Ciclo di seminari “Luoghi non comuni del futuro”
Il GAL Lucania Interiore e la Fondazione Appennino, dal 7 febbraio al 21 marzo 2025, promuovono il ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", un'iniziativa che si articola in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità. Gli incontri si svolgeranno in diversi comuni lucani che fanno parte del GAL Lucania Interiore e vedranno la partecipazione di esperti nei settori dell'enogastronomia, del turismo sostenibile, dell'innovazione e dell'economia sociale.
Il programma prevede i seguenti appuntamenti:
- 7 febbraio 2025 - Sant’Arcangelo: "Mangia e Bevi o Food and Wine?" - Strategie e buone pratiche per lo sviluppo dell’enogastronomia. Relatore: Mauro Carbone, destination manager.
- 20 febbraio 2025 - Tramutola: "Quando AI sta per Aree Interne" - Innovazione e sostenibilità nelle aree interne. Relatori: Giulia Eremita, esperta di innovazione e turismo sostenibile, e Vincenzo Santalucia, CEO Whitesock.
- 28 febbraio 2025 - Tricarico: "Tendenze in controtendenza" - Accoglienza di comunità e nuove prospettive di mercato turistico. Relatore: Roberta Milano, docente ed esperta di marketing turistico, già direttrice marketing ENIT.
- 5 marzo 2025 - Cirigliano: "Piccoli Comuni… vanno a scuola" - L’esperienza della Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO) di Castiglione Messer Marino. Relatori: Rossano Pazzagli, docente dell’Università del Molise e direttore SPICCO, e Nicholas Tomeo, ricercatore e cofondatore SPICCO.
- 21 marzo 2025 - San Martino d’Agri: "Cooperative di comunità" - Impresa e lavoro nelle piccole realtà: prospettive e buone pratiche. Relatori: Filomena Pugliese, Segretaria Generale ConfCooperative Basilicata, e Paolo Scaramuccia, Legacoop.
L'iniziativa si pone come scopo quello di stimolare il dibattito e offrire strumenti pratici per promuovere uno sviluppo sostenibile e innovativo nei territori interni, mettendo in primo piano il valore delle comunità locali.
Ad avviare il ciclo, il seminario in programma il prossimo venerdì 7 febbraio a Sant’Arcangelo, presso il centro polifunzionale di San Brancato. Un primo appuntamento, attraverso un approfondimento di strategie e buone pratiche, le potenzialità di sviluppo dell’enogastronomia locale, partendo innanzitutto dall’interrogarsi sui tanti luoghi comuni che spesso frenano una possibile e concreta creazione di opportunità. “È sufficiente essere «accoglienti» per poter ricevere turisti? – ci chiediamo - Le nostre comunità, intrise di cultura della «cortesia», sono già pronte a fornire servizi concreti al visitatore? O spesso, invece, sono i luoghi comuni a far alzare l’aspettativa sulla possibilità di risollevare l’economia delle aree interne affidandosi a prodotti di qualità e della tradizione? Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero un elemento centrale dell’economia del territorio”.
Proviamo ad approfondire questi temi con chi ha già esperienza in altre parti d’Italia, dove l’enogastronomia è diventata davvero, un elemento centrale dell’economia del territorio. È il caso infatti di Mauro Carbone, primo ospite del progetto che sarà il relatore del seminario.
Mauro Carbone, ha studiato economia e marketing all’Università di Torino. Dal 1996 al 1998 ha diretto una agenzia di stampa locale specializzata in turismo e sviluppo della destinazione. Dal 1998 entra all’Ente Turismo di Alba Bra Langhe e Roero, di cui diventa Direttore. Concorre anche a allargarne i confini, con la creazione dell’ATL Langhe Monferrato Roero. L’attività della DMO è dedicata principalmente al management di destinazione con una forte attenzione all’innovazione e al posizionamento internazionale della regione. Dal 2000 dirige il Centro Nazionale Studi Tartufo. Coordina e sviluppa le azioni di valorizzazione e narrazione del tartufo, realizzando modelli di intermediazione tra la specificità del prodotto e il potenziale pubblico internazionale. Da giugno 2022 diventa free lance e si occupa di destination management e di sviluppo turistico territoriale. Collabora con Toscana Promozione al coordinamento del progetto Vetrina Toscana, focalizzato sul turismo enogastronomico.
