Terza Summer School SPICA a Montemurro e saggio-performance ad Aliano

Terzo ed ultimo week end della SUMMER SCHOOL del progetto “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” a Montemurro (PZ) dal 11 al 13 luglio con saggio performance finale ad Aliano.

La Summer School

Una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in 4 laboratori che prevedono masterclass musicali con artisti ospiti del progetto e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Ogni residenza artistica degli allievi, relativa ad ognuno dei laboratori, culminerà in un saggio-performance realizzato nei comuni che saranno di volta in volta tappa conclusiva dei cammini d’Appennino, a Grumento Nova, ad Aliano e ad Armento, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Armentando Bici&scarponi”.

La masterclass di Paolo Presta e Federica Greco

Questo week end vedrà protagonista, il 12 luglio, la masterclass di Paolo Presta e Federica Greco presso l’ex convento San Domenico di Montemurro alle ore 11.30.

Il saggio performance ad Aliano

Sempre il 12 luglio i protagonisti saranno invece gli allievi musicisti della residenza artistica laboratorio 3 che presso l'Anfiteatro dei Calanchi ad Aliano (MT) alle ore 19.00 realizzeranno un saggio-performance “Suoni in cammino tra arte e storia”

Il progetto

IL progetto “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” è sostenuto da REGIONE BASILICATA “Piani Integrati della Cultura (PIC) Anno 2023 art.14 LR n.11 del 5 giugno 2023” a valere sull’Azione 2 “Progetto di cofinanziamento con conferimento in esclusiva di patrimonio immobiliare e/o artistico funzionale alla realizzazione del programma candidato” con partnership dei comuni di Grumento Nova (capofila), Aliano, Montemurro, del Museo Archeologico Nazionale della Val D’Agri, dell’Istituto di Istruzione Superiore «G.Peano», dell’associazione “Il Tetracordo”, dell’associazione “Armentando Bici&scarponi” e della Fondazione Appennino con il ruolo di ente attuatore del progetto.


Federica Greco e Paolo Presta ad Aliano per SPICA

Il 12 luglio alle ore 21 presso l'Anfiteatro dei Calanchi di Aliano, terzo appuntamento del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino

Federica Greco e Paolo Presta propongono un repertorio tratto dai canti della tradizione orale calabrese, arrangiato in chiave contemporanea.

Concerto A 'sta frinesta

Il presente lavoro discografico è una finestra aperta sulla tradizione musicale calabrese, una selezione di canti raccolti da vari ricercatori in diverse aree della regione che Federica Greco e Paolo Presta hanno riarrangiato secondo una loro idea musicale. Sebbene infatti i due musicisti abbiano attinto da registrazioni sul campo, hanno apportato modifiche ed aggiunte sostanziali, sia sul piano ritmico ed armonico che su quello melodico. Varie infatti sono le allusioni al rock, al jazz, al rap e ad altri stili che fanno parte del background di Federica e Paolo, come d’altro canto l’improvvisazione, componente trasversale ai vari generi. La scelta di utilizzare la voce, l’organetto ed il tamburello non è casuale ma ha lo scopo di indagare sulle potenzialità di strumenti che ritroviamo nella tradizione ma che in questo caso assumono una valenza diversa: non più funzionali a pratiche socialmente accettate ma a ad un libero e personale sentire.

Il progetto

L’evento rientra nel progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata con partnership dei comuni di Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano e che si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, di Basilicata Circuito Musicale per l’organizzazione artistica e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.


Le Troiane di Euripide a Grumento Nova per Spica

Domenica 27 luglio alle ore 21.00 Le Troiane di Euripide, regia di Andrea Carraro, al Teatro Romano di Grumentum a Grumento Nova, uno evento del cartellone del progetto “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino”.

Con: Gaetano Fasarano, Amelia Imparato, Alessandro Musto, Giovanna Trotta, Cinzia Ugatti, Mattia Salvatore

Troiane: Gabriela Barbu, Valentina Barra, Godela Bittcher, Paola Ferrari, Marcella Magurno, Mariarosaria Milito

Armati: Matteo Amaturo, Mario Panaccione, Lillo Petronella, Antoine Zugmeyer

Disegno luci e audio: Virna Prescenzo

Costumi: Stefania Pisano, Paola Bignardi

Attrezzerie: Michele Paolillo

Sartoria: Gabriella Babusci

Aiuto regia: Angelo Ruocco

 


Inizia da San Paolo Albanese il progetto "Arbëresh Mediterraneo"

APPUNTAMENTO ANNULLATO PER LUTTO E RINVIATO A DATA DA DESTINARSI


 

Il 14 settembre in occasione dell'evento “Croce e Basilico” a San Paolo Albanese avrà inizio il progetto Arbëresh Mediterraneo.

