“Ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”. Fondazione Appennino nella partnership nazionale con capofila il CNR

Sant’Arcangelo, nel cuore della Basilicata, al centro di una partnership nazionale con capofila il CNR, di cui Fondazione Appennino è stata promotrice. 

Una compagine di venti partner tra enti pubblici e privati, di cui è capofila il CNR nazionale, ha risposto all’avviso pubblico dell’AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE “ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE NEL MEZZOGIORNO”, con un progetto ubicato a Sant'Arcangelo (PZ).
Fondazione Appennino è tra i partner ed proprio un ruolo attivo lo ha svolto nel costruire lapartnership che ha redatto e presentato la proposta progettuale,

Il progetto individua un’infrastruttura sita nel comune di Sant’Arcangelo, che diventerebbe il luogo in cui ospitare un centro servizi per la valorizzazione della ricerca (condotta sulle tematiche delle aree interne) e la gestione di un incubatore di imprese. Nella sua configurazione finale, l’edificio hub e la rete di foresterie individuate nell’area saranno adeguati ad ospitare le attività di ricerca, sperimentazione, formazione e knowledge transfer, nonché attività di incubatore d’impresa.

A sposare l’idea progettuale e guidarla è stato dunque il CNR Nazionale con le sue Unità Operative: Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (CNR-IRPPS); Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo (CNR-IRISS); Istituto di Studi Sul Mediterraneo (CNR-ISMed); Unità Valorizzazione della Ricerca (CNR-UVR), oltre all’ufficio di trasferimento tecnologico.

Il territorio coinvolto, oltre a Sant’Arcangelo, conta altri 5 comuni della Val D’Agri: Marsico Nuovo, Tramutola, Roccanova, Grumento Nova e Montemurro.

A completare il partenariato, c’è l'Università degli studi del Molise, la Fondazione Appennino Ets, ASP Potenza, l’Istituto Scolastico Regionale, il GAL Lucania Interiore, la società Italiana Telemedicina, la Rete Turismo Italia Jonica, Nova Consorzio Nazionale per l’Innovazione, la Fondazione Città della Pace, Sofia Cocci consulting srls, Agricolus srl, Foodchain spa, Quadrans Foundation.

 

Maggiori info nell'articolo “Ecosistemi dell’innovazione”. Nuove grandi sfide per le aree interne del Mezzogiorno, pubblicato su www.civiltaappennino.it

 


Fonte Foto: https://www.facebook.com/photo?fbid=409122484036898&set=a.132595351689614

Una storia nella sede, una sede nella storia

Montemurro1857 - Alphonse Bernoud;, Public domain, via Wikimedia Commons

“Una storia nella sede, una sede nella storia”. È il titolo della sezione del sito di Fondazione Appennino dedicata al Palazzo Lacorazza che comprende un complesso all’interno del quale è ubicata appunto la sede della Fondazione.

Per la verità, più che di “storia” sarebbe da dover parlare di “storie”, di vari eventi e personaggi che hanno segnato quel luogo che, insieme, ne compongono la storia locale e che attraversano, in qualche maniera, la grande storia.

Oggi quel complesso è un cantiere, sono in piena attività i lavori di trasformazione che segneranno una nuova tappa di questa storia, che nel tempo verrà raccontata e in parte anche vissuta. Perché la sfida della Fondazione Appennino è proprio quella di far rivivere i luoghi nelle aree interne e “dare un futuro al passato”.

In questi giorni, il cantiere è in un luogo simbolo del progetto, è in quella che una volta era la “farmacia Netti” ed oggi è invece la sede ufficiale della Fondazione, in vico Cieco Piazza 2, un accesso dal vicolo laterale al palazzo, sito su Corso Leonardo Sinisgalli. La farmacia, nel XIX secolo, era di proprietà del barone Netti, proprietario anche della casa sulle cui rovine è sorto poi il palazzo Lacorazza intorno la 1920/26.

Giacinto Albini - Luke18389, Public domain, via Wikimedia Commons

Ed in quella casa si trovava Giacinto Albini il 16 dicembre 1857, nel giorno più funesto della storia di Montemurro, data di uno dei terremoti più forti e distruttivi della storia d’Italia. Albini in quegli anni era nel pieno della sua attività di patriota rivoluzionario, per la causa dell’Unità d’Italia; impegnato ad organizzare l’insurrezione antiborbonica che di lì a qualche anno (1960) portò alla spedizione di Garibaldi ed all’insurrezione lucana che Giacinto Albini guidò.

