Coinvolti il Centro ArlA dell’Ateneo e la rivista web civiltaappennino.it della Fondazione.


Rafforzare le azioni indirizzate alla conservazione e valorizzazione delle aree interne, promuovere e favorire la fruizione del paesaggio, della cultura, delle tradizioni e della storia, della enogastronomia, del benessere e della qualità della vita, sperimentare nuovi modelli di sviluppo territoriale in linea con la transizione ecologica e digitale. Sono, questi, gli obiettivi che Università del Molise e Fondazione Appennino hanno voluto condividere attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa, rendendo formale una collaborazione che da tempo si era consolidata.

Il protocollo, sottoscritto dalla presidente della Fondazione Erminia Di Sanzo e dal Rettore dell’Università Luca Brunese, avrà durata di tre anni e vedrà particolarmente coinvolto direttamente il Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini, dell’Ateneo molisano, con cui si rafforza la collaborazione di Fondazione Appennino su alcune attività specifiche. Già da tempo, infatti, la rivista web civiItaappennino.it ospita gli interventi della direttrice del Centro ArlA, professoressa Luisa Corazza, e divulga le attività della struttura.

Più nel dettaglio, le azioni si concretizzeranno nel rafforzare la divulgazione di attività (articoli, ricerche, …) del Centro ArlA attraverso i canali di comunicazione della Fondazione Appennino proprio a partire dal web magazine civiItaappennino.it; nel coinvolgere il Centro ArlA nei progetti sviluppati da Fondazione Appennino offrendo contributi di valutazione, supporto e riflessione necessari a migliorare l’efficacia, la replicabilità e l’adattabilità ai diversi contesti territoriali; nel collaborare per azioni e progetti, con eventuali partenariati, per la valorizzazione del territorio e del paesaggio in particolare delle aree interne.

“Un’autorevole collaborazione per Fondazione Appennino – afferma il direttore Piero Lacorazza – che avvicina ulteriormente due organizzazioni che condividono gli stessi obiettivi e che da oggi potranno beneficiare di una collaborazione più strutturata, finalizzata a rendere maggiormente efficace l’opera di studio, ricerca, sperimentazione e valorizzazione delle aree interne e dei territori dell’Appennino”.

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Credits: Foto copertina di jacqueline macou da Pixabay