Una giornata all’insegna di tradizione, spiritualità, comunità e musica, celebrando la cultura arbëreshe e la ricchezza dell’Appennino lucano. Qui l'intero programma:

  • Ore 10.30 – Piazza Skanderbeg
    Raduno e inizio dei festeggiamenti.
  • Ore 11.00 – Chiesa Madre
    Celebrazione della Divina Liturgia “Esaltazione Santa Croce”.

  • Ore 12.00
    Visita guidata alla Chiesa Madre, al Museo della Cultura Arbëreshe e al Centro Storico Shën Paljit.

  • Ore 15.00 – Giardino Botanico “Ka Knonjëzitë”
    Visita guidata alla scoperta della biodiversità locale.

  • Ore 16.00 
    Ka sheshi: Joku i picullit, il tradizionale gioco della lippa.

  • Ore 18.00 – Salone comunale
    Conversazione su cultura, tradizioni, paesaggio e futuro della comunità.

  • Ore 20.00 – Piazza Skanderbeg
    Cena di comunità con degustazione di prodotti agroalimentari tradizionali (PAT): Shtridhëlja me vasìlikua e Petulla.

  • Ore 21.00 – Piazza Skanderbeg
    🎶 Concerto dei Kàntara – “Mediterraineika"


DOVE VA L'APPENNINO - Mario Tozzi

“Dove va l’Appennino, tra fragilità e opportunità”, mercoledì 24 giugno ore 15.30 in diretta su #CiviltàAppennino con Mario Tozzi

? Ancora un ospite di pregio nel prossimo appuntamento “incontri in App…ennino”: Mario Tozzi, importante divulgatore scientifico, ci racconterà dell’Appennino visto “da dentro” e ci accompagnerà in un viaggio nelle fragilità della terra che diventa inevitabilmente forza per le comunità resilienti della dorsale.
Le fragilità della terra possono essere la spinta a migliorare e dare un futuro, una prospettiva, un’opportunità all’Appennino?
E allora dove andrà l’Appennino?
Un incontro davvero da non perdere tra scienza, innovazione e futuro.

Al via il progetto “SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino”

Primo week end con avvio della summer school e primo concerto

Prende il via venerdì 27 giugno la prima residenza artistica della summer school del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Un progetto che si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.

Il programma delle attività è ampio e articolato, si avvierà alla fine di giugno per essere distribuito lungo i mesi estivi fino agli inizi dell’autunno prossimo.  Sono infatti previsti 10 concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in 4 laboratori che prevedono masterclass musicali con artisti ospiti del progetto e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Ogni residenza artistica degli allievi, relativa ad ognuno dei laboratori, culminerà in un saggio-performance realizzato nei comuni che saranno di volta in volta tappa conclusiva dei cammini d’Appennino, a Grumento Nova, ad Aliano e ad Armento, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Armentando Bici&scarponi”.

Inoltre sarà importante ed attivo il ruolo delle scuole, con il particolare coinvolgimento e protagonismo dell’ISS «G.Peano» di Marsico Nuovo, che vedrà i ragazzi coinvolti nelle attività teatrali e nelle summer school.

Il progetto prende il nome di “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” e intende favorire la diffusione di espressioni dell’arte, correlate al patrimonio culturale del territorio e al patrimonio di cultura immateriale delle comunità coinvolte nei percorsi e mettere a disposizione le potenzialità dei diversi linguaggi teatrali, musicali, artistici e culturali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, ambientale, culturale e artistico; promuovere l’immagine dei territori e della loro identità storica e socio-culturale; recuperare e valorizzare le risorse e delle tradizioni culturali locali; stimolare il talento dei giovani studenti e artisti lucani, quali ambasciatori del territorio e dei luoghi; far acquisire competenze che favoriscano una valorizzazione piena e stabile dei territori, in grado di offrire anche nuove opportunità professionali.

“Si tratta di un impegno a raggiungere questi obiettivi – afferma Antonio Imperatrice, sindaco del Comune di Grumento Nova, capofila e responsabile del progetto – che coinvolge un partenariato attivo tra istituzioni pubbliche e private, impegnate a sperimentare e favorire processi di crescita per persone e luoghi attraverso la formazione, la ricerca, l’arte e la cultura”.

