FAME 2024. "Astor for ever" a Sant'Arcangelo

Il 16 novembre 2024 a Sant'Arcangelo (PZ), San Brancato, Polifunzionale Viale Europa alle ore 18.30 lo spettacolo del Festival Appennino Mediterraneo "Astor for ever"

Il progetto ampliato di Orchestra da Camera si pregia della partecipazione speciale di due dei maggiori artisti del panorama concertistico italiano: il bandoneonista e fisarmonicista GIUSEPPE SCIGLIANO e il chitarrista LUCIO MATARAZZO. La collaborazione con loro, già radicata negli anni di carriera comune in Conservatorio e nell’attività concertistica, ha partorito un programma di grande suggestione, attraverso pagine consuete e meno del repertorio del XX secolo dei 2 strumenti con Orchestra, in una passeggiata tra momenti di grande spessore e travolgente passione. DANZE E MELODIE DALLA FRANCIA AL SUDAMERICA, un percorso tutti insieme che ha l’aspirazione di condurre il pubblico in sala in una dimensione subliminale, volando tra le nazioni di riferimento, vagando tra i timbri e colori degli strumenti protagonisti, immaginando e sognando nuovi orizzonti della fantasia e del vissuto musicale. Il tutto, come di consueto, nel solco del percorso della Nostra Associazione, che guarda al futuro e disegna il presente attraverso un passato recente di grande coinvolgimento emotivo.

 

PROGRAMMA MUSICALE

GIACOMO PUCCINI
CRISANTEMI per orchestra d’archi (1890)

RICHARD GALLIANO
Opale Concerto, per fisarmonica e orchestra d’archi
Allegro furioso, Moderato malinconico, Allegro energico
*****
ASTOR PIAZZOLLA (1921/1992)
Melodia in La minore, per orchestra d’archi
Milonga del Angel, per bandoneon e orchestra d’archi
Libertango, per bandoneon e orchestra d’archi
Double Concerto, per chitarra, bandoneon e orchestra d’Archi
Introduccion, Milonga, Tango
*****
GIUSEPPE SCIGLIANO, bandoneon e fisarmonica
LUCIO MATARAZZO, chitarra
ORCHESTRA DA CAMERA ZENIT 2000
SELENE PEDICINI, SIMONE GILIBERTI, ENKELEIDA PETRO, MARCO GIORGIO
GAGGIA, SALVATORE TERRANOVA, LAURA ESPOSITO, MAURIZIO PELLECCHIA,
ANNA CAPOSSELA, SIMONE TAURASI, violini
SIMONE BASSO, FRANCESCO VENGA, viole
CRISTIANO DELLA CORTE, TERESA VALLESE, violoncelli
VINCENZO BRUSCHI, GIOVANNI MIELE, contrabbassi
MASSIMO TESTA, direttore


Ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”

Il GAL Lucania Interiore e la Fondazione Appennino, dal 7 febbraio al 21 marzo 2025, promuovono il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. Gli incontri si svolgeranno in diversi comuni lucani che fanno parte del GAL Lucania Interiore e vedranno la partecipazione di esperti nei settori dell'enogastronomia, del turismo sostenibile, dell'innovazione e dell'economia sociale.

Il programma prevede i seguenti appuntamenti:

  • 7 febbraio 2025 - Sant’Arcangelo: "Mangia e Bevi o Food and Wine?" - Strategie e buone pratiche per lo sviluppo dell’enogastronomia. Relatore: Mauro Carbone, destination manager.
  • 20 febbraio 2025 - Tramutola: "Quando AI sta per Aree Interne" - Innovazione e sostenibilità nelle aree rurali. Relatori: Giulia Eremita, esperta di innovazione e turismo sostenibile, e Vincenzo Santalucia, CEO Whitesock.
  • 28 febbraio 2025 - Craco: "Tendenze in controtendenza" - Accoglienza di comunità e nuove prospettive di mercato turistico. Relatore: Roberta Milano, docente ed esperta di marketing turistico, già direttrice marketing ENIT.
  • 5 marzo 2025 - Cirigliano: "Piccoli Comuni… vanno a scuola" - L’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO) di Castiglione Messer Marino. Relatori: Rossano Pazzagli, docente dell’Università del Molise e direttore SPICCO, e Nicholas Tomeo, ricercatore e cofondatore SPICCO.
  • 21 marzo 2025 - San Martino d’Agri: "Cooperative di comunità" - Impresa e lavoro nelle piccole realtà: prospettive e buone pratiche. Relatori: Filomena Pugliese, Segretaria Generale ConfCooperative Basilicata, e Paolo Scaramuccia, Legacoop.