All’intervento di Mauro Carbone si affiancheranno i saluti del Sindaco di Sant’Arcangelo, Salvatore La Grotta, il presidente del GAL Lucania Interiore, Luigi De Lorenzo, e il direttore Ennio Di Lorenzo. Introduce la direttrice di Fondazione Appennino Annalisa Romeo e modera il vicepresidente Gianni Lacorazza.
Chiude il progetto A.M.A. Appennino Mediterraneo Arbëresh
29 e 30 dicembre a San Costantino Albanese e San Paolo Albanese
Chiusura dell’anno 2024 che vede ancora protagonista la cultura arbёreshe e in particolare i due comuni del Pollino, San Paolo Albanese e San Costantino Albanese.
Il loro Natale arbëresh è infatti unito da un progetto comune dal titolo “A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh”, del quale è capofila il comune di San Paolo Albanese e vede tra i partner anche il comune di Ginestra, oltre alla collaborazione della Fondazione Appennino per la realizzazione delle attività.
Il 29 e 30 dicembre sono proprio le ultime due date che segnano la conclusione dell’edizione 2024 del progetto, giunto alla sua seconda annualità, con due appuntamenti in musica.
Nel rispetto di una tradizione locale legata alla storia e alla cultura della zampogna e della musica tradizione della quale questo strumento è protagonista, a San Costantino Albanese sarà lo storico gruppo del “Totarella” a salutare il vecchio anno, con un concerto itinerante che partirà da Piazza Unità d’Italia dalle ore 17.00 e sarà in giro per le strade del centro storico.
Il concerto sarà preceduto dall’esibizione, nella mattinata del 29 dicembre, del polistrumentista Sergio Santalucia, con “Suoni e storie d’Appennini”, sempre in Piazza Unità d’Italia, dalle 10.30. Sempre in collaborazione con Fondazione Appennino.
Il giorno successivo sarà la volta di San Paolo Albanese, che da capofila del progetto, chiude il 30 dicembre con uno spettacolo dedicata alla storia e alla tradizione musicale del Natale meridionale e mediterraneo, nel solco della narrazione e degli obiettivi del progetto. Alle ore 18, infatti, il salone del centro Civico Comunale, nello stabile del Museo della Cultura Arbёreshe, ospiterà lo spettacolo dal vivo di Valerio Ricciardelli e dei Tammurriarè, dal titolo “La cantata dei pastori”.
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh è finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità. Le attività sono realizzate in collaborazione con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica. Il programma si concluderà a fine dicembre, portando eventi sia nei tre comuni arbëresh che nelle scuole di altre realtà territoriali, spaziando dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell’identità culturale delle comunità.
Premio Appennino a Diego Bianchi e Vito Teti
A Montemurro lunedì 23 dicembre 2024 la seconda sessione del Premio Appennino 2030Fest.
Come annunciato ad ottobre, nella prima giornata del Premio che ha visto assegnare il riconoscimento a Luisa Corazza e Marisa Laurito, lunedì 23 dicembre alle ore 17.30, sarà la volta di Diego Bianchi e Vito Teti.
Diego Bianchi, ideatore e conduttore di programmi come Gazebo su Rai 3 e oggi Propaganda Live su La7, rappresenta una voce unica nel panorama televisivo italiano. La sua capacità di affrontare i temi più complessi con profondità e leggerezza lo rende un narratore straordinario della nostra realtà sociale, culturale e politica.
Vito Teti è un antropologo culturale di fama internazionale. Professore ordinario presso l'Università della Calabria, ha dedicato la sua carriera allo studio della storia e dell'antropologia dell'alimentazione, delle identità, della melanconia, dello spopolamento e della rigenerazione dei luoghi. Tra i suoi scritti più recenti c’è “La Restanza”, 25.000 copie vendute e Terra Inquieta. Per un'Antologia dell'erranza Meridionale Rubettino Editore.
