azione di Fondazione Appennino, che in questo ciclo ha portato l’impegno di questi anni, riassunto con la voce di vari esperti anche nel volume “Comunità Appennino. Superare l’internità”, pubblicato un anno fa per Rubbettino Editore e che contiene molti dei temi trattati nel ciclo di seminari, compreso le cooperative di comunità. A rappresentare Fondazione Appennino saranno Annalisa Romeo e Gianni Lacorazza, che si affiancheranno ad Ennio Di Lorenzo e Tommaso Santochirico del Gal Lucania Interiore.
L’incontro si terrà nell’ex convento Minori Osservanti di San Martino d’Agri, in largo Marconi alle 17, ed a fare gli onori di casa saranno il sindaco Mario Antonio Imperatrice e il presidente del Gal Lucania Interiore Luigi De Lorenzo.
21 marzo 2025 - SAN MARTINO D'AGRI

Fare impresa al Sud è più complicato! Troppa burocrazia rende difficile la libera iniziativa! Nei piccoli comuni non c’è mercato per una impresa. Di tanti luoghi comuni, questi forse sono davvero i più realistici e non rappresentano soltanto convinzioni senza fondamento.
Ma proprio perché questi luoghi comuni sono concreti, si possono prendere in considerazione soluzioni che da queste difficoltà prendono proprio spunto e si pongono l’obiettivo di superarli per offrire opportunità lavorative partendo proprio dai bisogni concreti delle aree interne e dai servizi di cui necessitano.
Le COOPERATIVE DI COMUNITA’ vanno in questa direzione e rappresentano una modalità emergente di fare impresa, una soluzione costruita a misura per le aree svantaggiate che punta a superare gli ostacoli più noti del fare impresa.
Non a caso il progetto di seminari prevede questo appuntamento come ultimo del ciclo, affinchè si possano analizzare con i possibili stakeholder territoriali le reali opportunità da cogliere.
Possiamo davvero contribuire a creare «LUOGHI NON COMUNI DEL LAVORO» in cui il core business sia la comunità?
Saluti
MARIO A. IMPERATRICE – Sindaco di San Martino d’Agri
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore
Introducono
ENNIO DI LORENZO – GAL Lucania Interiore
TOMMASO SANTOCHIRICO – GAL Lucania Interiore
GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino
Intervengono
FILOMENA PUGLIESE – Segr. Gen. Confcooperative Basilicata
PAOLO SCARAMUCCIA – Legacoop
GIUSEPPE LABBATE – Cooperativa «Siamo Accettura»
MARCO SCARPITTI – Cooperativa «Terramea» Carovilli
Modera
ANNALISA ROMEO – Direttrice Fondazione Appennino
FILOMENA PUGLIESE – Segretario generale Confoccoperative Basilicata
Presidente di una cooperativa giovanile di produzione e lavoro promossa con la Legge Regionale 32/1985, inizia a lavorare in Confcooperative Basilicata nel 1988 proprio occupandosi di cooperative giovanili e promozione di nuova impresa cooperativa, ricoprendo vari ruoli in vari ambiti fino all’attuale di Segretaria Generale. Laureata in Scienze Agrarie presso l’Università della Basilicata, è esperta di formazione, orientamento al lavoro ed all’autoimpresa cooperativa anche quella di comunità, programmazione locale in qualità di componente del Partenariato sociale dal 2012 dei Comitati di Sorveglianza dei Fondi FSE+, FESR ed ex FEASR, politiche attive del lavoro, progettazione e coordinamento progetti complessi e sviluppo locale in ambito rurale ed aree interne in qualità di Vice Presidente del Gal Lucania Interiore dal 2018.