L'iniziativa si pone come scopo quello di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano il valore delle comunità locali.

Ad avviare il ciclo, il seminario in programma il prossimo venerdì 7 febbraio a Sant’Arcangelo, presso il centro polifunzionale di San Brancato. Un primo appuntamento, attraverso un approfondimento di strategie e buone pratiche, le potenzialità di sviluppo dell’enogastronomia locale, partendo innanzitutto dall’interrogarsi sui tanti luoghi comuni che spesso frenano una possibile e concreta creazione di opportunità. “È sufficiente essere «accoglienti» per poter ricevere turisti? – ci chiediamo - Le nostre comunità, intrise di cultura della «cortesia», sono già pronte a fornire servizi concreti al visitatore? O spesso, invece, sono i luoghi comuni a far alzare l’aspettativa sulla possibilità di risollevare l’economia delle aree interne affidandosi a prodotti di qualità e della tradizione? Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero un elemento centrale dell’economia del territorio”.

Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero, un elemento centrale dell’economia del territorio. È il caso infatti di Mauro Carbone, primo ospite del progetto che sarà il relatore del seminario.

Mauro Carbone, ha studiato economia e marketing all’Università di Torino. Dal 1996 al 1998 ha diretto una agenzia di stampa locale specializzata in turismo e sviluppo della destinazione. Dal 1998 entra all’Ente Turismo di Alba Bra Langhe e Roero, di cui diventa Direttore. Concorre anche a allargarne i confini, con la creazione dell’ATL Langhe Monferrato Roero. L’attività della DMO è dedicata principalmente al management di destinazione con una forte attenzione all’innovazione e al posizionamento internazionale della regione. Dal 2000 dirige il Centro Nazionale Studi Tartufo. Coordina e sviluppa le azioni di valorizzazione e narrazione del tartufo, realizzando modelli di intermediazione tra la specificità del prodotto e il potenziale pubblico internazionale. Da giugno 2022 diventa free lance e si occupa di destination management e di sviluppo turistico territoriale. Collabora con Toscana Promozione al coordinamento del progetto Vetrina Toscana, focalizzato sul turismo enogastronomico.

All’intervento di Mauro Carbone si affiancheranno i saluti del Sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta, il presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, e il direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce la direttrice di Fondazione Appennino Annalisa Romeo e modera il vicepresidente Gianni Lacorazza.

 


Premio Appennino a Diego Bianchi e Vito Teti

A Montemurro lunedì 23 dicembre 2024 la seconda sessione del Premio Appennino 2030Fest.

Come annunciato ad ottobre, nella prima giornata del Premio che ha visto assegnare il riconoscimento a Luisa Corazza e Marisa Laurito, lunedì 23 dicembre alle ore 17.30, sarà la volta di Diego Bianchi e Vito Teti.

Diego Bianchi, ideatore e conduttore di programmi come Gazebo su Rai 3 e oggi Propaganda Live su La7, rappresenta una voce unica nel panorama televisivo italiano. La sua capacità di affrontare i temi più complessi con profondità e leggerezza lo rende un narratore straordinario della nostra realtà sociale, culturale e politica.

Vito Teti è un antropologo culturale di fama internazionale. Professore ordinario presso l'Università della Calabria, ha dedicato la sua carriera allo studio della storia e dell'antropologia dell'alimentazione, delle identità, della melanconia, dello spopolamento e della rigenerazione dei luoghi. Tra i suoi scritti più recenti c’è “La Restanza”, 25.000 copie vendute e Terra Inquieta. Per un'Antologia dell'erranza Meridionale Rubettino Editore.

La scelta di premiare nella stessa giornata Diego Bianchi e Vito Teti è nella virtuosa combinazione di ricerca, studio e comunicazione che determinano anche l’asse culturale e progettuale di Fondazione Appennino nel tentativo di dare centralità alle aree interne.

Dopo la consegna del riconoscimento Gianni Lacorazza e Annalisa Romeo intervisteranno i premiati, a seguire il concerto dei Renanera dal titolo “Se questa è una donna”, un progetto artistico che ha l’ambizione di contribuire a rilanciare il valore della diversità di genere e allo stesso tempo l’idea di una società paritaria che si fa carico del contrasto alle violenze sulle donne.