La scelta di premiare nella stessa giornata Diego Bianchi e Vito Teti è nella virtuosa combinazione di ricerca, studio e comunicazione che determinano anche l’asse culturale e progettuale di Fondazione Appennino nel tentativo di dare centralità alle aree interne.
Dopo la consegna del riconoscimento Gianni Lacorazza e Annalisa Romeo intervisteranno i premiati, a seguire il concerto dei Renanera dal titolo “Se questa è una donna”, un progetto artistico che ha l’ambizione di contribuire a rilanciare il valore della diversità di genere e allo stesso tempo l’idea di una società paritaria che si fa carico del contrasto alle violenze sulle donne.
Il progetto A.M.A. Appennino Mediterraneo Arbëresh torna… a scuola
16 e 17 dicembre, a Rionero in Vulture e Potenza
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh ritorna “a scuola” e chiude il suo ciclo di appuntamenti con studenti e studentesse lucane.
Sono infatti in programma, per lunedì 16 e martedì 17 dicembre, due nuovi appuntamenti a Rionero in Vulture e Potenza, che completano anche la distribuzione territoriale di incontri con le scuole che i comuni di San Paolo Albanese, capofila del progetto, San Costantino Albanese e Ginestra, in collaborazione con Fondazione Appennino, hanno cominciato lo scorso 19 novembre a Senise.
Il campus dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Fortunato” sarà così teatro dello stesso format già sperimentato a Senise, dal titolo “Storie Mediterranee. Popoli in cammino tra cinema e realtà” e vedrà la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone e un dibattito con testimonianze di migranti oggi integrati nelle comunità locali. Il programma della mattinata, con inizio alle 10.00, prevede i saluti della dirigente scolastica Antonella Ruggeri, del sindaco di san Paolo Albanese, Antonio Mosè Triano, della sindaca di Ginestra, Fiorella Pompa e di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino.
Dopo la proiezione del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, seguirà un incontro, realizzato in collaborazione con Arci Basilicata, con la testimonianza di Demba Sissoko e Danielle Konan, oggi diventati operatori dell’Arci di Rionero, e di Benjamin Diatta, imprenditore. Il dibattito con gli studenti sarà moderato dalla professoressa dell’I.I.S. “Fortunato”, Antonella Gamma.
Un’occasione per riflettere sulle migrazioni e sulle integrazioni culturali tra popoli delle quali tanto il Mediterraneo quanto l’Appennino sono stati teatro, mezzo secolo fa come oggi.
La cultura arbёreshe si sposta il giorno dopo a Potenza per raccontarsi e farsi conoscere dalle scuole del capoluogo, con un incontro al Museo provinciale che vede coinvolti, insieme ai comuni ed ai protagonisti del progetto, il liceo statale “W.Gropius”, l’Istituto di Istruzione Superiore “L.Da Vinci – Nitti” e l’I.P.S.I.A. “G.Giorgi”, di Potenza.
Il programma, con avvio alle 10.00, prevede i saluti iniziali di Christian Giordano, presidente della Provincia di Potenza, che ha patrocinato l’evento, e il saluto dei sindaci protagonisti Mosè Antonio Troiano di San Paolo Albanese, Renato Iannibelli di San Costantino Albanese e Fiorella Pompa di Ginestra, di Annalisa Romeo, direttrice di Fondazione Appennino, che modererà l’incontro e coinvolgerà anche i dirigenti scolastici Prospero Armentano del “Gropius” e Alessandra Napoli del “Da Vinci-Nitti”, e Vincenzo D’Andrea, vice preside del “Giorgi”.
A far conoscere la cultura e l’identità arbёreshe dei tre piccoli comuni lucani a studenti e studentesse del capoluogo saranno proprio le comunità locali. Previsti infatti gli interventi «San Paolo Albanese. Tradizioni e musica» a cura del Museo della Cultura Arbёreshe e di Vincenzo Di Sanzo, «La Kreshmza Arbëreshe di San Costantino Albanese» a cura di Giovanni Lufrano e dell’Amministrazione comunale, e «Ginestra tra passato e futuro» a cura dell’Amministrazione comunale.