La famiglia Netti e la famiglia Albini erano legate da profonda amicizia, il padre Gaetano, medico chirurgo (cerusico), frequentava abitualmente la casa e la farmacia. Giacinto, trentaseienne (nato esattamente 200 anni fa, il 24 marzo 1821) quella notte rimase travolto dalle macerie e pare riuscì a sopravvivere salvato da un tunnel nel sotterraneo, dove c’erano le cantine. Montemurro contava circa 7500 abitanti e quella notte ne morì la metà.

I locali della farmacia saranno dunque sede della Fondazione; un luogo che diventa simbolo anche per l’idea di un investimento di “ricostruzione” dentro un piccolissimo borgo dell’Appennino per un progetto che punta a ridare valore alla cultura, alla storia, all’autenticità ed alla sostenibilità, ma soprattutto un esempio di come al tanto partecipato dibattito sulla rivalorizzazione dei borghi ci sono davvero realtà che al dibattito affiancano il coraggio dei progetti.

 


 


Fondazione Appennino sede per tirocini dell'Università di Teramo

Dal primo ottobre Rita Di Giacomo è entrata a far parte della famiglia della Fondazione Appennino.

Svolgerà un tirocinio di 120 ore grazie alla convenzione che abbiamo sottoscritto con l’Università di Teramo per il Master in diritto dell’energia e dell’ambiente. Al centro di questa collaborazione, oggetto del tirocinio, ci sarà un lavoro di ricerca e di approfondimenti sullo sviluppo sostenibile a partire dalle aree interne. Siamo contenti che Rita abbia scelto Fondazione Appennino e speriamo possa trovare stimoli e spunti per utili al suo percorso.  .


“Misurare la sostenibilità, si parte dal territorio e dalle persone”. Intesa tra Rete dei Comuni Sostenibili e Fondazione Appennino

“Misurare la sostenibilità partendo dal territorio e dalle persone”. È questo il cuore del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Rete dei Comuni Sostenibili e Fondazione Appennino per offrire strumenti d’indagine, indicatori e percorsi per realizzare i 17 SDGs di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dall’ONU nel 2015.

La sostenibilità si può e si deve misurare per guidare nelle scelte i decisori pubblici, le aziende private e le persone, per sentirsi parte della battaglia contro i cambiamenti climatici e per generare nuove opportunità per la crescita e il lavoro.

La collaborazione consentirà innanzitutto di sperimentare la integrazione tra il “set” dei 101 indicatori messi a punto dalla Rete dei Comuni Sostenibili e il metodo di rilevazione dal web “Goal 2030” nato dall’intesa tra Fondazione Appennino e The Data Appeal Company.

 

“Siamo dentro una crisi climatica – dichiarano i direttori Giovanni Gostoli e Piero Lacorazza - e una trappola demografica che impongono un cambiamento radicale. Vogliamo provare ad offrire un cruscotto per orientarsi agli obiettivi contenuti nella mappa Agenda 2030. Oggi, più che nel passato, si presentato opportunità uniche con ingenti risorse ed indicazione provenienti dall’Unione Europea. Siamo alla vigilia di importanti programma comunitari (Next Generation Eu e fondi 2021-2027) e quindi “se non ora quando” compiere scelte e – concludono Gostoli e Lacorazza - misurarle nel tempo per dare qualità e velocità alla spesa e agli investimenti”.

 

Roma, 14 settembre 2021

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La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale, senza scopo di lucro, che ha l’obiettivo di accompagnare Comuni e Città nel raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. L’associazione, aperta a tutti, offre diversi servizi ai Comuni che aderisco e il cuore del progetto è rappresentato dal “set” di 101 indicatori per misurare l’effetto delle politiche locali di sostenibilità. Uno strumento unico in Italia, tra le poche eccezioni in Europa e per questa ragione sarà monitorato dal Centro Unico Ricerche della Commissione europea. È stato realizzato dal Comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Ciò consentirà annualmente di misurare le performance dei singoli comuni sulle politiche di sostenibilità in modo oggettivo, autorevole e scientifico al fine di elaborare una pianificazione strategica utile al miglioramento degli stessi indicatori.
Sito web:
www.comunisostenibili.eu  

 

 

La Fondazione Appennino è costituita, senza scopo di lucro, con l’intento di valorizzare, promuovere, conservare, gestire e fruire di luoghi e beni del paesaggio, della cultura e delle culture, delle tradizioni e della storia, della enogastronomia, del benessere e della qualità della vita, sostenere politiche per la sicurezza del territorio.

