Festival Appennino Mediterraneo

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Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale

Consultazione Pubblica

 

Premessa

Il Festival Appennino Mediterraneo (F.A.Me.) è ormai una realtà consolidata, grazie al riconoscimento triennale (2022-2024) del Ministero della Cultura, all’adesione di tante amministrazioni locali e al crescente interesse anche di enti privati, in virtù della realizzazione di ventinove eventi in diciannove comuni organizzati in un arco temporale di tre mesi: dal 10 settembre all’8 dicembre 2022.

La crescente attenzione che vi è stata intorno a questo progetto, certificata dalla partecipazione del pubblico e dallo spirito comunitario che ne ha reso unici ed emotivamente coinvolgenti gli eventi, consiglia di insistere nel pensare alla cultura, ed in particolare allo spettacolo dal vivo, come un servizio da offrire non solo a viaggaitori ed abitanti temporanie ma anche, forse, soprattutto, a chi vive e risiede tutto l’anno nelle aree interne, nei paesi.

Abbiamo inteso anche cosi investire in luoghi NON comuni: scegliamo l’autunno come periodo del Festival, rendiamo più forte la comunità “restante”, consolidiamo i legami con il proprio territorio. Al tempo stesso quindi la cultura come strumento di cittadinanza e coesione sociale. È evidente come questa inversione dello sguardo – osserviamo le cose dagli occhi di chi vive e

risiede nei nostri paesi – è anche il lievito per far crescere l’interesse di nuovi abitanti per questi luoghi.

In questo contesto stiamo valutando l’ipotesi di costruire insieme un percorso di Servizio di Cittadinanza per la Cultura e la Coesione sociale (S.C.A.C.Co.) che da una parte coinvolga il sistema della cooperazione sociale, delle imprese profit e no  profit che contribuiscono in maniera diretta ed indiretta a rafforzare il sistema di welfare locale e dall’altra le nuove generazioni in età scolastica e formativa.

Cultura e cittadinanza, spettacolo dal vivo e coesione sociale costituiscono lo spazio ideale per sperimentare un nuovo servizio nella comunità e per comunità: da parte stimolare la partecipazione dei più fragili e dell’altra rendere protagonisti i giovani.

 Servizio di Cittadinanza Attiva per la Cultura e la Coesione sociale

 – proposta –

In ogni Comune che promuove uno o più eventi del F.A.Me. si istituisce S.C.A.C.Co.  con l’obiettivo di mobilitare giovani tra i 14 i 18 anni (età di scuola secondaria superiore) ad essere promotori dell’evento e accompagnatori di persone fragili le cui condizioni limitino, anche sul piano psicologico, la partecipazione ad uno spettacolo dal vivo.

E’ del tutto evidente che questa attività dovrebbe essere svolta in coordinamento con il Comune e con coloro che operano nel sistema integrato di offerta locale dei servizi sociali.

S.C.A.C.Co. deve essere quindi un tassello di un mosaico che facendo perno su energia, creatività, disponibilità delle nuove generazioni aiuti ad alimentare la coesione sociale attraverso la cittadinanza attiva.

Si tratta inoltre di definire un tempo d’impegno, una procedura di selezione e un incentivo che di stimoli che renda circolare la relazione tra impegno sociale, promozione culturale, formazione e qualità del tempo libero.

La definizione di un tempo è in stretta relazione con le modalità e criteri di selezione, cosi come con il premio o l’incentivo da offrire.

Il tempo di impegno, che comunque deve essere definito,  può essere valutato anche rispetto alla programma dei soggetti che si occupano dei servizi sociali, in primis l’Amministrazione Comunale.

In condivisione con le amministrazioni, sarebbe ipotizzabile anche una call che, a seconda delle possibilità offerte dal territorio, coinvolga una/uno o più ragazze/ragazzi preferibilmente in età compresa tra i 16 e 18 anni (triennio scuole secondarie superiori) residenti nel comune anche se iscritte o iscritti a scuole fuori dal Comune.

Una call che possa premiare il merito e che tenga conto delle capacità reddituali, incentivata da risorse che possano essere investire in formazione e in prodotti culturali.

 

 

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