A Cirigliano quarto appuntamento con il ciclo “Luoghi non comuni del futuro”
Piccoli comuni … vanno a scuola!
A CIRIGLIANO SEMINARIO DELLA “SCUOLA DEI PICCOLI COMUNI”
Giunge al suo quarto appuntamento il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino. Un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità.
Tre gli appuntamenti già realizzati a Sant’Arcangelo, Tramutola e Tricarico, dedicati all’enogastronomia, innovazione e sostenibilità, turismo, mentre il quarto evento si terrà a Cirigliano il 5 marzo, con il titolo “Piccoli comuni…vanno a scuola”, e vedrà protagonista l’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (S.PIC.CO.) realizzata a Castiglione Messer Marino, nell’area appenninica tra Abruzzo e Molise, che ricerca ed esplora nuovi temi nel tentativo di fornire alle realtà locali adeguati strumenti per avviare o implementare processi di rigenerazione sociale, culturale ed economica nei territori fragili, marginalizzati dal processo di sviluppo, ma ricchi di patrimonio ambientale e culturale.
La S.PIC.CO., si legge nella descrizione dell’evento, “intende rivolgersi ad amministratori locali e operatori del territorio in genere facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura. Una iniziativa che offre un punto di vista tanto scientifico quanto autentico, che da un lato si approccia con gli occhi della ricerca e dall’altro osserva «dall’interno delle aree interne», favorendo così uno scenario che si confronta quotidianamente con le difficoltà «sul campo» e coi luoghi comuni che a volte puntano più a scorciatoie comunicative che a reali soluzioni per l’economia locale. In linea con la filosofia di questo ciclo di seminari, l’obiettivo non è suggerire antidoti copia/incolla di altre destinazioni mainstream, o soluzioni che possano arginare lo spopolamento ma contribuire a costruire luoghi non comuni in una reale dimensione del futuro possibile, in modo che le aspettative sia delle comunità locali e sia degli ospiti temporanei siano in linea con le opportunità concrete immaginabili”.
A raccontare la scuola S.PIC.CO. sarà il direttore scientifico Rossano Pazzagli, professore di Storia del territorio e dell’ambiente all’Università del Molise. Pazzagli dirige la Scuola di Paesaggio “Emilio Sereni” presso l’Istituto Alcide Cervi ed è Vicepresidente della Società dei Territorialisti. Studioso del mondo rurale e del turismo, è anche direttore della rivista “Glocale”, accademico georgofilo, membro della Deputazione di Storia Patria della Toscana e dell’Associazione Riabitare l’Italia. Autore di numerose pubblicazioni, tra cui i volumi “Italia contadina. Dall’esodo rurale al ritorno alla campagna” e “Un Paese di paesi. Luoghi e voci dell’Italia interna”. È stato direttore del centro di ricerca per le aree interne e gli Appennini (ARIA) e dell'istituto di ricerca sul territorio e l'ambiente Leonardo di Pisa (IRTA). Con Pazzagli ci sarà un altro co-fondatore della S.PIC.CO.. Nicholas Tomeo, dottorando di ricerca all’Università del Molise, dove insegna Beni comuni. Studioso dei beni comuni, storia rurale, trasformazioni territoriali, con un approccio che spazia dalla storia del territorio e dell’ambiente all’ecologia politica. È il curatore del “Vocabolario delle aree interne. 100 parole per l’uguaglianza dei territori”.
A Pazzagli e Tomeo si affiancheranno i saluti del Sindaco di Cirigliano, Marco Delorenzo, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, intervengono Tommaso Santochirico ed Ennio Di Lorenzo per il GAL Lucania Interiore e Annalisa Romeo e Gianni Lacorazza per Fondazione Appennino.
L’incontro si terrà nel Museo «Uomini e masserie» di via Fontana a Cirigliano, dalle ore 17.30.
A Tricarico terzo appuntamento con il ciclo “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
Tendenze in controtendenza
A TRICARICO SEMINARIO SULLE DESTINAZIONI EMERGENTI
TERZO APPUNTAMENTO CON IL CICLO “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
Giunge al suo terzo appuntamento il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino.
Si tratta di un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. E dopo i primi appuntamenti a Sant’Arcangelo e Tramutola, dedicati all’enogastronomia, innovazione e sostenibilità, il terzo evento si terrà a Tricarico il 28 febbraio, con il titolo “Tendenze in controtendenza”, e sarà un focus su come cambiano i mercati turistici, orientandosi in primo luogo all’accoglienza delle comunità locali.