“Misurare la sostenibilità, si parte dal territorio e dalle persone”. Intesa tra Rete dei Comuni Sostenibili e Fondazione Appennino

“Misurare la sostenibilità partendo dal territorio e dalle persone”. È questo il cuore del protocollo d’intesa sottoscritto dalla Rete dei Comuni Sostenibili e Fondazione Appennino per offrire strumenti d’indagine, indicatori e percorsi per realizzare i 17 SDGs di Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile varata dall’ONU nel 2015.

La sostenibilità si può e si deve misurare per guidare nelle scelte i decisori pubblici, le aziende private e le persone, per sentirsi parte della battaglia contro i cambiamenti climatici e per generare nuove opportunità per la crescita e il lavoro.

La collaborazione consentirà innanzitutto di sperimentare la integrazione tra il “set” dei 101 indicatori messi a punto dalla Rete dei Comuni Sostenibili e il metodo di rilevazione dal web “Goal 2030” nato dall’intesa tra Fondazione Appennino e The Data Appeal Company.

 

“Siamo dentro una crisi climatica – dichiarano i direttori Giovanni Gostoli e Piero Lacorazza - e una trappola demografica che impongono un cambiamento radicale. Vogliamo provare ad offrire un cruscotto per orientarsi agli obiettivi contenuti nella mappa Agenda 2030. Oggi, più che nel passato, si presentato opportunità uniche con ingenti risorse ed indicazione provenienti dall’Unione Europea. Siamo alla vigilia di importanti programma comunitari (Next Generation Eu e fondi 2021-2027) e quindi “se non ora quando” compiere scelte e – concludono Gostoli e Lacorazza - misurarle nel tempo per dare qualità e velocità alla spesa e agli investimenti”.

 

Roma, 14 settembre 2021

***

 

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale, senza scopo di lucro, che ha l’obiettivo di accompagnare Comuni e Città nel raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. L’associazione, aperta a tutti, offre diversi servizi ai Comuni che aderisco e il cuore del progetto è rappresentato dal “set” di 101 indicatori per misurare l’effetto delle politiche locali di sostenibilità. Uno strumento unico in Italia, tra le poche eccezioni in Europa e per questa ragione sarà monitorato dal Centro Unico Ricerche della Commissione europea. È stato realizzato dal Comitato scientifico della Rete dei Comuni Sostenibili in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS). Ciò consentirà annualmente di misurare le performance dei singoli comuni sulle politiche di sostenibilità in modo oggettivo, autorevole e scientifico al fine di elaborare una pianificazione strategica utile al miglioramento degli stessi indicatori.
Sito web:
www.comunisostenibili.eu  

 

 

La Fondazione Appennino è costituita, senza scopo di lucro, con l’intento di valorizzare, promuovere, conservare, gestire e fruire di luoghi e beni del paesaggio, della cultura e delle culture, delle tradizioni e della storia, della enogastronomia, del benessere e della qualità della vita, sostenere politiche per la sicurezza del territorio.

Tra i suoi principali obiettivi ci sono la sostenibilità e la mitigazione del rischio derivante dai cambiamenti climatici, la sperimentazione tecnologica finalizzata anche ad individuare nuovi modelli sociali, economici e di sviluppo in particolare delle aree appenniniche anche in relazione alla rigenerazione ecologica ed urbana delle città e dei paesi italiani.

La Fondazione si ispira ai principi dell’Unione Europea e in particolare la Convenzione Europea del Paesaggio al fine di soddisfare il desiderio delle popolazioni di vivere e godere di un contesto territoriale di qualità e di svolgere un ruolo attivo nella sua trasformazione come elemento chiave del benessere individuale e sociale, della felicità personale e collettiva.

La salvaguardia del paesaggio e la sua gestione comportano diritti, doveri e responsabilità per ciascun individuo nel piano rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione Italiana.

Sito web: www.appenninofondazione.it


"Food Innovability". Intesa tra Fondazione Appennino, Fondazione Quadrans e Foodchain spa

Obiettivo la transizione digitale ed ecologica nel settore agricolo.


 

Sperimentare e realizzare sistemi innovativi finalizzati alla valorizzazione della qualità della produzione animale e vegetale, valorizzando la trasparenza del processo di produzione, l’agricoltura di precisione per un uso consapevole delle risorse, per conferire qualità alla produzione, per sostenere il reddito delle aziende agricole, per combattere i cambiamenti climatici.

