Festival della Valle d'Itria a Grumento Nova

In virtù di una collaborazione tra la Fondazione Paolo Grassi, la Fondazione Appennino (link) ed il comune di Grumento Nova, il 47esimo Festival della Valle d'Itria fa tappa il 23 luglio al Teatro romano degli scavi archeologici di Grumentum.

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https://www.festivaldellavalleditria.it/spettacolo/novecento-e-oltre-grumento-nova-teatro-romano


Le fondazioni Appennino e Paolo Grassi portano il Festival della Valle d'Itria a Grumentum

Un abbraccio forte come la pietra, Grumentum il luogo dell'incontro tra Valle d'Itria e Val d'Agri in Appennino. E sulle note di Strawinsky la Puglia e la Basilicata aprono lo scrigno del territorio per cooperare e investire per lo sviluppo sostenibile.

E grazie  al protocollo tra Fondazione Appennino e Fondazione Paolo Grassi (promotrice del Festival della Valle d'Itria), alla collaborazione e al contributo del Comune di Grumento il 23 luglio, nel il teatro romano di Grumentum, dove ha fatto tappa uno degli eventi della 47esime edizione del Festival, è iniziato un percorso che ci vedrà impegnati per i prossimi anni.

La cooperazione è una necessaria leva per dare opportunità di sviluppo alle aree interne

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Grumento Nova guida la cooperazione internazionale per promuovere le aree interne

Il progetto presentato dal Comune di Grumento Nova, realizzato in collaborazione con FONDAZIONE APPENNINO, è primo nella graduatoria dell'avviso pubblico della Regione Basilicata "per progetti di cooperazione interregionale e transazionale". Tra i partner c'è la Fondazione Paolo Grassi che il 23 luglio porterà il Festival della Valle d'Itria nel teatro romano di Grumentum.

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“S.P.A.M. Suoni di Pietra - Appennino Mediterraneo” è il titolo del progetto candidato dal Comune di Grumento Nova per un importo di 304.970 euro, risultato primo nella graduatoria pubblicata dalla Regione Basilicata con determina dirigenziale dello scorso 9 luglio.

Il comune della Val d'Agri è capofila di un partenariato molto articolato che comprende i comuni di Montemurro e Terranova di Pollino, l’Istituto di Istruzione Superiore “Da Vinci-Nitti” e Liceo artistico e musicale W. Gropius con sede a Potenza, la scuola di musica Capo d'Istria Koper (Slovenia), la Facoltà di Musica della Università di Tirana (Albania) e la Fondazione Paolo Grassi promotrice del Festival della Valle d'Itria.

Obiettivo di “Suoni di Pietra Appennino Mediterraneo” è quello di mettere in scena una rappresentazione legata alla tradizione tutta italiana dell’opera dove però il materiale musicale viene attinto a piene mani sia dal grande repertorio della musica popolare, con l’utilizzo anche dei suoi strumenti, mescolati a quelli della musica classica, sia con una mappatura dei suoni del territorio a partire anche da quelli del contesto naturalistico in cui si svolge il progetto. Musicisti classici insieme a musicisti popolari daranno vita a questa operina che rilegge, appunto con gli occhi della contemporaneità affidata ai giovani compositori selezionati insieme a tutti i musicisti grazie ad una call pubblica, la grande tradizione della musica popolare con una particolare attenzione ai suoni di un territorio. Una sorta di affresco musicale, un paesaggio sonoro musicale di un territorio quale quello della Val d’Agri in un ideale ponte con la Valle d'Itria, con la prospettiva anche a lungo termine di costituire un’accademia permanente che ospiti tutte le risorse musicali non solo della Basilicata, nell’ottica di un’opportunità occupazionale e dello sviluppo del territorio che investa sulla creatività e sulla musica in particolare quale potente volano di sviluppo.

E la prima pietra di questo ponte ideale tra Val d'Agri e Valle d'Itria, grazie alla collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi e la Fondazione Appennino, sarà posta venerdì 23 luglio al teatro romano di Grumentum con la messa in scena di una suite di Igor Stravinsky nello spettacolo “Novecento e Oltre”. Il Festival della Valle D'Itria è tra i più importanti eventi di musica colta al mondo. È alla 47esima edizione e da sempre riscuote successo di pubblico e grande attenzione della critica e dei media.