“Noi siamo convinti che sia ormai solo una questione di tempo – recita la descrizione dell’evento -. Gli indicatori analitici delle tendenze confermano una sempre crescente attenzione a nuove destinazioni «da scoprire», «interne», «slow» e via dicendo, eppure ancora manca una vera attenzione di mercato, un impulso economico reale. Succederà? Probabilmente si, quando i creatori di offerta si accorgeranno delle potenzialità che le aree interne possono offrire al turismo. Ma attenzione alle facili illusioni, alle scorciatoie ed alla comunicazione fine a sé stessa. Il turismo può essere il vero antidoto allo spopolamento per le aree interne? Siamo davvero convinti che per superare le difficoltà possiamo imitare le destinazioni mainstream e fare copia/incolla di soluzioni adottate altrove? L’obiettivo è contribuire a sfatare tanti luoghi comuni, troppo spesso oggetto di aspettative non basate su dati, analisi e programmazione. Vogliamo interrogarci su cosa davvero siamo e quale prodotto turistico concreto si può offrire al mercato ed immaginare una strada per creare luoghi NON comuni del turismo”.
Per stimolare la riflessione su questi interrogativi, a portare il proprio contributo sarà Roberta Milano, docente e consulente, esperta di innovazione e strategie di marketing digitale e progetti di comunicazione turistica. Nel gennaio 2025 è stata inserita tra i 10 maggiori esperti italiani di turismo da seguire nel 2025. Già Direttore Marketing di ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, negli ultimi anni ha collaborato o collabora con varie DMO e Consorzi italiani; tra i quali il Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano, Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Regione Lazio, Dolomiti Bellunesi, oltre che con varie regioni italiane. Dal 2009 è nel comitato scientifico di BTO - Be Travel Onlife, evento di riferimento in Italia per l'innovazione nel turismo che si svolge a Firenze, come coordinatrice generale della comunicazione e coordinatrice del topic Food & Wine.
A Roberta Milano si affiancheranno i saluti del Sindaco di Tricarico, Paolo Paradiso, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, della vicepresidente Filomena Pugliese e del direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce Gianni Lacorazza vicepresidente di Fondazione Appennino e modera la direttrice Annalisa Romeo. L’incontro si terrà nella biblioteca del Comune di Tricarico, dalle ore 16.30.
A Tramutola secondo evento del ciclo "LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO"
Quando “AI” sta per “Aree Interne”
A TRAMUTOLA SEMINARIO SU INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’ - SECONDO APPUNTAMENTO CON IL CICLO “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”
Secondo appuntamento con il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato dal GAL Lucania Interiore e da Fondazione Appennino, che ha preso il via da Sant’Arcangelo lo scorso 7 febbraio.
Si tratta di un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. E dopo il primo appuntamento dedicato all’enogastronomia, il prossimo evento, in programma a Tramutola il 20 febbraio, si intitola Quando “AI” sta per Aree Interne” e vedrà al centro i temi della sostenibilità e dell’innovazione. L'iniziativa infatti si pone lo scopo di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano la capacità di accoglienza delle comunità locali, non soltanto in chiave turistica, con il tentativo di superare alcuni tra i luoghi comuni più frequenti.
«Innovazione e sostenibilità – recita appunto la descrizione dell’evento - sono due ambiti che molto spesso possono prestare il fianco a luoghi comuni. E nelle aree interne ancor più si corre il rischio di affidarsi a modelli copia/incolla presi in prestito da altre realtà. Dunque davvero per fare innovazione dobbiamo inseguire l’ultima frontiera delle nuove tecnologie, sempre e dovunque? Cosa intendiamo per sostenibilità e come ci rapportiamo a tutti gli obiettivi dell’Agenda 2030, applicandoli alle necessità delle nostre comunità? Come possiamo declinare le nuove sfide dell’AI alle esigenze delle aree interne? Ci poniamo un po’ di domande per riflettere su questi e proviamo a portare esempi di buone pratiche in via di sperimentazione».