È questo il molteplice obiettivo dell’intesa firmata tra Fondazione Quadrans, Fondazione Appennino e Foodchain spa che hanno sottoscritto una partnership d’azione per progettualità condivisa portando in dote il proprio know-how e la propria visione.

Tre importanti organizzazioni impegnate nel contribuire alla sostenibilità del settore: la Fondazione Quadrans, con sede a Mendrisio, ha lo scopo di promuovere e supportare gli nuovi sviluppi e applicativi tecnologici; Fondazione Appennino, con sede in Basilicata, si occupa di sviluppo sostenibile ed aree interne attraverso progetti culturali, di innovazione, comunicazione e formazione; Foodchain spa, con sede a Lomazzo, Lombardia, è l’azienda leader nella progettazione e sviluppo di soluzioni IT personalizzate basate sulla tecnologia Blockchain e una delle prime al mondo ad aver applicato la Blockchain all’agroalimentare per la tracciabilità e rintracciabilità.

“Si tratta da un lato – affermano Piero Lacorazza, direttore di Fondazione Appennino e Marco Vitale, Presidente della Fondazione Quadrans e CEO di Foodchain Spa – di una sfida per affiancare il produttore nell’offrire maggiori sicurezze al consumatore e aiutarlo a realizzare un prodotto in linea con le esigenze dei mercati e, dall’altro, a garantire il prodotto stesso e, di conseguenza, lo stesso brand. Il territorio prevalentemente rurale in cui operano le aziende agricole non potrà che essere anch’esso valorizzato da questa progettualità condivisa”.

L’intesa costituisce un unicum sul piano nazionale poiché avvia un percorso sulle aree interne del Paese interpretando al meglio gli obiettivi contenuti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e nel PNRR Next Generation EU, che inevitabilmente incroceranno i programmi finanziati dai fondi strutturali 2021/2027.

“Questo accordo configura – continuano Lacorazza e Vitale – una importante opportunità per trovarsi pronti all’appuntamento con il futuro. L’intesa è già operativa – continuano – e da qualche settimana abbiamo iniziato il lavoro di disseminazione e confronto con numerose aziende agricole zootecniche. Con impegno e passione, ci impegniamo nel porre le basi per superare le tante difficoltà che le aziende agricole incontrano, sfruttando al meglio il potere del digitale e della tecnologia, che deve raggiungere anche quelle aziende che sono collocate in parti più marginali del territorio italiano, più distanti dai mercati e dalla grande distribuzione. Pensiamo ad un futuro nel quale il lavoro dovrà creare umanità, innovazione e sostenibilità”.

 

"Food Innovability" - L'editoriale di Piero Lacorazza su www.civiltaappennino.it

I partner


Fondazione Quadrans ha lo scopo di promuovere e supportare nuovi sviluppi e applicativi tecnologici in particolare la piattaforma Quadrans e la ricerca, lo sviluppo e l’istruzione di base per diffondere ovunque protocolli e strumenti decentralizzati che consentano agli sviluppatori di produrre applicazioni decentralizzate di nuova generazione (Dapps) e di costruire insieme a livello globale una rete internet più accessibile, gratuita e più affidabile; segnatamente, in primo luogo, la Dapp concernente la Tracciabilità e Rintracciabilità in ambito agroalimentare, inglobando all’interno della piattaforma tutti gli standard mondiali riguardanti il food.

Foodchain spa è una delle prime società al mondo ad aver applicato la tecnologia blockchain al mondo agroalimentare per la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti/processi, è leader italiana nella progettazione e sviluppo di soluzioni Dapp che utilizzino la tecnologia blockchain e ha l’obiettivo costante di sviluppare soluzioni sempre più agili, efficaci e all’avanguardia per migliorare il posizionamento e la reputazione digitale delle aziende.