Tra i suoi principali obiettivi ci sono la sostenibilità e la mitigazione del rischio derivante dai cambiamenti climatici, la sperimentazione tecnologica finalizzata anche ad individuare nuovi modelli sociali, economici e di sviluppo in particolare delle aree appenniniche anche in relazione alla rigenerazione ecologica ed urbana delle città e dei paesi italiani.

La Fondazione si ispira ai principi dell’Unione Europea e in particolare la Convenzione Europea del Paesaggio al fine di soddisfare il desiderio delle popolazioni di vivere e godere di un contesto territoriale di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione come elemento chiave del benessere individuale e sociale, della felicità personale e collettiva.

La salvaguardia del paesaggio e la sua gestione comportano diritti, doveri e responsabilità per ciascun individuo nel piano rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione Italiana.

Sito web: www.appenninofondazione.it


08.06.21 - "L'ITALIA SDRAIATA", Fondazione Appennino partecipa all'evento dei Lucani di Parma

E' in programma per martedì 8 giugno 2021, alle ore 18,00, l'evento online "L'ITALIA SDRAIATA" Il primo incontro di "un nuovo modo di vedere l'Appennino", organizzato dal Lions Club Bardi Valceno e dal Circolo Culturale Lucano di Parma.

L'incontro sarà introdotto dai presidenti delle due associazioni promotrici, Luigi Fecci (Lions) e Teresa Summa (Circolo Lucano), e prevede gli interventi di Salvatore Adduce, Eugenia di Nallo, Gabriele Ferrari. La Fondazione Appenino sarà presente con il suo direttore Piero Lacorazza e gli scrittori Giuseppe Lupo, curatore delle due saggine per Donzelli Editore "Civilta' Appennino" e "Le Vie dell'acqua", e Guido Conti, autore di un saggio su "Le Vie dell'acqua".


04.06.21 - Presentazione risultati PCTO DaVinci-Nitti Potenza

Saranno presentati venrdi 4 giugno a Potenza, alle ore 9, presso la sede dell’ISS DaVinci-Nitti di Potenza, i risultati del Percosto per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) dal titolo “APPENNINO, dimora di culture e linguaggi. L’identità dialoga con il futuro”, realizzato da FONDAZIONE APPENNINO.

L’incontro vede coinvolti in particolar modo gli studenti delle sedi di Potenza e di Brienza,  protagonisti dell’azione formativa, i quali presenteranno i risultati delle attività a chiusura delle attività e dell’anno scoltastico.

A scuola d’Appennino: gli studenti tra aree interne e opportunità

30.05.21 - Michele Fina, Laura Bosio e Donatella Di Pietrantonio presentano "LE VIE DELL'ACQUA"

Domenica 30 maggio 2021, in diretta streaming sulla pagina Facebook Immaginaweb e televisiva su Rete8 (Canale 10 dt) Michele Fina ospita nella sua rubrica "Un libro, il dialogo, la politica- #Brevicennisulluniverso", le scrittrici Laura Bosio e Donatella Di Pietrantonio.
Il libro presentato sarà "LE VIE DELL'ACQUA". L'Appennino raccontato attraverso i fiumi" edito da Donzelli e curato da Fondazione Appennino nella serie CiviltàAppennino, a cura degli scrittori Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo, autori del primo volume della serie. Laura Bosio e Donatella Di Pietrantonio sono autrici di due dei sette saggi contenuti nella pubblicazione, che rientra nelle Saggine di Donzelli Editore. (la scheda del libro)


Master Università di Teramo in "Diritto dell'energia e dell'ambiente". Fondazione Appennino offre due borse di studio

Nell'ambito della collaborazioe con l'Università di Teramo, relativa alle attività del Master in "Diritto dell'energia e dell'ambiente", Fondazione Appennino pubblica un AVVISO PER L'ASSEGNAZIONE DI 2 BORSE DI STUDIO PER LA SUMMER SCHOOL DEL MASTER.
Le domande scadono il 15 giugno 2021

Scarica la documentazione per partecipare

AVVISO BORSA DI STUDIO

All.1 - Locandina Summer school

All.2 - Domanda borsa master  PDF

All.2 - Domanda borsa master WORD

 


"Food Innovability". Intesa tra Fondazione Appennino, Fondazione Quadrans e Foodchain spa

Obiettivo la transizione digitale ed ecologica nel settore agricolo.


 

Sperimentare e realizzare sistemi innovativi finalizzati alla valorizzazione della qualità della produzione animale e vegetale, valorizzando la trasparenza del processo di produzione, l’agricoltura di precisione per un uso consapevole delle risorse, per conferire qualità alla produzione, per sostenere il reddito delle aziende agricole, per combattere i cambiamenti climatici.