Il primo week end prevede l’avvio della prima residenza di giovani musicisti che hanno aderito ad una call del progetto e che saranno destinatari delle attività di formazione a Montemurro, coordinate dalla Fondazione Appennino, con la masterclass di Walter Santoro, storico-archeologo, autore e musicista, e Giuliano Gabriele presso l’ex convento San Domenico il 28 giugno alle ore 11.30. Walter Santoro con i Vorìa saranno poi protagonisti del concerto serale a Montemurro, alle ore 19 in Piazza Garibaldi, che aprirà il cartellone dei concerti.

La mattina seguente, domenica 29, la location si sposta ad Armento, protagonista di uno dei cammini realizzati in collaborazione con l’associazione “Armentando Bici&scarponi”. Alle 12, in Via Cavour, presso la chiesa di Sant’Antonio di Padova, si terrà il saggio performance degli allievi della summer school ospiti a Montemurro e si concluderà il primo dei cammini d’Appennino previsti dal progetto.

Dopo questo primo week end a Montemurro ed Armento, i prossimi appuntamenti coinvolgeranno direttamente anche i territori di Grumento Nova e Aliano.

 


La vertigine dell'Italia in verticale

di Piero Lacorazza*

«Via dalle città, nei vecchi borghi c'è il futuro», titola il quotidiano La Repubblica, il 21 aprile. Un' intervista a Stefano Boeri che ha aperto un dibattito interessante nel Paese, o meglio, ha fatto emergere in superficie tanti fiumi carsici il cui corso già da tempo scorreva in questa direzione. Invertire lo sguardo per 'Riabitare l'Italia', come ci dice l'editore Carmine Donzelli, è una netta scelta di campo.

Termini come ‘paesologia’ o ‘restanza’ appartengono ormai ad un lessico che ha dato respiro letterario ad una strategia di programmazione avviata ai tempi del governo Monti dal Ministro Fabrizio Barca e oggi rilanciata e rinnovata dal Ministro Provenzano. Civiltà Appennino è una iniziativa che cammina lungo queste strade, attraverso l'Italia interna e interiore, una vertigine che "non è paura di cadere ma voglia di volare".

Si potrebbe dire, quindi: nulla di nuovo c'è sotto il sole. Così come potremmo banalmente affermare che non ci sarà una vendita di massa delle case in città per spostarsi a vivere e lavorare nei borghi d'Italia.

Ma se nulla di nuovo dice questa intervista e nessun cambiamento radicale e repentino è alle porte, perché questa intervista ha suscitato tanto interesse anche nei social? Si può tranquillamente affermare che il combinato disposto tra un giornale come La Repubblica e un archistar come Boeri determini un impatto di primo piano. Ma a noi non deve interessare tanto questa locomotiva mediatica quanto i vagoni che possiamo agganciare.

Qual è il punto? L'emergenza Covid -19 lascia una scia di fumo, come quella dei treni di un tempo andato, che anche chi é più distante da questa impostazione non può non vedere.

Evitiamo di dare Eco - Umberto - a «apocalittici e integrati»; ogni qual volta accade una tragedia si annunciano rivoluzioni e cambiamenti che dopo poco si sciolgono come neve al sole.

Penso, quindi, che ci sarà futuro nei borghi se nuova e diversa sarà l'idea di futuro e di Paese.

Serve un progetto accompagnato da un coerente disegno istituzionale e amministrativo.

È arrivato il momento di interrogarsi se una programmazione speciale, cosi come è avvenuto con la Strategia Nazionale delle Aree Interne, può vivere all’interno di una legislazione ordinaria senza nessuna specialità territoriale.

È giusto determinare gli organici scolastici con gli stessi parametri per una città e un’area rurale?

Analogo discorso vale per la salute. Ad esempio l'emergenza urgenza e il tempo per arrivare in un pronto soccorso. Oppure riflettere su come sia possibile che in questi territori, in cui la presenza di anziani è maggiore, i posti di lungodegenza sono definiti sulla base di parametri nazionali uguali per tutti? Non parliamo di dotazione infrastrutturale o di mobilità per la quale si “pretende” di riempire i mezzi trasporto con le stesse percentuali di aree con diversa densità di popolazione.

E poi è necessario conoscere questi luoghi per evitare di innestare dinamiche di sviluppo estranee a questi posti.