Obiettivi dell’intesa

  1. Realizzare e portare in sperimentazione sistemi innovativi finalizzati alla valorizzazione della qualità della produzione animale e vegetale, valorizzando la trasparenza del processo di produzione.
  2. Valorizzare l’agricoltura di precisione per un uso consapevole delle risorse, per conferire qualità alla produzione, per sostenere il reddito delle aziende agricole, per combattere i cambiamenti climatici;
  3. Aiutare il produttore a garantire meglio il consumatore, a realizzare un prodotto in linea con le esigenze dei mercati e, dall’altro, a garantire il suo prodotto e, di conseguenza, il suo brand.
  4. Sostenere azioni per la valorizzazione del territorio e del paesaggio in cui operano le aziende agricole.
  5. Collaborare per percorsi di formazione su tecnologie emergenti


Incontri in APP...ENNINO

Online, in diretta streaming sui nostri canali social (www.facebook.com/CiviltaAppennino/) i nostri incontri di queste settimane sono possibili proprio grazie alle APP che comunemente usiamo, in questa nostra visione di CIVILTA’, ci stanno facendo vivere l’APPENNINO che vorremmo.

 

DATE E PROTAGONISTI

24/06/2020 – DOVE VA L’APPENNINO – Mario Tozzi
15/06/2020 – SCALARE L’APPENNINO – Domenico Pozzovivo
10/06/2020 – COMUNITA’ APPENNINO – Marco Bussone, Dominique Antonacci
04/06/2020 – LE MONTAGNE DIALOGANO – Filippo Barbera, Andrea Ferrazzi, P. Lacorazza, G. Lupo
03/06/2020 – SUONI DI APPENNINO – Leandro Pisano
27/05/2020 – RILANCIO IN APPENNINO – Carmelo Petraglia
20/05/2020 – RIABITARE L’APPENNINO – Antonio De Rossi
13/05/2020 – CICLABILI E CAMMINI IN APPENNINO – Paolo Pilieri
06/05/2020 – CIBOSOFIE D’APPENNINO – Federico Valicenti, Nicole Millo
29/04/2020 – MONACI E BRIGANTI IN APPENNINO – Raffaele Nigro, Nando Popu, Nicole Millo
22/04/2020 – PAOLO VOLPONI IN APPENNINO – Giuseppe Lupo, Nicole Millo
15/04/2020 – ENEA SULL’APPENNINO – Giuseppe Lupo, Nicole Millo

I NOSTRI OSPITI

I VIDEO

Conduce in studio
ENRICO FORNARO

NICOLE MILLO
Attrice

FEDERICO VALICENTI
Chef e cibosofo

CARMELO PETRAGLIA
Professore Economia | Università di Basiicata

DOMINIQUE ANTONACCI
TERRAROSS

RAFFAELE NIGRO
scrittore
Autore di CIVILTA’ APPENNINO

NANDO POPU
SUD SOUND SYSTEM

PAOLO PILIERI
Docente Urbanistica Politecnico di Milano

LEANDRO PISANO
Ricercatore indipendente, docente. Curatore e fondatore di Liminaria, progetto di rivalorizzazione delle aree rurali attraverso le arti sonore in Sud Italia

DOMENICO POZZOVIVO
Ciclista professionista

GIUSEPPE LUPO
scrittore
Autore di CIVILTA’ APPENNINO

PIERO LACORAZZA
Direttore FONDAZIONE APPENNINO

ANTONIO DE ROSSI
Professore di progettazione architettonica | Politecnico di Torino
Curatore “RIABITARE L’ITALIA” – Donzelli Editore

MARCO BUSSONE
Presidente Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani

MARIO TOZZI
Geologo, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo


Il ministro Provenzano presenta "Civiltà Appennino"

E' il programma per il prossimo 21 febbraio, nel museo provinciale di Potenza, la prima presentazione ufficiale di "Civiltà Appennino", il volume di Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, curato dalla Fondazione Appennino per Donzelli Editore.
Un libro che i due scrittori hanno concepito come un manifesto per riabitare le aree interne e che si articola lungo tutta la dorsale e descrive "L'Italia verticale tra identità e rappresentazioni".

La presentazione avrà inizio alle ore 15.30 con i saluti del Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, e gli interventi dei due autori Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, insieme all'editore Carmine Donzelli, che ieri ha lanciato l'iniziativa dai suoi canali social.

Aprirà il direttore della Fondazione Appennino Piero Lacorazza mentre le conclusioni saranno affidate al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale GIuseppe Provenzano.


Geografie sostenibili

di Piero Lacorazza
-----------------------------------

Il 21 e il 24 febbraio la Fondazione Appennino promuove due giornate che riassumono la traiettoria principale per promuovere spazi culturali, partecipare e condizionare il dibattito pubblico, ridare senso e respiro alla politica, orientare le scelte di programmazione per i prossimi anni.