Spazio anche alla lingua con Patrizia del Puente del Centro Internazionale di Dialettologia, con una relazione dal titolo «L’Arbёresh, un patrimonio linguistico e letterario da tutelare».
La conclusione della mattinata sarà in musica, con gli studenti del liceo musicale “Gropius”, guidati dal docente Enzo Izzi, che hanno preparato una performance dedicata alla tradizione musicale arbёreshe lucana.
Il progetto A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh è finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità. Le attività sono realizzate in collaborazione con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica. Il programma si concluderà a fine dicembre, portando eventi sia nei tre comuni arbëresh che nelle scuole di altre realtà territoriali, spaziando dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell’identità culturale delle comunità.
“Un graffio che A.M.A.” a San Costantino Albanese - Inaugurazione delle opere di street art
Il 24 novembre inaugurazione delle opere di street art dedicate alla cultura arbёreshe
Street art per la rigenerazione del borgo e per valorizzare le origini e l’identità del luogo. È questo l’obiettivo principale del progetto “Un graffio che A.M.A.” realizzato a San Costantino Albanese dal Comune e in collaborazione con Fondazione Appennino. Un progetto, finanziato dal Gal Cittadella del Sapere, che si inquadra in un percorso più ampio di progettualità che il comune del Pollino ha avviato già da qualche anno. “A.M.A.”, infatti, sta per “Appennino Mediterraneo Arbёresh”, e fa il paio con un altro progetto che coinvolge anche i comuni di San Paolo Albanese, che ne è capofila, e Ginestra, in attività di valorizzazione del patrimonio immateriale locale, con il sostegno della Regione Basilicata.
Dunque al centro delle azioni è proprio l’identità e le origini arbёreshe che San Costantino Albanese tutela e promuove, in particolare con questo progetto che ha messo al centro la realizzazione di opere di street art ispirate alla cultura e tradizioni locali per rendere il centro abitato più accogliente e rafforzarne la caratterizzazione. Opere che saranno inaugurate domenica 24 novembre, con un evento a conclusione delle attività. Si tratta di due murales di grandi dimensioni, realizzati dall’artista messinese Andrea Sposari e cinque graffiti polistrato realizzati in collaborazione con la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, che ha impegnato l’artista Anna Faraone e coinvolto alcuni cittadini di San Costantino Albanese. Tutte opere ispirate alla storia e tradizione arbёreshe della comunità locale.
Gli appuntamenti penderanno il via alle ore 18, in piazza Unità d’Italia, con l’inaugurazione dei cinque graffiti installati nella piazza centrale e proseguiranno poi su Via Chicca, dove ha sede la Casa Parco e l’edificio scolastico sui quali sono stati realizzati i murales.
Alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Franco Cupparo, del presidente del Gal Cittadella del Sapere, Franco Muscolino, dei sindaci di San Costantino Albanese e Montemurro, Renato Iannibelli e Senatro Di Leo, di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino e di Zoti Giampiero Vaccaro, alle 18.30 a Casa Parco si parlerà proprio del tema “Identità e rigenerazione dei paesi”, in un incontro moderato dall’assessore comunale di San Costantino Albanese, Giovanni Lufrano.
La giornata inaugurale sarà conclusa poi dal concerto “Serenata lucana”, eseguito dall’Ensemble Meridies composta da Massimo Rosa, violino, Carmine Viggiano, violino, Simone Spadino, viola, Giovanna D’Amato, violoncello, Antonio Tiri, contrabbasso, Luca Marino, oboe e ciaramella, Mariano Grosso, arpa viggianese, Enzo Izzi, organetto, Luciano Brancati, percussioni etniche, Nicole Millo, voce recitante. Trascrizioni e arrangiamenti a cura di Enzo Izzi e Angela Freno.
La serata sarà conclusa con una degustazione di prodotti locali.
“Il progetto Un Graffio che A.M.A. – spiega il sindaco di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli – si basa su due principali obiettivi. All’interno di una costante idea di valorizzazione e promozione della cultura arbёreshe della nostra comunità, il primo obiettivo è il cammino comune con le istituzioni locali e regionali e con le altre comunità arbёreshe che con cui costruire azioni tese a rafforzare l’identità peculiare dei nostri luoghi e farla conoscere; il secondo obiettivo, di questo progetto in particolare, è realizzare azioni orientate a lasciare il segno nel tempo e dunque rendere il nostro paese fortemente caratterizzato, anche nella sua immagine, da questa storia e dal suo racconto”.
