Evento-spettacolo “Celebrando José Libertella, il musicista lucano che ha salvato il Tango dall’oblio“
Programma di domenica 15 ottobre 2023
Piazza Risorgimento
ore 10:00 Intitolazione a José Libertella di una sala comunale
ore 10:15 “Vernissage” del dipinto “Omaggio al Sexteto Mayor” del Maestro Antonio Cillis di Pietragalla
Sala multimediale del Museo Anamnesis
ore 10.30 Seminario-spettacolo multimediale condotto da Nicola Corona, presidente dell’Associazione culturale “Alma Latina” di Melfi
Saluti istituzionali
Contributi critici con proiezione di foto e video
Presentazione del libro di Mariano Libertella e Nicola Corona
“José Libertella – Vita, Passione e Tango – il musicista lucano che ha salvato il Tango dall’oblio“ con lettura di brani scelti
Esibizione dei Maestri di tango Edith Paez, argentina, e Daniel Canuti, italo-argentino
Esibizione della bandoneonista Gabriela Galí, italo-argentina
Esibizione della cantante Laura Colangelo, italo-argentina
Esibizione della cantante Marcela Gargia, italo-argentina
Testimonianze su José Libertella degli artisti predetti
ore 12.00 Spettacolo di musica e danza “Passione”
nell”ambito del Festival Appennino Mediterraneo – F.A.Me.
ore 13:00 Buffet
Radici in Appennino – Il tango di Josè Libertella torna a Calvera
Il 2024 sarà l’anno del turismo delle radici e Fondazione Appennino ETS – uno dei principali motori del progetto “Paesi e Radici” primo classificatosi in Italia e finanziato dal Ministero degli Esteri – ha inteso, in accordo con l’Amministrazione Comunale, portare a Calvera, domenica 15 ottobre, un evento del Festival Appennino Mediterraneo.
Si tratta di una manifestazione più ampia che vede coinvolto oltre al Comune di Calvera, il Comune di Avigliano il 18 e il Comune di Potenza 21 ottobre; sostenuta dalla Regione Basilicata gli eventi sono coordinati dall’ing. Nicola Corona dell’associazione culturale Alma Latina.
Josè Libertella è nato il 9 luglio 1933 a Calvera ed emigrato a meno di un anno a Buenos Aires, cresce nel “barrio” di Villa Lugano e ben presto comincia a suonare il bandoneón. Il suo precoce talento lo porta già da adolescente, alla fine degli anni ’40, a suonare in prestigiose orchestre di tango, fra cui quelle di Osmar Maderna e Carlos Di Sarli, fino a fondare nel 1973 il famoso Sexteto Mayor.Occupa un posto di grandissimo rilievo nella Storia del Tango per essere stato uno dei “traghettatori” del genere musicale dal periodo di decadenza, iniziato negli anni ’60, alla rinascita degli anni ‘80; e ciò grazie agli spettacoli “Tango Argentino” del 1983 e “Tango Pasión” del 1992, portati in giro per il mondo, che lo hanno visto, con il Sexteto Mayor, fra gli ideatori ed interpreti: se oggi la magica danza di Buenos Aires continua ad affascinare gli appassionati, e a conquistare dappertutto nuovi adepti, lo si deve anche alla sua preziosa attività di musicista. Scomparso a Parigi a 71 anni, l’8 dicembre 2004, alla vigilia dell’ennesimo concerto che avrebbe dovuto tenere, carismatico direttore d’orchestra e geniale arrangiatore, fecondo compositore di brani antologici, in possesso di non comuni capacità tecniche e interpretative nel suonare il bandoneón, è oggetto tutt’oggi di una grande devozione, un vero e proprio cult, fra gli appassionati di Buenos Aires e di tutto il mondo.
L’evento del Festival Appennino Mediterraneo dal titolo “Passione” sarà messo in scena domenica 15 ottobre a Calvera alle ore 12; i ballerini di tango Melena Veltri, Luis Alberto Delgado, Gisella Tacone e Nelson Piliu saranno accompagnati dal violino di Gennaro Minichiello, dal violoncello di Giovanna d’Amato e dalla fisarmonica di Ezio Testa
José “Pepe” Libertella
Nato il 9 luglio 1933 a Calvera ed emigrato a meno di un anno a Buenos Aires, cresce nel “barrio” di Villa Lugano e ben presto comincia a suonare il bandoneón.
Il suo precoce talento lo porta già da adolescente, alla fine degli anni ’40, a suonare in prestigiose orchestre di tango, fra cui quelle di Osmar Maderna e Carlos Di Sarli, fino a fondare nel 1973 il famoso Sexteto Mayor.
Occupa un posto di grandissimo rilievo nella Storia del Tango per essere stato uno dei “traghettatori” del genere musicale dal periodo di decadenza, iniziato negli anni ’60, alla rinascita degli anni ‘80; e ciò grazie agli spettacoli “Tango Argentino” del 1983 e “Tango Pasión” del 1992, portati in giro per il mondo, che lo hanno visto, con il Sexteto Mayor, fra gli ideatori ed interpreti: se oggi la magica danza di Buenos Aires continua ad affascinare gli appassionati, e a conquistare dappertutto nuovi adepti, lo si deve anche alla sua preziosa attività di musicista.
Scomparso a Parigi a 71 anni, l’8 dicembre 2004, alla vigilia dell’ennesimo concerto che avrebbe dovuto tenere, carismatico direttore d’orchestra e geniale arrangiatore, fecondo compositore di brani antologici, in possesso di non comuni capacità tecniche e interpretative nel suonare il bandoneón, è oggetto tutt’oggi di una grande devozione, un vero e proprio cult, fra gli appassionati di Buenos Aires e di tutto il mondo.