"Siamo contenti di aver raggiunto un doppio primato: essere arrivati primi per la qualità di un progetto in cui Grumento guida un partenariato autorevole e ospitare il Festival della Valle d'Itria per la prima volta a Grumentum”. Lo afferma il sindaco di Grumento Nova, Antonio Imperatrice, che annuncia l’inizio di “un percorso che spero possa strutturarsi negli anni con la consapevolezza che i nostri territori devono poter cogliere l’opportunità della cooperazione, dando qualità alla proposta progettuale e giocarsi la partita di un turismo fondato sulle culture e sull’identità, sull'innovazione e sulla sostenibilità. Sarebbe interessante, e mi attiverò per questo, che questi primati e sperimentazioni diventassero patrimonio dell'intera Val d'Agri al fine di renderli strutturali nel futuro"


FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA. Protocollo tra Fondazione Appennino e Fondazione Paolo Grassi

Una delle prime collaborazioni e partnership avviate dalla Fondazione Appennino è stata con la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca. "Un percorso avviato meno di un anno fa - spiega il direttore Piero Lacorazza - quando a Martina Franca avvenne  l'incontro con il professor Francesco Punzi, uno dei punti di riferimento della cultura pugliese, con cui abbiamo evidenziato molti punti in comune, a partire dall'idea di Paese interpretato non più solo secondo la tradizionale prospettiva orizzontale - nord, centro, sud -, ma in chiave verticale, cioè secondo la sua stessa struttura fisica, che favorisce una lettura geograficamente verticale della società del passato, del presente e del futuro. Una unione tra il Mediterraneo e l’Europa, tra l’occidente e l’oriente. L’Italia verticale, anziché orizzontale, quella che va dalle Langhe ai monti Iblei. Era un tentativo ambizioso ma allo stesso tempo affascinante per entrambi".

La Fondazione Paolo Grassi ha tra i suoi obiettivi il sostegno, lo sviluppo e la diffusione della cultura teatrale e musicale, finalità che vengono perseguite attraverso progetti di ricerca culturale e scientifica di alto livello e la valorizzazione del proprio patrimonio bibliografico e audiovisivo, nonché tramite la realizzazione di eventi formativi e l’organizzazione del Festival della Valle d’Itria, un festival di grande importanza nel panorama musicale internazionale giunto nel 2020 alla sua 46esima edizione.

Dal canto suo, la Fondazione Appennino ETS, trai i suoi scopi statutari ha di valorizzare, promuovere, conservare, gestire e fruire di luoghi e beni del paesaggio, della cultura e delle culture, delle tradizioni e della storia, della enogastronomia; combinare la innovazione tecnologica per sperimentare ed individuare nuovi modelli sociali, economici e di sviluppo in particolare delle aree appenniniche anche in relazione alla rigenerazione ecologica ed urbana delle città e dei paesi italiani.

Lo scorso mese di novembre 2019, dunque, le due fonddazioni hanno convenuto, con la sigla di un protocollo d'intesa, l'impegno a collaborare, nell’ambito delle rispettive competenze, nella realizzazione e divulgazione delle attività di orientamento e formazione e, più in generale, si sono impegnate a sviluppare iniziative congiunte per promuovere la cultura musicale e teatrale in dialogo con i luoghi d’Appennino, oltre a coniugare i percorsi culturali con le attività di studio e di ricerca e le manifestazioni organizzate da entrambe.

La Fondazione Paolo Grassi si è impegnata a  collaborare nella progettazione e promozione degli eventi da tenersi in Basilicata all’interno del percorso del cartellone delle manifestazioni del Festival della Valle d’Itria e a collaborare nella divulgazione dell’iniziativa; ad indicare professionalità, sulla base della propria esperienza, per percorsi formativi, per le competenze trasversali e per l’orientamento scolastico; ad indicare testimonial (musicisti, cantanti, direttori artistici, maestri concertatori, ricercatori) che
hanno contribuito alla realizzazione dei suoi obiettivi autorizzare, in seguito a valutazione e approvazione dei materiali.

A seguito della sigla del Protocollo, la Fondazione Appennino ETS si è dunque subito impegnata a coinvolgere la Fondazione Paolo Grassi in attività e progetti diretti al raggiungimento degli scopi dell'intesa ed in particolare sono stati avviati progetti candidati a finanziamenti europei e progetti approvati ed in via di realizzazione negli Istititi scolastici che hanno aderito alla collaborazione per i Percorsi di Competenze Trasversali e per l'Orientamento (PTCO).

"Il Covid-19 - aggiunge il direttore Lacorazza - ha rallentato alcune delle attività in partenza ma non ha impedito la realizzazione della 46esima edizione del Festivale della Valle d'Itria, a cui Fondazione Appennino offre il suo contributo di divulgazione attraverso i propri canali. Un evento che dimostra come la longevità sia frutto di competenze e valore artistico ma anche di capacità di interpretare i cambiamenti del tempo e della storia, adattandosi con nuovi strumenti e soluzioni. E' il caso della webtv che sta divulgando le attività del Festival è che rapresenta un esempio di come la cultura sia innanzitutto capacità di leggere le epoche... e saperle raccontare con i linguaggi dell'arte".

GUARDA LA WEBTV DEL FESTIVAL DELLA VALLE D'ITRIA

FVDI - IL PROGRAMMA della 46esima edizione

IL PROTOCOLLO D'INTESA TRA FONDAZIONE APPENNINO E FONDAZIONE PAOLO GRASSI