PAOLO SCARAMUCCIA – Responsabile nazionale Cooperative di Comunità Legacoop
Nato a Roma, è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Roma Tor Vergata. Inizia a lavorare con Beta Consult, società di consulenza impegnata nelle politiche di sviluppo locale a Roma e nella Regione Lazio. Si avvicina al mondo della cooperazione con il Master in economia e gestione delle imprese cooperative alla facoltà di economia Federico Caffè di Roma Tre e relativo stage e una breve collaborazione presso la DTN Consulenza di Bologna, occupandosi di responsabilità sociale con un focus specifico sugli enti locali. Ad aprile 2008 inizia la lavorare per la Lega delle Cooperative e mutue, occupandosi di organizzazione, servizi associativi e promozione .Nel 2015 assume la responsabilità del progetto cooperative di comunità e dal 2023 è responsabile delle politiche di sviluppo locale, cooperative di comunità e servizi associativi.
5 marzo 2025 - CIRIGLIANO

I piccoli Comuni in Italia sono circa il 70% del totale, occupano una superficie corrispondente al 60% del territorio nazionale sulla quale vivono 13 milioni di persone. Essi costituiscono quindi la rete istituzionale di base dell’Italia, l’articolazione dello Stato più vicina ai cittadini e ai territori. La necessità di invertire il processo di marginalizzazione a cui sono stati soggetti per decenni, richiede un mutamento di paradigma e un salto di qualità di cui i governi locali possano essere gli attori primari.
La Scuola dei Piccoli Comuni SPICCO nasce per iniziativa dell’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino, comune ultraperiferico di circa 1.500 abitanti nell’area appenninica tra Abruzzo e Molise, con l’obiettivo di mettere a disposizione dei piccoli Comuni una cassetta degli attrezzi per alimentare, avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica, di mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento delle aree interne italiane, in particolare di quelle appenniniche. Essa intende rivolgersi ad amministratori locali e operatori del territorio in genere facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura.
Una iniziativa che offre un punto di vista tanto scientifico quanto autentico, che da un lato si approccia con gli occhi della ricerca e dall’altro osserva «dall’interno delle aree interne», favorendo così uno scenario che si confronta quotidianamente con le difficoltà «sul campo» e coi luoghi comuni che a volte puntano più a scorciatoie comunicative che a reali soluzioni per l’economia locale.
In linea con la filosofia di questo ciclo di seminari, l’obiettivo non è suggerire antidoti copia/incolla di altre destinazioni mainstream, o soluzioni che possano arginare lo spopolamento; l’obiettivo è contribuire a costruire luoghi non comuni in una reale dimensione del futuro possibile, in modo che le aspettative sia delle comunità locali e sia degli ospiti temporanei siano in linea con le opportunità concrete immaginabili.
Saluti
MARCO DELORENZO – Sindaco di Cirigliano
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore
Introducono
ANNALISA ROMEO – Fondazione Appennino
ENNIO DI LORENZO – GAL Lucania Interiore
TOMMASO SANTOCHIRICO – GAL Lucania Interiore
Intervengono
ROSSANO PAZZAGLI – Docente Università Molise – Direttore SPICCO
NICHOLAS TOMEO – Ricercatore UniMol – Cofondatore SPICCO
Modera
GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino
ROSSANO PAZZAGLI – Docente UniMol e direttore S.Pic.Co.
Rossano Pazzagli è professore di Storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise, dirige la Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni” presso l’Istituto Alcide Cervi ed è Vicepresidente della Società dei Territorialisti. Studioso del mondo rurale e del turismo, è anche direttore della rivista “Glocale”, accademico georgofilo, membro della Deputazione di Storia Patria della Toscana e dell’Associazione
Riabitare l’Italia. Autore di numerose pubblicazioni, tra cui i
volumi ‘Italia contadina. Dall’esodo rurale al ritorno alla campagna’ e ‘Un Paese di paesi. Luoghi e voci dell’Italia interna’. Direttore della Scuola dei piccoli comuni (SPICCO), è stato anche direttore del centro di ricerca per le aree interne e gli Appennini (ARIA) e dell’istituto di ricerca sul territorio e l’ambiente Leonardo di Pisa (IRTA)
NICHOLAS TOMEO – Ricercatore UniMol e cofounder S.Pic.Co.