È questo il molteplice obiettivo dell’intesa firmata tra Fondazione Quadrans, Fondazione Appennino e Foodchain spa che hanno sottoscritto una partnership d’azione per progettualità condivisa portando in dote il proprio know-how e la propria visione.

Tre importanti organizzazioni impegnate nel contribuire alla sostenibilità del settore: la Fondazione Quadrans, con sede a Mendrisio, ha lo scopo di promuovere e supportare gli nuovi sviluppi e applicativi tecnologici; Fondazione Appennino, con sede in Basilicata, si occupa di sviluppo sostenibile ed aree interne attraverso progetti culturali, di innovazione, comunicazione e formazione; Foodchain spa, con sede a Lomazzo, Lombardia, è l’azienda leader nella progettazione e sviluppo di soluzioni IT personalizzate basate sulla tecnologia Blockchain e una delle prime al mondo ad aver applicato la Blockchain all’agroalimentare per la tracciabilità e rintracciabilità.

“Si tratta da un lato – affermano Piero Lacorazza, direttore di Fondazione Appennino e Marco Vitale, Presidente della Fondazione Quadrans e CEO di Foodchain Spa – di una sfida per affiancare il produttore nell’offrire maggiori sicurezze al consumatore e aiutarlo a realizzare un prodotto in linea con le esigenze dei mercati e, dall’altro, a garantire il prodotto stesso e, di conseguenza, lo stesso brand. Il territorio prevalentemente rurale in cui operano le aziende agricole non potrà che essere anch’esso valorizzato da questa progettualità condivisa”.

L’intesa costituisce un unicum sul piano nazionale poiché avvia un percorso sulle aree interne del Paese interpretando al meglio gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e nel PNRR Next Generation EU, che inevitabilmente incroceranno i programmi finanziati dai fondi strutturali 2021/2027.

“Questo accordo configura – continuano Lacorazza e Vitale – una importante opportunità per trovarsi pronti all’appuntamento con il futuro. L’intesa è già operativa – continuano – e da qualche settimana abbiamo iniziato il lavoro di disseminazione e confronto con numerose aziende agricole zootecniche. Con impegno e passione, ci impegniamo nel porre le basi per superare le tante difficoltà che le aziende agricole incontrano, sfruttando al meglio il potere del digitale e della tecnologia, che deve raggiungere anche quelle aziende che sono collocate in parti più marginali del territorio italiano, più distanti dai mercati e dalla grande distribuzione. Pensiamo ad un futuro nel quale il lavoro dovrà creare umanità, innovazione e sostenibilità”.

 

"Food Innovability" - L'editoriale di Piero Lacorazza su www.civiltaappennino.it

I partner


Fondazione Quadrans ha lo scopo di promuovere e supportare nuovi sviluppi e applicativi tecnologici in particolare la piattaforma Quadrans e la ricerca, lo sviluppo e l’istruzione di base per diffondere ovunque protocolli e strumenti decentralizzati che consentano agli sviluppatori di produrre applicazioni decentralizzate di nuova generazione (Dapps) e di costruire insieme a livello globale una rete internet più accessibile, gratuita e più affidabile; segnatamente, in primo luogo, la Dapp concernente la Tracciabilità e Rintracciabilità in ambito agroalimentare, inglobando all’interno della piattaforma tutti gli standard mondiali riguardanti il food.

Foodchain spa è una delle prime società al mondo ad aver applicato la tecnologia blockchain al mondo agroalimentare per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti/processi, è leader italiana nella progettazione e sviluppo di soluzioni Dapp che utilizzino la tecnologia blockchain e ha l’obiettivo costante di sviluppare soluzioni sempre più agili, efficaci e all’avanguardia per migliorare il posizionamento e la reputazione digitale delle aziende.


Obiettivi dell’intesa

  1. Realizzare e portare in sperimentazione sistemi innovativi finalizzati alla valorizzazione della qualità della produzione animale e vegetale, valorizzando la trasparenza del processo di produzione.
  2. Valorizzare l’agricoltura di precisione per un uso consapevole delle risorse, per conferire qualità alla produzione, per sostenere il reddito delle aziende agricole, per combattere i cambiamenti climatici;
  3. Aiutare il produttore a garantire meglio il consumatore, a realizzare un prodotto in linea con le esigenze dei mercati e, dall’altro, a garantire il suo prodotto e, di conseguenza, il suo brand.
  4. Sostenere azioni per la valorizzazione del territorio e del paesaggio in cui operano le aziende agricole.
  5. Collaborare per percorsi di formazione su tecnologie emergenti