Premio Appennino 2024 - secondo appuntamento
Lunedì 23 dicembre a Montemurro il secondo appuntamento della terza edizione del PREMIO APPENNINO 2030FEST, ideato e realizzato da Fondazione Appennino Ets, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Un festival dedicato a tutti, comunità locali e pubblico nazionale, che rappresenta una sintesi del lavoro che quotidianamente, da oltre 5 anni, la Fondazione Appennino fa sperimentando nuovi modelli di sviluppo nelle aree marginali, realizzando progetti e abitando la contemporaneità, coi suoi problemi e le sue opportunità.
Dopo il primo appuntamento del 5 ottobre che ha visto protagoniste le donne con il conferimento da parte di Fondazione Appennino della scultura in graffito a Marisa Laurito e Luisa Corazza, il 23 dicembre sarà la volta di due personaggi che si spendono e lavorano proprio sul tema delle aree interne: Diego Bianchi, aka Zoro, ideatore e conduttore del programma Gazebo sui RAI 3 ed oggi con Propaganda Live su la 7 e Vito Teti, già professore di Antropologia Culturale all’Università della Calabria, tra i massimi esperti di antropologia dell’alimentazione e del Mediterraneo.
Dalle ore 17.30, dopo i saluti del sindaco di Montemurro Senatro di Leo e delle rappresentanze istituzionali, si procede alla premiazione di Diego Bianchi e Vito Teti intervistato successivamente da Gianni Lacorazza, vicepresidente di Fondazione Appennino e Annalisa Romeo, direttrice.
Alle ore 19.00 come seguirà il concerto dei Renanera "Se questa è una donna"
Il giorno 24 dicembre alle ore 11.00 a piazza Giacinto Albini concerto di Auguri del complesso bandistico Città di Montemurro e aperitivo di comunità.
Premio Appennino a Diego Bianchi e Vito Teti
A Montemurro lunedì 23 dicembre 2024 la seconda sessione del Premio Appennino 2030Fest.
Come annunciato ad ottobre, nella prima giornata del Premio che ha visto assegnare il riconoscimento a Luisa Corazza e Marisa Laurito, lunedì 23 dicembre alle ore 17.30, sarà la volta di Diego Bianchi e Vito Teti.
Diego Bianchi, ideatore e conduttore di programmi come Gazebo su Rai 3 e oggi Propaganda Live su La7, rappresenta una voce unica nel panorama televisivo italiano. La sua capacità di affrontare i temi più complessi con profondità e leggerezza lo rende un narratore straordinario della nostra realtà sociale, culturale e politica.
Vito Teti è un antropologo culturale di fama internazionale. Professore ordinario presso l'Università della Calabria, ha dedicato la sua carriera allo studio della storia e dell'antropologia dell'alimentazione, delle identità, della melanconia, dello spopolamento e della rigenerazione dei luoghi. Tra i suoi scritti più recenti c’è “La Restanza”, 25.000 copie vendute e Terra Inquieta. Per un'Antologia dell'erranza Meridionale Rubettino Editore.
La scelta di premiare nella stessa giornata Diego Bianchi e Vito Teti è nella virtuosa combinazione di ricerca, studio e comunicazione che determinano anche l’asse culturale e progettuale di Fondazione Appennino nel tentativo di dare centralità alle aree interne.
Dopo la consegna del riconoscimento Gianni Lacorazza e Annalisa Romeo intervisteranno i premiati, a seguire il concerto dei Renanera dal titolo “Se questa è una donna”, un progetto artistico che ha l’ambizione di contribuire a rilanciare il valore della diversità di genere e allo stesso tempo l’idea di una società paritaria che si fa carico del contrasto alle violenze sulle donne.