Nicholas Tomeo è dottorando di ricerca all’Università del Molise, dove insegna Beni comuni. Studioso dei beni comuni, storia rurale, trasformazioni territoriali, con un approccio che spazia dalla storia del territorio e dell’ambiente all’ecologia politica. È il curatore del Vocabolario delle aree interne. 100 parole per l’uguaglianza dei territori (Radici edizioni, 2024), ed è tra i fondatori della Scuola dei Piccoli Comuni di Castiglione Messer Marino
28 febbraio 2025 - TRICARICO

Noi siamo convinti che sia ormai solo una questione di tempo – recita la descrizione dell’evento -. Gli indicatori analitici delle tendenze confermano una sempre crescente attenzione a nuove destinazioni «da scoprire», «interne», «slow» e via dicendo, eppure ancora manca una vera attenzione di mercato, un impulso economico reale. Succederà? Probabilmente si, quando i creatori di offerta si accorgeranno delle potenzialità che le aree interne possono offrire al turismo. Ma attenzione alle facili illusioni, alle scorciatoie ed alla comunicazione fine a sé stessa. Il turismo può essere il vero antidoto allo spopolamento per le aree interne? Siamo davvero convinti che per superare le difficoltà possiamo imitare le destinazioni mainstream e fare copia/incolla di soluzioni adottate altrove? L’obiettivo è contribuire a sfatare tanti luoghi comuni, troppo spesso oggetto di aspettative non basate su dati, analisi e programmazione. Vogliamo interrogarci su cosa davvero siamo e quale prodotto turistico concreto si può offrire al mercato ed immaginare una strada per creare luoghi NON comuni del turismo
Saluti
PAOLO PARADISO – Sindaco di Tricarico
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore
FILOMENA PUGLIESE – Vice Presidente GAL Lucania Interiore
Introducono
ENNIO DI LORENZO – Direttore GAL Lucania Interiore
GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino
Interviene
ROBERTA MILANO – Esperta di marketing e comunicazione turistica
Modera
ANNALISA ROMEO – Direttrice Fondazione Appennino
ROBERTA MILANO – Docente ed esperta di marketing e comunicazione turistica
Docente e consulente, si occupa di innovazione e strategie di marketing digitale e progetti di comunicazione turistica, nel gennaio 2025 è stata inserita tra I 10 maggiori esperti italiani di turismo da seguire nel 2025.
Già Direttore Marketing di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, negli ultimi anni ha collaborato o collabora con varie DMO e Consorzi italiani; tra i quali il Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Regione Lazio, Dolomiti Bellunesi.
Dal 2009 è nel comitato scientifico di BTO – Be Travel Onlife, evento di riferimento in Italia per l’innovazione nel turismo che si svolge a Firenze, come coordinatrice generale della comunicazione e coordinatrice del topic Food & Wine.
In precedenza, è stata tra i cinque esperti italiani del TDLab (presso il MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo) contribuendo alla stesura del Piano Strategico per la Digitalizzazione del Turismo italiano, e membro del Tavolo permanente per l’innovazione e l’agenda digitale italiana istituito dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione.
Ha sviluppato le strategie digitali turistiche per alcune importanti DMO regionali italiane: Lazio, Puglia, Basilicata, Campania, Langhe e Roero.
Ideatrice e direttrice scientifica di Food & Wine Tourism Forum, primo evento italiano esclusivamente dedicato al turismo enogastronomico e all’innovazione giunto alla 7° edizione.
In precedenza, nel Comitato scientifico di BTWIC (Basilicata Turistica, Web Innovazione e Creatività). Ha ideato il modello Net Tourism che collega strategie online e offline.
Ha svolto docenze all’Università Cattolica di Milano e all’Università di Genova. Direttrice e docente nel Master universitario in Marketing e web marketing turistico territoriale istituito nel 2009 dalla Facoltà di Economia – Università di Genova.
Nella formazione turistica professionale ha lavorato con moolte regioni italiane e collaborato con Isnart, Confcommercio, varie Camere di Commercio italiane, Unicredit, Confesercenti. tra le pubblicazioni. Turismo e Reput’Azione (Maggioli Editore), Viaggi in Rete (Franco Angeli), Linguaggi Digitali per il Turismo (Apogeo) oltre a vari articoli su testate specializzate.