Non ha senso una contrapposizione tra città e borghi o "adozioni subalterne o elitarie" delle prime verso i secondi. Noi stiamo parlando di Civiltà Appennino, appunto di “Civiltà” non solo come tracciato identitario e storico ma anche come percorso di comunità dentro la modernità e attraversato da diritti. Cosa può diventare l’agricoltura in queste aree nell’era digitale in cui i consumatori ricercano garanzia, qualità e sicurezza alimentare? La fiscalità o l’energia sono le vie differenziali su cui si investire per raggiungere gli obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile?

Bisogna ragionare forse intorno a politiche tese a ridurre le diseguaglianze economiche e territoriali, le ingiustizie sociali e spaziali. Scelte che appunto mettano la locomotiva mediatica dell'intervista di Boeri sull'Italia post Covid 19 sul binario della rigenerazione e della resilienza.

Sembrano scelte obbligate. Dipenderà dalla classe dirigente. Ma anche da quanto la cultura della sostenibilità sarà linfa della società.

In questo senso l'Italia ha un futuro, direi migliore, nei suoi borghi.

 

(*direttore Civiltà Appennino)

 


Incontri in APP...ENNINO

Online, in diretta streaming sui nostri canali social (www.facebook.com/CiviltaAppennino/) i nostri incontri di queste settimane sono possibili proprio grazie alle APP che comunemente usiamo, in questa nostra visione di CIVILTA’, ci stanno facendo vivere l’APPENNINO che vorremmo.

 

DATE E PROTAGONISTI

24/06/2020 – DOVE VA L’APPENNINO – Mario Tozzi
15/06/2020 – SCALARE L’APPENNINO – Domenico Pozzovivo
10/06/2020 – COMUNITA’ APPENNINO – Marco Bussone, Dominique Antonacci
04/06/2020 – LE MONTAGNE DIALOGANO – Filippo Barbera, Andrea Ferrazzi, P. Lacorazza, G. Lupo
03/06/2020 – SUONI DI APPENNINO – Leandro Pisano
27/05/2020 – RILANCIO IN APPENNINO – Carmelo Petraglia
20/05/2020 – RIABITARE L’APPENNINO – Antonio De Rossi
13/05/2020 – CICLABILI E CAMMINI IN APPENNINO – Paolo Pilieri
06/05/2020 – CIBOSOFIE D’APPENNINO – Federico Valicenti, Nicole Millo
29/04/2020 – MONACI E BRIGANTI IN APPENNINO – Raffaele Nigro, Nando Popu, Nicole Millo
22/04/2020 – PAOLO VOLPONI IN APPENNINO – Giuseppe Lupo, Nicole Millo
15/04/2020 – ENEA SULL’APPENNINO – Giuseppe Lupo, Nicole Millo

I NOSTRI OSPITI

I VIDEO

Conduce in studio
ENRICO FORNARO

NICOLE MILLO
Attrice

FEDERICO VALICENTI
Chef e cibosofo

CARMELO PETRAGLIA
Professore Economia | Università di Basiicata

DOMINIQUE ANTONACCI
TERRAROSS

RAFFAELE NIGRO
scrittore
Autore di CIVILTA’ APPENNINO

NANDO POPU
SUD SOUND SYSTEM

PAOLO PILIERI
Docente Urbanistica Politecnico di Milano

LEANDRO PISANO
Ricercatore indipendente, docente. Curatore e fondatore di Liminaria, progetto di rivalorizzazione delle aree rurali attraverso le arti sonore in Sud Italia

DOMENICO POZZOVIVO
Ciclista professionista

GIUSEPPE LUPO
scrittore
Autore di CIVILTA’ APPENNINO

PIERO LACORAZZA
Direttore FONDAZIONE APPENNINO

ANTONIO DE ROSSI
Professore di progettazione architettonica | Politecnico di Torino
Curatore “RIABITARE L’ITALIA” – Donzelli Editore

MARCO BUSSONE
Presidente Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani

MARIO TOZZI
Geologo, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo


Il ministro Provenzano presenta "Civiltà Appennino"

E' il programma per il prossimo 21 febbraio, nel museo provinciale di Potenza, la prima presentazione ufficiale di "Civiltà Appennino", il volume di Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, curato dalla Fondazione Appennino per Donzelli Editore.
Un libro che i due scrittori hanno concepito come un manifesto per riabitare le aree interne e che si articola lungo tutta la dorsale e descrive "L'Italia verticale tra identità e rappresentazioni".

La presentazione avrà inizio alle ore 15.30 con i saluti del Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, e gli interventi dei due autori Giuseppe Lupo e Raffaele Nigro, insieme all'editore Carmine Donzelli, che ieri ha lanciato l'iniziativa dai suoi canali social.