Per stimolare la riflessione su questi interrogativi, a portare il proprio contributo è stata chiamata Giulia Eremita, docente esperta di comunicazione e marketing digitale su turismo e ambiente. Artefice della localizzazione italiana di Trivago, sin dal 2008, occupandosi con successo del lancio e consolidamento del metamotore in Italia. Negli ultimi anni è impegnata come communication officer con la Fondazione MEDSEA sui temi dell’ambiente, del mare e della sostenibilità, anche nel turismo. E’ inoltre personalmente coinvolta nel creare equilibrio di genere e generazionale tra i relatori nei panel e nei corsi che organizza. Speaker in eventi di settore e docente per Università di Cagliari – Consorzio UNO di Oristano e IED, è coordinatrice delle tematiche Digital & Innovation per BTO – Be Travel Onlife di Firenze per la Regione Toscana.
Al contributo di Giulia Eremita, si unirà la presentazione di un progetto in via di sperimentazione in Basilicata, dal titolo ACTERRA, in corso di realizzazione nell’ambito del programma europeo Return, in applicazione di un bando dell’Università di Firenze. Il progetto prevedere la realizzazione di game e app in Ar per diffondere alle scuole la cultura della prevenzione dei rischi ambientali e sarà presentato da Vincenzo Santalucia, direttore creativo di Whitesock, uno studio di sviluppo applied games con sede a Firenze. Con Whitesock ha diretto la realizzazione di 9 applied games su cittadinanza attiva, dialogo interculturale, sostenibilità ambientale e sociale, biologia, salute mentale, resilienza al climate change. È ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell'Università di Siena e ha scritto diverse pubblicazioni sull'uso di giochi e applicazioni interattive in realtà virtuale per progetti di divulgazione, formazione e ricerca. Ha insegnato game design per oltre 10 anni in accademie private e master universitari. È membro del Game Science Research Center presso l'IMT Lucca.
Agli interventi di Eremita e Santalucia si affiancheranno i saluti del Sindaco di Tramutola, Luigi Marotta, del presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, della vicepresidente Filomena Pugliese e del direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce Gianni Lacorazza vicepresidente di Fondazione Appennino e modera la direttrice Annalisa Romeo.
Parte da Sant'Arcangelo il ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”
Il GAL Lucania Interiore e la Fondazione Appennino, dal 7 febbraio al 21 marzo 2025, promuovono il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. Gli incontri si svolgeranno in diversi comuni lucani che fanno parte del GAL Lucania Interiore e vedranno la partecipazione di esperti nei settori dell'enogastronomia, del turismo sostenibile, dell'innovazione e dell'economia sociale.
Il programma prevede i seguenti appuntamenti:
- 7 febbraio 2025 - Sant’Arcangelo: "Mangia e Bevi o Food and Wine?" - Strategie e buone pratiche per lo sviluppo dell’enogastronomia. Relatore: Mauro Carbone, destination manager.
- 20 febbraio 2025 - Tramutola: "Quando AI sta per Aree Interne" - Innovazione e sostenibilità nelle aree interne. Relatori: Giulia Eremita, esperta di innovazione e turismo sostenibile, e Vincenzo Santalucia, CEO Whitesock.
- 28 febbraio 2025 - Tricarico: "Tendenze in controtendenza" - Accoglienza di comunità e nuove prospettive di mercato turistico. Relatore: Roberta Milano, docente ed esperta di marketing turistico, già direttrice marketing ENIT.
- 5 marzo 2025 - Cirigliano: "Piccoli Comuni… vanno a scuola" - L’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO) di Castiglione Messer Marino. Relatori: Rossano Pazzagli, docente dell’Università del Molise e direttore SPICCO, e Nicholas Tomeo, ricercatore e cofondatore SPICCO.
- 21 marzo 2025 - San Martino d’Agri: "Cooperative di comunità" - Impresa e lavoro nelle piccole realtà: prospettive e buone pratiche. Relatori: Filomena Pugliese, Segretaria Generale ConfCooperative Basilicata, e Paolo Scaramuccia, Legacoop.
L'iniziativa si pone come scopo quello di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano il valore delle comunità locali.