20 febbraio 2025 - TRAMUTOLA

INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ sono due ambiti che molto spesso possono prestare il fianco a luoghi comuni. E nelle aree interne ancor più si corre il rischio di affidarsi a modelli copia/incolla presi in prestito da altre realtà. Dunque davvero per fare innovazione dobbiamo inseguire l’ultima frontiera delle nuove tecnologie, sempre e dovunque? Cosa intendiamo per sostenibilità e come ci rapportiamo a tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, applicandoli alle necessità delle nostre comunità? Come possiamo declinare le nuove sfide dell’AI alle esigenze delle aree interne? Ci poniamo un po’ di domande per riflettere su questi e proviamo a portare esempi di buone pratiche in via di sperimentazione, come il progetto ACTERRA.
Saluti
LUIGI MAROTTA – Sindaco di Tramutola
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore
FILOMENA PUGLIESE – Vicepresidente GAL Lucania Interiore
ENNIO DI LORENZO – Direttore GAL Lucania Interiore
Introduce
GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino
Intervengono
GIULIA EREMITA – Esperta di innovazione e turismo sostenibile
VINCENZO SANTALUCIA – CEO Wiitesock – progetto ACTERRA
Modera
ANNALISA ROMEO – Direttrice Fondazione Appennino
GIULIA EREMITA
Comunicazione e marketing digitale turismo e ambiente Digital Strategy BTO | MEDSEA Foundation.
Giulia è una professionista del marketing digitale nel turismo, docente e giornalista. Artefice della localizzazione italiana di trivago, Eremita ha raggiunto l’azienda tedesca dalla fase di start up nel 2008, occupandosi con successo del lancio e consolidamento del metamotore in Italia prima come Country Manager e del posizionamento delle soluzioni per gli albergatori di trivago come Industry Manager più tardi.
Giulia negli ultimi anni è impegnata come communication officer con la Fondazione MEDSEA sui temi dell’ambiente, del mare e della sostenibilità, anche nel turismo. E’ inoltre personalmente coinvolta nel creare equilibrio di genere e generazionale tra i relatori nei panel e nei corsi che organizza. Speaker in eventi di settore e docente per Università di Cagliari – Consorzio UNO di Oristano e IED, è coordinatrice delle tematiche Digital & Innovation per BTO – Be Travel Onlife di Firenze per la Regione Toscana. Giornalista pubblicista dal 2003.
VINCENZO SANTALUCIA
Progetto ACTERRA.
Vincenzo Santalucia è il direttore creativo di Whitesock, uno studio di sviluppo applied games con sede a Firenze.
Da quasi 20 anni si occupa di design e sviluppo di contenuti multimediali per l’editoria e l’e-learning e da 10 anni si occupa di game design e sviluppo giochi per progetti educativi, di formazione e divulgazione.
Con Whitesock ha diretto la realizzazione di 9 applied games su cittadinanza attiva, dialogo interculturale, sostenibilità ambientale e sociale, biologia, salute mentale, resilienza al climate change. Prima di Whitesock, è stato cofounder di Balzo, una startup di sviluppo giochi mobile e di Simula, una startup di sviluppo Esperienze VR per la formazione sulla sicurezza sul lavoro. È ricercatore il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena e ha scritto diverse pubblicazioni sull’uso di giochi e applicazioni interattive in realtà virtuale per progetti di divulgazione, formazione e ricerca. Ha insegnato game design per oltre 10 anni in accademie private e master universitari. È membro del Game Science Research Center presso l’IMT Lucca.
7 febbraio 2025 - SANT'ARCANGELO


E’sufficiente essere «accoglienti» per poter ricevere turisti? Le nostre comunità, intrise di cultura della «cortesia», sono già pronte a fornire servizi concreti al visitatore? O spesso, invece, sono i luoghi comuni a far alzare l’aspettativa sulla possibilità di risollevare l’economia delle aree interne affidandosi a prodotti di qualità e della tradizione?
Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero un elemento centrale dell’economia del territorio.