LE OPERE








GLI ARTISTI
ANDREA SPOSARI

ANNA FARAONE

LA SCUOLA DEL GRAFFITO POLISTRATO DI MONTEMURRO

A.M.A. - APPENNINO MEDITERRANEO ARBERESH alla sua seconda edizione
A.M.A. è l’acronimo di “Appennino Mediterraneo Arbëresh”, un progetto finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, che giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità.
Il progetto è realizzato in collaborazione diretta con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica.
Nasce da queste premesse, dunque, il cartellone di iniziative che in questi mesi d’autunno vede protagonisti tre comuni e la loro identità, con eventi non solo nei singoli paesi ma che guardano anche ad ampliare lo sguardo verso nuovi scenari sociali e territoriali; sia per condividere legami e collaborazioni, sia per promuovere e far conoscere le peculiarità delle comunità arbëreshe.
Un lungo e ricco programma che si articola lungo tutto l’autunno e giunge fino a Natale, e si intreccia con tante altre attività che nei paesi in queste settimane prendono vita.
Il tutto è legato alla collaborazione con Fondazione Appennino che, oltre al supporto ai comuni nella realizzazione dei progetti, affianca integra anche le attività culturali e di promozione territoriale che svolge in proprio, costruendo un legame di scambio e collaborazione che tende ad offrire valore aggiunto e progettualità.
È il caso, ad esempio, del Festival Appenino Mediterraneo (F.A.Me.), rassegna multidisciplinare giunta al terzo anno, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Basilicata, che prevede oltre 20 appuntamenti tra cui quelli che la stessa Fondazione ha offerto ai comuni partner.
Importante azione progettuale è anche il rapporto con le scuole. Il programma prevede infatti tre appuntamenti in collaborazione con istituti scolastici, all’interno dei quali saranno realizzati eventi in collaborazione con i docenti e i dirigenti scolastici, che quest’anno offriranno ai ragazzi la possibilità di confrontarsi sul tema delle migrazioni dei popoli antiche e contemporanee, attraverso il linguaggio del cinema e attraverso la testimonianza diretta di protagonisti.
Alle scuole sarà dedicato anche un appuntamento finale a Potenza, nel quale i tre comuni porteranno le loro tradizioni e la loro cultura da far conoscere e condividere con gli studenti di alcuni istituti superiori del capoluogo.
Il cartellone
27 ottobre – GINESTRA
Arthea Ensemble in concerto “Adriatico. Racconti in musica di popoli migranti”, nell’ambito della manifestazione “Borgo in festival 2024”.
1 novembre – SAN COSTANTINO ALBANESE
Tammurriarè in concerto ed Euroband. Nel cartellone Autunno Arbëresh.
10 novembre - GINESTRA
Almalatina in concerto - Musiche in viaggio “Noche de verano”
19 novembre – SENISE - I.I.S. Sinisgalli
Popoli in cammino tra cinema e realtà “STORIE MEDITERRANEE”
20 novembre – SAN COSTANTINO ALBANESE Istituto Comprensivo
Teatro Delle Guarattelle - «Storie di Pulcinella» a scuola
1 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. La tradizione Arbëreshe tra Mediterraneo e Appennino
16 dicembre – RIONERO IN VULTURE - I.I.S. FORTUNATO
Popoli in cammino tra cinema e realtà “STORIE MEDITERRANEE”
17 dicembre – POTENZA - Museo Provinciale
Giornata per le scuole. “APPENNINO MEDITERRANEO ARBЁRESH”
29 dicembre – SAN COSTANTINO ALBANESE
Laboratorio e performance TOTARELLA. Cartellone Autunno Arbëresh.