Ad avviare il ciclo, il seminario in programma il prossimo venerdì 7 febbraio a Sant’Arcangelo, presso il centro polifunzionale di San Brancato. Un primo appuntamento, attraverso un approfondimento di strategie e buone pratiche, le potenzialità di sviluppo dell’enogastronomia locale, partendo innanzitutto dall’interrogarsi sui tanti luoghi comuni che spesso frenano una possibile e concreta creazione di opportunità. “È sufficiente essere «accoglienti» per poter ricevere turisti? – ci chiediamo - Le nostre comunità, intrise di cultura della «cortesia», sono già pronte a fornire servizi concreti al visitatore? O spesso, invece, sono i luoghi comuni a far alzare l’aspettativa sulla possibilità di risollevare l’economia delle aree interne affidandosi a prodotti di qualità e della tradizione? Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero un elemento centrale dell’economia del territorio”.
Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero, un elemento centrale dell’economia del territorio. È il caso infatti di Mauro Carbone, primo ospite del progetto che sarà il relatore del seminario.
Mauro Carbone, ha studiato economia e marketing all’Università di Torino. Dal 1996 al 1998 ha diretto una agenzia di stampa locale specializzata in turismo e sviluppo della destinazione. Dal 1998 entra all’Ente Turismo di Alba Bra Langhe e Roero, di cui diventa Direttore. Concorre anche a allargarne i confini, con la creazione dell’ATL Langhe Monferrato Roero. L’attività della DMO è dedicata principalmente al management di destinazione con una forte attenzione all’innovazione e al posizionamento internazionale della regione. Dal 2000 dirige il Centro Nazionale Studi Tartufo. Coordina e sviluppa le azioni di valorizzazione e narrazione del tartufo, realizzando modelli di intermediazione tra la specificità del prodotto e il potenziale pubblico internazionale. Da giugno 2022 diventa free lance e si occupa di destination management e di sviluppo turistico territoriale. Collabora con Toscana Promozione al coordinamento del progetto Vetrina Toscana, focalizzato sul turismo enogastronomico.
All’intervento di Mauro Carbone si affiancheranno i saluti del Sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta, il presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, e il direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce la direttrice di Fondazione Appennino Annalisa Romeo e modera il vicepresidente Gianni Lacorazza.
Ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”
Il GAL Lucania Interiore e la Fondazione Appennino, dal 7 febbraio al 21 marzo 2025, promuovono il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. Gli incontri si svolgeranno in diversi comuni lucani che fanno parte del GAL Lucania Interiore e vedranno la partecipazione di esperti nei settori dell'enogastronomia, del turismo sostenibile, dell'innovazione e dell'economia sociale.
Il programma prevede i seguenti appuntamenti:
- 7 febbraio 2025 - Sant’Arcangelo: "Mangia e Bevi o Food and Wine?" - Strategie e buone pratiche per lo sviluppo dell’enogastronomia. Relatore: Mauro Carbone, destination manager.
- 20 febbraio 2025 - Tramutola: "Quando AI sta per Aree Interne" - Innovazione e sostenibilità nelle aree interne. Relatori: Giulia Eremita, esperta di innovazione e turismo sostenibile, e Vincenzo Santalucia, CEO Whitesock.
- 28 febbraio 2025 - Tricarico: "Tendenze in controtendenza" - Accoglienza di comunità e nuove prospettive di mercato turistico. Relatore: Roberta Milano, docente ed esperta di marketing turistico, già direttrice marketing ENIT.
- 5 marzo 2025 - Cirigliano: "Piccoli Comuni… vanno a scuola" - L’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO) di Castiglione Messer Marino. Relatori: Rossano Pazzagli, docente dell’Università del Molise e direttore SPICCO, e Nicholas Tomeo, ricercatore e cofondatore SPICCO.
- 21 marzo 2025 - San Martino d’Agri: "Cooperative di comunità" - Impresa e lavoro nelle piccole realtà: prospettive e buone pratiche. Relatori: Filomena Pugliese, Segretaria Generale ConfCooperative Basilicata, e Paolo Scaramuccia, Legacoop.
L'iniziativa si pone come scopo quello di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano il valore delle comunità locali.
Ad avviare il ciclo, il seminario in programma il prossimo venerdì 7 febbraio a Sant’Arcangelo, presso il centro polifunzionale di San Brancato. Un primo appuntamento, attraverso un approfondimento di strategie e buone pratiche, le potenzialità di sviluppo dell’enogastronomia locale, partendo innanzitutto dall’interrogarsi sui tanti luoghi comuni che spesso frenano una possibile e concreta creazione di opportunità. “È sufficiente essere «accoglienti» per poter ricevere turisti? – ci chiediamo - Le nostre comunità, intrise di cultura della «cortesia», sono già pronte a fornire servizi concreti al visitatore? O spesso, invece, sono i luoghi comuni a far alzare l’aspettativa sulla possibilità di risollevare l’economia delle aree interne affidandosi a prodotti di qualità e della tradizione? Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero un elemento centrale dell’economia del territorio”.
Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero, un elemento centrale dell’economia del territorio. È il caso infatti di Mauro Carbone, primo ospite del progetto che sarà il relatore del seminario.
Mauro Carbone, ha studiato economia e marketing all’Università di Torino. Dal 1996 al 1998 ha diretto una agenzia di stampa locale specializzata in turismo e sviluppo della destinazione. Dal 1998 entra all’Ente Turismo di Alba Bra Langhe e Roero, di cui diventa Direttore. Concorre anche a allargarne i confini, con la creazione dell’ATL Langhe Monferrato Roero. L’attività della DMO è dedicata principalmente al management di destinazione con una forte attenzione all’innovazione e al posizionamento internazionale della regione. Dal 2000 dirige il Centro Nazionale Studi Tartufo. Coordina e sviluppa le azioni di valorizzazione e narrazione del tartufo, realizzando modelli di intermediazione tra la specificità del prodotto e il potenziale pubblico internazionale. Da giugno 2022 diventa free lance e si occupa di destination management e di sviluppo turistico territoriale. Collabora con Toscana Promozione al coordinamento del progetto Vetrina Toscana, focalizzato sul turismo enogastronomico.
All’intervento di Mauro Carbone si affiancheranno i saluti del Sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta, il presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, e il direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce la direttrice di Fondazione Appennino Annalisa Romeo e modera il vicepresidente Gianni Lacorazza.
Chiude il progetto A.M.A. Appennino Mediterraneo Arbëresh
29 e 30 dicembre a San Costantino Albanese e San Paolo Albanese
Chiusura dell’anno 2024 che vede ancora protagonista la cultura arbёreshe e in particolare i due comuni del Pollino, San Paolo Albanese e San Costantino Albanese.
Il loro Natale arbëresh è infatti unito da un progetto comune dal titolo “A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh”, del quale è capofila il comune di San Paolo Albanese e vede tra i partner anche il comune di Ginestra, oltre alla collaborazione della Fondazione Appennino per la realizzazione delle attività.
Il 29 e 30 dicembre sono proprio le ultime due date che segnano la conclusione dell’edizione 2024 del progetto, giunto alla sua seconda annualità, con due appuntamenti in musica.
Nel rispetto di una tradizione locale legata alla storia e alla cultura della zampogna e della musica tradizione della quale questo strumento è protagonista, a San Costantino Albanese sarà lo storico gruppo del “Totarella” a salutare il vecchio anno, con un concerto itinerante che partirà da Piazza Unità d’Italia dalle ore 17.00 e sarà in giro per le strade del centro storico.
Il concerto sarà preceduto dall’esibizione, nella mattinata del 29 dicembre, del polistrumentista Sergio Santalucia, con “Suoni e storie d’Appennini”, sempre in Piazza Unità d’Italia, dalle 10.30. Sempre in collaborazione con Fondazione Appennino.
Il giorno successivo sarà la volta di San Paolo Albanese, che da capofila del progetto, chiude il 30 dicembre con uno spettacolo dedicata alla storia e alla tradizione musicale del Natale meridionale e mediterraneo, nel solco della narrazione e degli obiettivi del progetto. Alle ore 18, infatti, il salone del centro Civico Comunale, nello stabile del Museo della Cultura Arbёreshe, ospiterà lo spettacolo dal vivo di Valerio Ricciardelli e dei Tammurriarè, dal titolo “La cantata dei pastori”.
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh è finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità. Le attività sono realizzate in collaborazione con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica. Il programma si concluderà a fine dicembre, portando eventi sia nei tre comuni arbëresh che nelle scuole di altre realtà territoriali, spaziando dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell’identità culturale delle comunità.
Premio Appennino a Diego Bianchi e Vito Teti
A Montemurro lunedì 23 dicembre 2024 la seconda sessione del Premio Appennino 2030Fest.
Come annunciato ad ottobre, nella prima giornata del Premio che ha visto assegnare il riconoscimento a Luisa Corazza e Marisa Laurito, lunedì 23 dicembre alle ore 17.30, sarà la volta di Diego Bianchi e Vito Teti.