Saluti
SALVATORE LA GROTTA – Sindaco di Sant’Arcangelo
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore
ENNIO DI LORENZO – Direttore GAL Lucania Interiore
Introduce
ANNALISA ROMEO – Direttrice Fondazione Appennino
Le slide di Annalisa Romeo
Interviene
MAURO CARBONE – Destination manager
Le slide di Mauro Carbone
Modera
GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino

MAURO CARBONE – Destination manager
All’Università di Torino studia economia e marketing mentre inizia a occuparsi di sviluppo locale.Dal 1996 al 1998 dirige una agenzia di stampa locale specializzata in turismo e sviluppo della destinazione.
Dal 1998 lavora all’Ente Turismo di Alba Bra Langhe e Roero, di cui diventa Direttore. Concorre anche a allargarne i confini, con la creazione dell’ATL Langhe Monferrato Roero. L’attività della DMO è dedicata principalmente al management di destinazione con una forte attenzione all’innovazione e al posizionamento internazionale della regione. Dal 2000 dirige il Centro Nazionale Studi Tartufo. Coordina e sviluppa le azioni di valorizzazione e narrazione del tartufo, realizzando modelli di intermediazione tra la specificità del prodotto e il potenziale pubblico internazionale. Da giugno 2022 diventa free lance e si occupa di destination management e di sviluppo turistico territoriale.
Collabora con Toscana Promozione al coordinamento del progetto Vetrina Toscana, focalizzato sul turismo enogastronomico.
A Cirigliano quarto appuntamento con il ciclo “Luoghi non comuni del futuro”
Piccoli comuni … vanno a scuola!
A CIRIGLIANO SEMINARIO DELLA “SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI”
Giunge al suo quarto appuntamento il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino. Un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità.
Tre gli appuntamenti già realizzati a Sant’Arcangelo, Tramutola e Tricarico, dedicati all’enogastronomia, innovazione e sostenibilità, turismo, mentre il quarto evento si terrà a Cirigliano il 5 marzo, con il titolo “Piccoli comuni…vanno a scuola”, e vedrà protagonista l’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (S.PIC.CO.) realizzata a Castiglione Messer Marino, nell’area appenninica tra Abruzzo e Molise, che ricerca ed esplora nuovi temi nel tentativo di fornire alle realtà locali adeguati strumenti per avviare o implementare processi di rigenerazione sociale, culturale ed economica nei territori fragili, marginalizzati dal processo di sviluppo, ma ricchi di patrimonio ambientale e culturale.
La S.PIC.CO., si legge nella descrizione dell’evento, “intende rivolgersi ad amministratori locali e operatori del territorio in genere facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura. Una iniziativa che offre un punto di vista tanto scientifico quanto autentico, che da un lato si approccia con gli occhi della ricerca e dall’altro osserva «dall’interno delle aree interne», favorendo così uno scenario che si confronta quotidianamente con le difficoltà «sul campo» e coi luoghi comuni che a volte puntano più a scorciatoie comunicative che a reali soluzioni per l’economia locale. In linea con la filosofia di questo ciclo di seminari, l’obiettivo non è suggerire antidoti copia/incolla di altre destinazioni mainstream, o soluzioni che possano arginare lo spopolamento ma contribuire a costruire luoghi non comuni in una reale dimensione del futuro possibile, in modo che le aspettative sia delle comunità locali e sia degli ospiti temporanei siano in linea con le opportunità concrete immaginabili”.