30 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. «LA CANTATA DEI PASTORI»
Scuole lucane tra Appennino e Mediterraneo
Con i progetti F.A.Me. e A.M.A. coinvolti gli studenti da Nord a Sud della Basilicata
Un particolare impegno di coinvolgimento e partecipazione è quello che Fondazione Appennino dedica agli studenti delle scuole lucane attraverso vari progetti e partnership con comuni ed istituti scolastici.
In particolare in queste settimane autunnali, particolarmente intense per la realizzazione di attività ed eventi di varia natura che Fondazione Appennino mette in campo con il costante obiettivo di sperimentazione sociale e culturale, condividendo con i comuni delle aree interne la sfida progettuale a sostegno della divulgazione di conoscenza delle tradizioni, orientandosi anche ad un pubblico di studentesse e studenti di tutte le età.
A cominciare dal Festival Appennino Mediterraneo – F.A.Me. , giunto alla sua terza edizione. Ideato e realizzato da Fondazione Appennino, riconosciuto e sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Basilicata, Provincia di Matera, comuni che ospitano gli eventi e partner privati, il Festival si pone il principale obiettivo di portare offerta artistica e culturale dal vivo nei mesi autunnali che vanno dalla chiusura dell’estate agli inizi dell’inverno, in quei luoghi, paesi interni della Basilicata, che proprio in questo periodo vivono lo spegnersi dei riflettori di agosto ed il ritorno alle realtà quotidiane. Ciò vale soprattutto per i ragazzi delle scuole ai quali il Festival, su 23 eventi ne ha dedicati ben 5, portando un'offerta che va dalle "Storie di Pulcinella" a "Cronache del dono e della maledizione". Nel primo caso sono stati già coinvolti alunni e alunne di scuole primarie dei plessi di San Brancato e Santarcangelo in ottobre, mentre il Teatro delle Guarattelle di Napoli sarà ancora impegnato a Marsicovetere e Roccanova il 18 e 19 novembre prossimi. Altro spettacolo dal vivo è invece già stato realizzato al Liceo musicale "W.Gropius" di Potenza, con un concerto di violoncello, musica elettronica e narrazione rap, lo scorso 12 novembre.
Al F.A.Me., Fondazione Appennino ha affiancato il progetto A.M.A., acronimo di “Appennino Mediterraneo Arbëresh”, un progetto finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, che giunge alla sua seconda annualità e coinvolge i comuni di San Paolo Albanese, in qualità di capofila, Ginestra e San Costantino Albanese. Un progetto che vede legate le tre comunità dal patrimonio arbëresh che appartiene alla loro storia e cultura, e che oggi tende ad integrare tradizione e contemporaneità.
Il progetto è realizzato in collaborazione diretta con Fondazione Appennino, impegnata a sperimentare modelli di sviluppo locale in particolare nelle aree interne, con l’obiettivo di ridare centralità al Mediterraneo e al suo legame con l’Europa attraverso la dorsale Appenninica.
Un programma ricco di eventi nei tre comuni arbëresh, che spaziano dalle contaminazioni musicali alla ricerca e valorizzazione dell'identità culturale delle comunità; ed anche qui le scuole hanno un ruolo fondamentale e di primo piano con ben 4 eventi destinati a studentesse e studenti di varie età. Si inizia la mattina di martedì 19 novembre all'Istituto di Istruzione Superiore "Leonardo Sinisgalli" di Senise; l'incontro con la scuola porta il titolo "Storie Mediterranee. Popoli in cammino tra cinema e realtà" e vedrà la proiezione del film "Io Capitano" di Matteo Garrone e un dibattito con testimonianze e protagonisti migranti oggi integrati nelle comunità locali.
Mercoledì 20 novembre ritornano le "Storie di Pulcinella", con quel racconto che Bruno Leone del Teatro delle Guarattelle fa di valori e peculiarità partenopee che la cultura mediterranea ha diffuso in tutto il Sud, destinando uno spettacolo ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo "Nicola Sole" nel plesso di San Costantino Albanese, evento a cui parteciperanno anche gli alunni e le alunne di San Paolo Albanese e del plesso di Cersosimo.