Diego Bianchi, ideatore e conduttore di programmi come Gazebo su Rai 3 e oggi Propaganda Live su La7, rappresenta una voce unica nel panorama televisivo italiano. La sua capacità di affrontare i temi più complessi con profondità e leggerezza lo rende un narratore straordinario della nostra realtà sociale, culturale e politica.
Vito Teti è un antropologo culturale di fama internazionale. Professore ordinario presso l'Università della Calabria, ha dedicato la sua carriera allo studio della storia e dell'antropologia dell'alimentazione, delle identità, della melanconia, dello spopolamento e della rigenerazione dei luoghi. Tra i suoi scritti più recenti c’è “La Restanza”, 25.000 copie vendute e Terra Inquieta. Per un'Antologia dell'erranza Meridionale Rubettino Editore.
La scelta di premiare nella stessa giornata Diego Bianchi e Vito Teti è nella virtuosa combinazione di ricerca, studio e comunicazione che determinano anche l’asse culturale e progettuale di Fondazione Appennino nel tentativo di dare centralità alle aree interne.
Dopo la consegna del riconoscimento Gianni Lacorazza e Annalisa Romeo intervisteranno i premiati, a seguire il concerto dei Renanera dal titolo “Se questa è una donna”, un progetto artistico che ha l’ambizione di contribuire a rilanciare il valore della diversità di genere e allo stesso tempo l’idea di una società paritaria che si fa carico del contrasto alle violenze sulle donne.
Il progetto A.M.A. Appennino Mediterraneo Arbëresh torna… a scuola
16 e 17 dicembre, a Rionero in Vulture e Potenza
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh ritorna “a scuola” e chiude il suo ciclo di appuntamenti con studenti e studentesse lucane.
Sono infatti in programma, per lunedì 16 e martedì 17 dicembre, due nuovi appuntamenti a Rionero in Vulture e Potenza, che completano anche la distribuzione territoriale di incontri con le scuole che i comuni di San Paolo Albanese, capofila del progetto, San Costantino Albanese e Ginestra, in collaborazione con Fondazione Appennino, hanno cominciato lo scorso 19 novembre a Senise.
Il campus dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Fortunato” sarà così teatro dello stesso format già sperimentato a Senise, dal titolo “Storie Mediterranee. Popoli in cammino tra cinema e realtà” e vedrà la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone e un dibattito con testimonianze di migranti oggi integrati nelle comunità locali. Il programma della mattinata, con inizio alle 10.00, prevede i saluti della dirigente scolastica Antonella Ruggeri, del sindaco di san Paolo Albanese, Antonio Mosè Triano, della sindaca di Ginestra, Fiorella Pompa e di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino.
Dopo la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, seguirà un incontro, realizzato in collaborazione con Arci Basilicata, con la testimonianza di Demba Sissoko e Danielle Konan, oggi diventati operatori dell’Arci di Rionero, e di Benjamin Diatta, imprenditore. Il dibattito con gli studenti sarà moderato dalla professoressa dell’I.I.S. “Fortunato”, Antonella Gamma.
Un’occasione per riflettere sulle migrazioni e sulle integrazioni culturali tra popoli delle quali tanto il Mediterraneo quanto l’Appennino sono stati teatro, mezzo secolo fa come oggi.
La cultura arbёreshe si sposta il giorno dopo a Potenza per raccontarsi e farsi conoscere dalle scuole del capoluogo, con un incontro al Museo provinciale che vede coinvolti, insieme ai comuni ed ai protagonisti del progetto, il liceo statale “W.Gropius”, l’Istituto di Istruzione Superiore “L.Da Vinci – Nitti” e l’I.P.S.I.A. “G.Giorgi”, di Potenza.
Il programma, con avvio alle 10.00, prevede i saluti iniziali di Christian Giordano, presidente della Provincia di Potenza, che ha patrocinato l’evento, e il saluto dei sindaci protagonisti Mosè Antonio Troiano di San Paolo Albanese, Renato Iannibelli di San Costantino Albanese e Fiorella Pompa di Ginestra, di Annalisa Romeo, direttrice di Fondazione Appennino, che modererà l’incontro e coinvolgerà anche i dirigenti scolastici Prospero Armentano del “Gropius” e Alessandra Napoli del “Da Vinci-Nitti”, e Vincenzo D’Andrea, vice preside del “Giorgi”.