A raccontare la scuola S.PIC.CO. sarà il direttore scientifico Rossano Pazzagli, professore di Storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise. Pazzagli dirige la Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni” presso l’Istituto Alcide Cervi ed è Vicepresidente della Società dei Territorialisti. Studioso del mondo rurale e del turismo, è anche direttore della rivista “Glocale”, accademico georgofilo, membro della Deputazione di Storia Patria della Toscana e dell’Associazione Riabitare l’Italia. Autore di numerose pubblicazioni, tra cui i volumi “Italia contadina. Dall’esodo rurale al ritorno alla campagna” e “Un Paese di paesi. Luoghi e voci dell’Italia interna”. È stato direttore del centro di ricerca per le aree interne e gli Appennini (ARIA) e dell'istituto di ricerca sul territorio e l'ambiente Leonardo di Pisa (IRTA). Con Pazzagli ci sarà un altro co-fondatore della S.PIC.CO.. Nicholas Tomeo, dottorando di ricerca all’Università del Molise, dove insegna Beni comuni. Studioso dei beni comuni, storia rurale, trasformazioni territoriali, con un approccio che spazia dalla storia del territorio e dell’ambiente all’ecologia politica. È il curatore del “Vocabolario delle aree interne. 100 parole per l’uguaglianza dei territori”.
A Pazzagli e Tomeo si affiancheranno i saluti del Sindaco di Cirigliano, Marco Delorenzo, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, intervengono Tommaso Santochirico ed Ennio Di Lorenzo per il GAL Lucania Interiore e Annalisa Romeo e Gianni Lacorazza per Fondazione Appennino.
L’incontro si terrà nel Museo «Uomini e masserie» di via Fontana a Cirigliano, dalle ore 17.30.
A Tricarico terzo appuntamento con il ciclo “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
Tendenze in controtendenza
A TRICARICO SEMINARIO SULLE DESTINAZIONI EMERGENTI
TERZO APPUNTAMENTO CON IL CICLO “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
Giunge al suo terzo appuntamento il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino.
Si tratta di un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. E dopo i primi appuntamenti a Sant’Arcangelo e Tramutola, dedicati all’enogastronomia, innovazione e sostenibilità, il terzo evento si terrà a Tricarico il 28 febbraio, con il titolo “Tendenze in controtendenza”, e sarà un focus su come cambiano i mercati turistici, orientandosi in primo luogo all’accoglienza delle comunità locali.
“Noi siamo convinti che sia ormai solo una questione di tempo – recita la descrizione dell’evento -. Gli indicatori analitici delle tendenze confermano una sempre crescente attenzione a nuove destinazioni «da scoprire», «interne», «slow» e via dicendo, eppure ancora manca una vera attenzione di mercato, un impulso economico reale. Succederà? Probabilmente si, quando i creatori di offerta si accorgeranno delle potenzialità che le aree interne possono offrire al turismo. Ma attenzione alle facili illusioni, alle scorciatoie ed alla comunicazione fine a sé stessa. Il turismo può essere il vero antidoto allo spopolamento per le aree interne? Siamo davvero convinti che per superare le difficoltà possiamo imitare le destinazioni mainstream e fare copia/incolla di soluzioni adottate altrove? L’obiettivo è contribuire a sfatare tanti luoghi comuni, troppo spesso oggetto di aspettative non basate su dati, analisi e programmazione. Vogliamo interrogarci su cosa davvero siamo e quale prodotto turistico concreto si può offrire al mercato ed immaginare una strada per creare luoghi NON comuni del turismo”.
Per stimolare la riflessione su questi interrogativi, a portare il proprio contributo sarà Roberta Milano, docente e consulente, esperta di innovazione e strategie di marketing digitale e progetti di comunicazione turistica. Nel gennaio 2025 è stata inserita tra i 10 maggiori esperti italiani di turismo da seguire nel 2025. Già Direttore Marketing di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, negli ultimi anni ha collaborato o collabora con varie DMO e Consorzi italiani; tra i quali il Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Regione Lazio, Dolomiti Bellunesi, oltre che con varie regioni italiane. Dal 2009 è nel comitato scientifico di BTO - Be Travel Onlife, evento di riferimento in Italia per l'innovazione nel turismo che si svolge a Firenze, come coordinatrice generale della comunicazione e coordinatrice del topic Food & Wine.
A Roberta Milano si affiancheranno i saluti del Sindaco di Tricarico, Paolo Paradiso, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, della vicepresidente Filomena Pugliese e del direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce Gianni Lacorazza vicepresidente di Fondazione Appennino e modera la direttrice Annalisa Romeo. L’incontro si terrà nella biblioteca del Comune di Tricarico, dalle ore 16.30.