Le attività con le scuole ritormenteranno poi il 16 e 17 dicembre. Nel primo caso a Rionero in Vulture, presso l'Istituto di Istruzione Superiore "G.Fortunato", con lo stesso format di Storie Mediterranee realizzato a Senise e il giorno 17 dicembre a Potenza, nel Museo provinciale, dove saranno riunite più scuole del capoluogo in un evento di promozione della cultura e delle tradizioni arbёreshe di San Paolo Albanese, San Costantino Albanese e Ginestra.
A.M.A. SAN PAOLO ALBANESE. Le iniziative del comune arbëresh
“A.M.A. San Paolo Albanese” è il titolo del cartellone autunnale che prende il via il 19 novembre prossimo e continuerà fino a fine anno, con protagonista il comune del Pollino e le sue tradizioni arbëreshe.
Il programma si inserisce e integra con un più ampio progetto denominato proprio “A.M.A. - Appennino Mediterraneo Arbëresh”, finanziato nell’ambito del programma “Patrimonio Culturale Intangibile” della Regione Basilicata, del quale il comune di San Paolo è capofila ma che coinvolge anche i comuni di San Costantino Albanese e Ginestra in un unico programma in piedi da ottobre a dicembre.
Le attività si svolgono in collaborazione con Fondazione Appennino, ente del terzo settore che nel programma di San Paolo Albanese ha anche aggiunto attività proprie offerte alla comunità, come gli appuntamenti del “Festival Appennino Mediterraneo – F.A.Me.”, quest’anno giunto alla sua terza edizione e realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura e la Regione Basilicata. Tutte attività finalizzate alla diffusione culturale che la Fondazione ha inserito nel programma sostenuto dalla Direzione Generale per l'Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura.
L’obiettivo comune di queste azioni è quello di costruire un giusto legame tra valorizzazione del patrimonio locale e la sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo per le aree interne, con l’intento di dare centralità alla dorsale appenninica, al centro tra Mediterraneo ed Europa; un legame tra storia, tradizioni e cultura dei territori marginali e la loro contemporaneità.
Nasce da queste motivazioni, dunque, il programma delle iniziative dedicate da un lato alla comunità residente e, dall’altro, alla condivisione di azioni e promozione con scenari territoriali e sociali esterni a San Paolo Albanese, in particolare con il mondo delle scuole lucane, protagoniste di più appuntamenti e attività.
«Viviamo la condizione di piccolissimo paese – afferma il sindaco Mosè Antonio Troiano – ma nello stesso siamo tra i custodi di una grande tradizione linguistica, culturale e storica che va oltre la sua etichetta quantitativa di “minoranza”. San Paolo Albanese, infatti, come gli altri comuni arbëreshe, può davvero essere un terreno di sperimentazione simbolica in un’epoca in cui l’attenzione alle piccole realtà sta crescendo, ed insieme a questa attenzione sta diventando un valore anche l’offerta culturale originale che proviene dalla storia delle nostre genti. Oggi, infatti, enti e comunità sono impegnate nella valorizzazione di un’identità generata da una diaspora di secoli fa, che oggi è diventata un valore da tutelare. E’ anche questo il messaggio che porteremo nelle scuole, parlando ai ragazzi che crediamo debbano conoscere queste storie di popoli e di contaminazioni culturali».
Il programma
19 novembre – SENISE - I.I.S. Sinisgalli
Popoli in cammino tra cinema e realtà “STORIE MEDITERRANEE”
22 novembre – SAN PAOLO ALBANESE
FESTIVAL APPENNINO MEDITERRANEO – F.A.Me. “Tango show”
1 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. La tradizione Arbëreshe tra Mediterraneo e Appennino
17 dicembre – POTENZA - Museo Provinciale
Giornata per le scuole. “APPENNINO MEDITERRANEO ARBЁRESH”
30 dicembre – SAN PAOLO ALBANESE
A.M.A. San Paolo. «LA CANTATA DEI PASTORI»
ACTERRA. Fondazione Appennino partner di un progetto vincitore di un bando Return dell'Università di Firenze. Ricerca collaboratori
Attraverso un game e un'app da sperimentare con scuole e comuni si punta a far crescere la consapevolezza degli alunni sui rischi ambientali.