Il 21 febbraio, a Potenza, presentiamo la saggina "Civiltà Appennino. L’Italia verticale tra identità e rappresentazioni” (Donzelli, 2020) scritta da Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo. È il tentativo di raccontare con un diverso linguaggio la necessità di dare voce e politiche alle “periferie” e al Mezzogiorno, di riequilibrare il rapporto tra aree interne e città rigenerate.

In mattinata, dalle ore 11, saremo in una scuola: l'Istituto Da Vinci-Nitti di Potenza; nel pomeriggio, alle ore 15.30, presso il Museo Provinciale in via Ciccotti, ne discuteremo con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano che qualche giorno fa ha presentato, a Gioia Tauro, il “Piano per lo sviluppo e la coesione 2030”. Un piano di investimenti per 123 miliardi di euro per prossimi dieci anni – 21 miliardi per il triennio 2020/2022 – e di procedure tese ad evitare, nei limiti del possibile, ritardi che peserebbero come un macigno sulla quantità e sulla qualità della spesa. È una programmazione valutabile nel tempo poiché definisce degli indicatori; quindi una valutazione non solo “prima” e “dopo” ma soprattutto “durante” e consente di far atterrare in maniera giusta le risorse previste dal Piano.

A queste “geografie” di comunità appenniniche e periferiche, urbane e rurali, uniamo l’aggettivo “sostenibili”.

La Fondazione Appennino è inoltre parte di ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), la più grande rete di enti, istituzioni ed associazioni che opera in Italia per attuare Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

In questa veste, infatti, il 24 febbraio, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata e la Camera di Commercio di Basilicata, abbiamo promosso a Potenza due eventi a cui parteciperà il portavoce ASviS prof. Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Sui temi e gli obiettivi (o anche goals) di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile alle 11.30 (presso il Comincenter-Macchia Romana) ci sarà il confronto con i rappresentanti dell’Ateneo lucano e alla 15.30 (presso la sede della Camera di Commercio, corso XVIII agosto) con il mondo delle imprese, del lavoro e dell’associazionismo che ha aderito, a livello nazionale, ad ASviS.

In realtà alle “geografie sostenibili” potremmo aggiungere anche “ed innovative”. Ma non anticipiamo nulla; un passo alla volta.

Per il momento accontentiamoci di un’ascissa dello spazio e un’ordinata del tempo, proviamo a definire una prima traiettoria che deve rispondere a questa domanda: le aree interne possono essere una leva per un riequilibrio sociale, economico ed ambientale nel nostro Paese?

I dati impietosi del declino demografico, delle crescenti diseguaglianze e dei cambiamenti climatici obbligano visioni e politiche audaci.

Prima di ogni conclusione rileggo ciò che ho scritto e ripenso agli ingredienti dell’impresa sociale con la quale Fondazione Appennino apre i battenti: scuola, università, museo, lavoro, imprese, innovazione, rigenerazione urbana, periferie, aree interne, lotta ai cambiamenti climatici, sostenibilità… E se aggiungiamo istituzioni pubbliche e private che hanno sostenuto la saggina “Civiltà Appennino" (BCC Basilicata, Ente Parco del Pollino, Comune Montemurro, G.A.L Lucania Interiore spa) ricaviamo la forza di parole che se messe a sistema definiscono i contorni di un progetto possibile per un futuro migliore.

E infine.

Da Sud osservare che il Presidente dell’Emilia Romagna ha assegnato deleghe assessorili per “la montagna e le aree interne” aiuta a sperare che oltre ad una “questione meridionale” si presenta oggi un osso, per dirla con Manlio Rossi Doria, che unisce in verticale il nostro Paese. È necessario ripensare modelli, processi e nuovi equilibri tra mercato e diritti altrimenti l’osso in Italia sarà sempre più grande e a spolparci ci avranno pensato gli altri!


24 febbraio. Fondazione Appennino con Asvis e Unibas per Agenda 2030

Due nuovi appuntamenti della Fondazione Appennino per la giornata di domani, lunedi 24 febbraio 2020, in programma a Potenza.  A seguito dell'adesione tra i partner di Asvis, inizia dunque domani il percorso che vede impegnata la Fondazione a dare il proprio contributo per il raggiugimento degli obiettivi dell'Agenda 2030. Ospite della giornatam in collaborazione con Universitaà della Basilicata e Camera di Commercio di Basilicata, sarà il portavoce Asvis, professor Enrico Giovannini.