Aprirà il direttore della Fondazione Appennino Piero Lacorazza mentre le conclusioni saranno affidate al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale GIuseppe Provenzano.


Geografie sostenibili

di Piero Lacorazza
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Il 21 e il 24 febbraio la Fondazione Appennino promuove due giornate che riassumono la traiettoria principale per promuovere spazi culturali, partecipare e condizionare il dibattito pubblico, ridare senso e respiro alla politica, orientare le scelte di programmazione per i prossimi anni.

Il 21 febbraio, a Potenza, presentiamo la saggina "Civiltà Appennino. L’Italia verticale tra identità e rappresentazioni” (Donzelli, 2020) scritta da Raffaele Nigro e Giuseppe Lupo. È il tentativo di raccontare con un diverso linguaggio la necessità di dare voce e politiche alle “periferie” e al Mezzogiorno, di riequilibrare il rapporto tra aree interne e città rigenerate.

In mattinata, dalle ore 11, saremo in una scuola: l'Istituto Da Vinci-Nitti di Potenza; nel pomeriggio, alle ore 15.30, presso il Museo Provinciale in via Ciccotti, ne discuteremo con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Giuseppe Provenzano che qualche giorno fa ha presentato, a Gioia Tauro, il “Piano per lo sviluppo e la coesione 2030”. Un piano di investimenti per 123 miliardi di euro per prossimi dieci anni – 21 miliardi per il triennio 2020/2022 – e di procedure tese ad evitare, nei limiti del possibile, ritardi che peserebbero come un macigno sulla quantità e sulla qualità della spesa. È una programmazione valutabile nel tempo poiché definisce degli indicatori; quindi una valutazione non solo “prima” e “dopo” ma soprattutto “durante” e consente di far atterrare in maniera giusta le risorse previste dal Piano.

A queste “geografie” di comunità appenniniche e periferiche, urbane e rurali, uniamo l’aggettivo “sostenibili”.

La Fondazione Appennino è inoltre parte di ASviS (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), la più grande rete di enti, istituzioni ed associazioni che opera in Italia per attuare Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

In questa veste, infatti, il 24 febbraio, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata e la Camera di Commercio di Basilicata, abbiamo promosso a Potenza due eventi a cui parteciperà il portavoce ASviS prof. Enrico Giovannini, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Sui temi e gli obiettivi (o anche goals) di Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile alle 11.30 (presso il Comincenter-Macchia Romana) ci sarà il confronto con i rappresentanti dell’Ateneo lucano e alla 15.30 (presso la sede della Camera di Commercio, corso XVIII agosto) con il mondo delle imprese, del lavoro e dell’associazionismo che ha aderito, a livello nazionale, ad ASviS.

In realtà alle “geografie sostenibili” potremmo aggiungere anche “ed innovative”. Ma non anticipiamo nulla; un passo alla volta.

Per il momento accontentiamoci di un’ascissa dello spazio e un’ordinata del tempo, proviamo a definire una prima traiettoria che deve rispondere a questa domanda: le aree interne possono essere una leva per un riequilibrio sociale, economico ed ambientale nel nostro Paese?

I dati impietosi del declino demografico, delle crescenti diseguaglianze e dei cambiamenti climatici obbligano visioni e politiche audaci.

Prima di ogni conclusione rileggo ciò che ho scritto e ripenso agli ingredienti dell’impresa sociale con la quale Fondazione Appennino apre i battenti: scuola, università, museo, lavoro, imprese, innovazione, rigenerazione urbana, periferie, aree interne, lotta ai cambiamenti climatici, sostenibilità… E se aggiungiamo istituzioni pubbliche e private che hanno sostenuto la saggina “Civiltà Appennino" (BCC Basilicata, Ente Parco del Pollino, Comune Montemurro, G.A.L Lucania Interiore spa) ricaviamo la forza di parole che se messe a sistema definiscono i contorni di un progetto possibile per un futuro migliore.

E infine.

Da Sud osservare che il Presidente dell’Emilia Romagna ha assegnato deleghe assessorili per “la montagna e le aree interne” aiuta a sperare che oltre ad una “questione meridionale” si presenta oggi un osso, per dirla con Manlio Rossi Doria, che unisce in verticale il nostro Paese. È necessario ripensare modelli, processi e nuovi equilibri tra mercato e diritti altrimenti l’osso in Italia sarà sempre più grande e a spolparci ci avranno pensato gli altri!