A far conoscere la cultura e l’identità arbёreshe dei tre piccoli comuni lucani a studenti e studentesse del capoluogo saranno proprio le comunità locali. Previsti infatti gli interventi «San Paolo Albanese. Tradizioni e musica» a cura del Museo della Cultura Arbёreshe e di Vincenzo Di Sanzo, «La Kreshmza Arbëreshe di San Costantino Albanese» a cura di Giovanni Lufrano e dell’Amministrazione comunale, e «Ginestra tra passato e futuro» a cura dell’Amministrazione comunale.
Spazio anche alla lingua con Patrizia del Puente del Centro Internazionale di Dialettologia, con una relazione dal titolo «L’Arbёresh, un patrimonio linguistico e letterario da tutelare».
La conclusione della mattinata sarà in musica, con gli studenti del liceo musicale “Gropius”, guidati dal docente Enzo Izzi, che hanno preparato una performance dedicata alla tradizione musicale arbёreshe lucana.
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh è finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità. Le attività sono realizzate in collaborazione con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica. Il programma si concluderà a fine dicembre, portando eventi sia nei tre comuni arbëresh che nelle scuole di altre realtà territoriali, spaziando dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell’identità culturale delle comunità.
“Un graffio che A.M.A.” a San Costantino Albanese - Inaugurazione delle opere di street art
Il 24 novembre inaugurazione delle opere di street art dedicate alla cultura arbёreshe
Street art per la rigenerazione del borgo e per valorizzare le origini e l’identità del luogo. È questo l’obiettivo principale del progetto “Un graffio che A.M.A.” realizzato a San Costantino Albanese dal Comune e in collaborazione con Fondazione Appennino. Un progetto, finanziato dal Gal Cittadella del Sapere, che si inquadra in un percorso più ampio di progettualità che il comune del Pollino ha avviato già da qualche anno. “A.M.A.”, infatti, sta per “Appennino Mediterraneo Arbёresh”, e fa il paio con un altro progetto che coinvolge anche i comuni di San Paolo Albanese, che ne è capofila, e Ginestra, in attività di valorizzazione del patrimonio immateriale locale, con il sostegno della Regione Basilicata.
Dunque al centro delle azioni è proprio l’identità e le origini arbёreshe che San Costantino Albanese tutela e promuove, in particolare con questo progetto che ha messo al centro la realizzazione di opere di street art ispirate alla cultura e tradizioni locali per rendere il centro abitato più accogliente e rafforzarne la caratterizzazione. Opere che saranno inaugurate domenica 24 novembre, con un evento a conclusione delle attività. Si tratta di due murales di grandi dimensioni, realizzati dall’artista messinese Andrea Sposari e cinque graffiti polistrato realizzati in collaborazione con la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, che ha impegnato l’artista Anna Faraone e coinvolto alcuni cittadini di San Costantino Albanese. Tutte opere ispirate alla storia e tradizione arbёreshe della comunità locale.
Gli appuntamenti penderanno il via alle ore 18, in piazza Unità d’Italia, con l’inaugurazione dei cinque graffiti installati nella piazza centrale e proseguiranno poi su Via Chicca, dove ha sede la Casa Parco e l’edificio scolastico sui quali sono stati realizzati i murales.
Alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Franco Cupparo, del presidente del Gal Cittadella del Sapere, Franco Muscolino, dei sindaci di San Costantino Albanese e Montemurro, Renato Iannibelli e Senatro Di Leo, di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino e di Zoti Giampiero Vaccaro, alle 18.30 a Casa Parco si parlerà proprio del tema “Identità e rigenerazione dei paesi”, in un incontro moderato dall’assessore comunale di San Costantino Albanese, Giovanni Lufrano.
La giornata inaugurale sarà conclusa poi dal concerto “Serenata lucana”, eseguito dall’Ensemble Meridies composta da Massimo Rosa, violino, Carmine Viggiano, violino, Simone Spadino, viola, Giovanna D’Amato, violoncello, Antonio Tiri, contrabbasso, Luca Marino, oboe e ciaramella, Mariano Grosso, arpa viggianese, Enzo Izzi, organetto, Luciano Brancati, percussioni etniche, Nicole Millo, voce recitante. Trascrizioni e arrangiamenti a cura di Enzo Izzi e Angela Freno.
La serata sarà conclusa con una degustazione di prodotti locali.