Ore 11,30 - UNIBAS Comincenter Macchia Romana.
In collaborazione con l’Università di Basilicata: “Unibas e Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”.
Ne discutono
AURELIA SOLE Rettrice Università della Basilicata
ENRICO GIOVANNINI Portavoce ASviS
Interventi
GIUSEPPE ROMANIELLO Direttore generale UNIBAS
PATRIZIA FARABELLA Prorettore alla Didattica
PIERO LACORAZZA Direttore Fondazione Appennino
SEVERINO ROMANO Docente di Economia Ambientale

Coordina
NICOLA CAVALLO Prorettore al Public Engagement

Ore 15,30 - Sala Economia sede Camera di Commercio Basilicata, Corso XVIII Agosto, 34.
Incontro dei referenti regionali delle organizzazioni aderenti alla rete ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile) sulla eventuale costituzione della rete regionale al fine di contribuire al conseguimento degli obiettivi prefissati in Agenda 2030 per lo “sviluppo sostenibile.

All’incontro, aperto dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Basilicata, Michele Somma, e della Rettrice dell’Università della Basilicata, Aurelia Sole, partecipano il direttore della Fondazione Appennino Piero Lacorazza, il responsabile delle relazioni con i Comuni, Regioni, Enti Territoriali di ASviS, Gianni Bottalico e conclude il portavoce ASviS prof. Enrico Giovannini.

 


Fondazione Appennino con Asvis. Verso la rete in Basilicata

Primo appuntamento tra delegazione dei soggetti lucani aderenti ad ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile promosso oggi a Potenza da Fondazione Appennino in collaborazione con Università degli Studi della Basilicata e Camera di Commercio della Basilicata.

All'incontro ha partecipato in videoconferenza, per tutta la sua durata, il portavoce nazionale ASvis e già Ministro per il Lavoro, Enrico Giovannini.

L'obiettivo era di avviare una prima interlocuzione tra soggetto locali per costituire la rete regionale ASviS in virtù del fatto, come ha sottolineato Piero Lacorazza, direttore della Fondazione Appennino che "Lo stesso Rapporto Asvis ritiene fondamentale la stretta collaborazione tra Asvis nazionale e reti regionali"

Spinta a collaboare anche nei saluti di Michele Somma (presidente Camera di Commercio di Basilicata) e Aurelia Sole (rettrice Università di Basilicata). "Necessario il coraggio in alcune scelte di sistema organizzativo e tecnologico - sostiene Somma - per raggiungere alcuni obiettivi che vanno nella direzione dei temi indicati nei 17 goal di Agenda2030". Aggiunge poi la rettrice Sole dell'università lucana "come Ateneo abbiamo strutturato il nostro Piano Strategico periferico sugli obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile".
Intervenuta anche la Confederazione Italiana Agricoltori di Basilicata "Per il mondo agricolo sarà fondamentale il rapporto tra Asvis e le reti regionali - ha sostenuto il presidente Donato Di Stefano - innanzitutto per dare sicurezza ai luoghi dove si hanno le produzioni. L'agricoltura 4.0 può essere leva formidabile per dare prospettiva alle aree interne innovando le imprese e colmare il divario rispetto ad altre realtà produttive. E la Basilicata con l'aiuto di Asvis può essere regione trainante e innovativa anche per gli obiettivi di #Agenda2030"

A tutti Enrico Giovannini ha garantito l'avvio di un percorso di collaborazione. "Numerose solo le azioni da poter metter in campo - ha dichiarato. Importante è la condivisione con gli attori locali per costruire strategie mirate a raggiungere gli obiettivi di #Agenda2030 nei territori. Nelle reti territoriali la collaborazione dovrà vedere necessariamente la valorizzare dei contributi che vengono dal basso, in particolare in agricoltura, dove Asvis è impegnata nella direzione della sostenibilità in ambito di produzioni. Bisogna quindi immaginare una strategia di sviluppo sostenibile di un area interna prendendo alcuni temi indicati nei goal e declinarli sui vari territori in modo diverso rispetto al passato."
"Il Festival italiano dello sviluppo sostenibile - ha concluso Giovannini lanciando l'appuntamento anche in #Basilicata - è occasione per i territori di trovare opportunità per i vari partner e implementare azioni di sviluppo locale".

Il Presidente Giovannini sarà in Basilicata l'8 giugno per partecipare ad una iniziativa della Fondazione Appennino e per dare vita alle rete ASviS Basilicata.