“Il progetto Un Graffio che A.M.A. – spiega il sindaco di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli – si basa su due principali obiettivi. All’interno di una costante idea di valorizzazione e promozione della cultura arbёreshe della nostra comunità, il primo obiettivo è il cammino comune con le istituzioni locali e regionali e con le altre comunità arbёreshe che con cui costruire azioni tese a rafforzare l’identità peculiare dei nostri luoghi e farla conoscere; il secondo obiettivo, di questo progetto in particolare, è realizzare azioni orientate a lasciare il segno nel tempo e dunque rendere il nostro paese fortemente caratterizzato, anche nella sua immagine, da questa storia e dal suo racconto”.
LE OPERE








GLI ARTISTI
ANDREA SPOSARI

ANNA FARAONE

LA SCUOLA DEL GRAFFITO POLISTRATO DI MONTEMURRO

A.M.A. - APPENNINO MEDITERRANEO ARBERESH alla sua seconda edizione
A.M.A. è l’acronimo di “Appennino Mediterraneo Arbëresh”, un progetto finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, che giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità.
Il progetto è realizzato in collaborazione diretta con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica.
Nasce da queste premesse, dunque, il cartellone di iniziative che in questi mesi d’autunno vede protagonisti tre comuni e la loro identità, con eventi non solo nei singoli paesi ma che guardano anche ad ampliare lo sguardo verso nuovi scenari sociali e territoriali; sia per condividere legami e collaborazioni, sia per promuovere e far conoscere le peculiarità delle comunità arbëreshe.
Un lungo e ricco programma che si articola lungo tutto l’autunno e giunge fino a Natale, e si intreccia con tante altre attività che nei paesi in queste settimane prendono vita.
Il tutto è legato alla collaborazione con Fondazione Appennino che, oltre al supporto ai comuni nella realizzazione dei progetti, affianca integra anche le attività culturali e di promozione territoriale che svolge in proprio, costruendo un legame di scambio e collaborazione che tende ad offrire valore aggiunto e progettualità.
È il caso, ad esempio, del Festival Appenino Mediterraneo (F.A.Me.), rassegna multidisciplinare giunta al terzo anno, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Basilicata, che prevede oltre 20 appuntamenti tra cui quelli che la stessa Fondazione ha offerto ai comuni partner.
Importante azione progettuale è anche il rapporto con le scuole. Il programma prevede infatti tre appuntamenti in collaborazione con istituti scolastici, all’interno dei quali saranno realizzati eventi in collaborazione con i docenti e i dirigenti scolastici, che quest’anno offriranno ai ragazzi la possibilità di confrontarsi sul tema delle migrazioni dei popoli antiche e contemporanee, attraverso il linguaggio del cinema e attraverso la testimonianza diretta di protagonisti.
Alle scuole sarà dedicato anche un appuntamento finale a Potenza, nel quale i tre comuni porteranno le loro tradizioni e la loro cultura da far conoscere e condividere con gli studenti di alcuni istituti superiori del capoluogo.
Il cartellone
27 ottobre – GINESTRA
Arthea Ensemble in concerto “Adriatico. Racconti in musica di popoli migranti”, nell’ambito della manifestazione “Borgo in festival 2024”.
1 novembre – SAN COSTANTINO ALBANESE
Tammurriarè in concerto ed Euroband. Nel cartellone Autunno Arbëresh.
10 novembre - GINESTRA
Almalatina in concerto - Musiche in viaggio “Noche de verano”
19 novembre – SENISE - I.I.S. Sinisgalli
Popoli in cammino tra cinema e realtà “STORIE MEDITERRANEE”
20 novembre – SAN COSTANTINO ALBANESE Istituto Comprensivo
Teatro Delle Guarattelle - «Storie di Pulcinella» a scuola
1 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. La tradizione Arbëreshe tra Mediterraneo e Appennino
16 dicembre – RIONERO IN VULTURE - I.I.S. FORTUNATO
Popoli in cammino tra cinema e realtà “STORIE MEDITERRANEE”
17 dicembre – POTENZA - Museo Provinciale
Giornata per le scuole. “APPENNINO MEDITERRANEO ARBЁRESH”
29 dicembre – SAN COSTANTINO ALBANESE
Laboratorio e performance TOTARELLA. Cartellone Autunno Arbëresh.
30 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. «LA CANTATA DEI PASTORI»