Il progetto ACTERRA (ACtive TERritory Resilience Awareness) è stato candidato al bando del Ministero dell’università “Multi-Risk sciEnce for resilienT commUnities undeR a changiNg climate (RETURN)”, realizzato dall’Università di Firenze, da una partnership composta da ArsDigitalia di Napoli, Whitesock di Firenze e Fondazione Appennino ETS ed è risultato vincitore.
L’obiettivo specifico individuato è l’aumento della resilienza sociale ai disastri grazie alla formazione e educazione alla cittadinanza attiva delle giovani generazioni e alla loro attivazione contributiva per la segnalazione di risorse e vulnerabilità sul loro territorio.
Le attività previste :
1.Realizzazione di un’applied game mobile sulla gestione dei rischi di disastri naturali legati al cambiamento climatico
2.Realizzazione di una app AR, con pannello di gestione Admin, per la registrazione di informazioni su rischi, risorse e attori del territorio coinvolti nella prevenzione e gestione delle emergenze
3.Realizzazione di una campagna di dissemination rivolta alle amministrazioni locali e toolkit per attività di laboratorio nelle scuole.
Fondazione Appennino si occuperà della fase di disseminazione in almeno 6 comuni della regione Basilicata, coinvolgendo istituti scolastici di vario ordine e grado e/o associazioni locali (pro loco, protezione civile, aps ecc..). Il laboratorio prevede la fruizione del gioco educativo, con approfondimento sul tema delle vulnerabilità e, a seguire, un’attività di laboratorio per mappature sul territorio di zone sicure, infrastrutture critiche, risorse e attori legati alla preparazione e gestione dei disastri.
La fase di dissemination prevede il contatto con amministrazioni comunali, scuole e associazioni da coinvolgere per il pilotaggio, la raccolta di feedback e valutazione di impatto.
Le attività verranno svolte attraverso il coinvolgimento dei destinatari anche attraverso prodotti di comunicazione ed eventi divulgativi come seminari, incontri con le scuole, .
LAVORA CON NOI!
Per la realizzazione delle attività di dissemination, Fondazione Appennino si avvarrà della collaborazione di consulenti esperti di comunicazione e marketing territoriale, di formazione nelle scuole, di progetti di sviluppo locale e progetti sul contrasto alla povertà educativa da affiancare eventualmente allo staff di Fondazione Appennino che coordinerà le attività.
Per la valutazione delle candidature, inviare curriculum a info@appenninofondazione.it entro il 12 agosto 2024.
SCARICA LA CALL Ricerca candidati Acterra
SAN COSTANTINO ALBANESE . LA CULTURA ARBERESHE TRA APPENNINO E MEDITERRANEO
Dal 1 novembre eventi d’arte e musica per il cartellone "AUTUNNO ARBERESH" in collaborazione con Fondazione Appennino
Tra storia, tradizioni locali e valorizzazione del territorio, l’autunno di San Costantino Albanese si propone con un’offerta di eventi e cultura che guarda a rafforzare l’identità e le origini, a partire in particolare da quelle arbёreshe.
Su questa dimensione, l’Amministrazione Comunale è impegnata a costruire e rafforzare un legame tra il passato e il presente proponendo attività e occasioni orientate alla crescita culturale e sociale, che in queste settimane vedono la loro realizzazione.
Il prossimo 1 novembre sarà proprio una di queste giornate con varie attività per la comunità locale che, in collaborazione con Fondazione Appennino, animeranno il borgo del Pollino con un’offerta artistica e culturale che si inquadra in due particolari progetti in campo.
Alle 10 infatti, prende il via il laboratorio dei graffiti polistrato che fa parte del progetto “Un graffio che A.M.A.”, voluto dall’Amministrazione Comunale e finanziato dal Gal Cittadella del Sapere, con l’intento di valorizzare il patrimonio storico e culturale del territorio e che finora ha già portato alla realizzazione di due murales dedicati alla storia arbёreshe.
Un modo per diversificare l’offerta di arte pubblica e d’identità del borgo che con questo progetto mira a rendere permanente e fruibile il patrimonio locale e realizzare attività che possano lasciare opere per periodi più lunghi. In collaborazione con la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, fondata 20 anni fa dall’artista Giuseppe Antonello Leone, si avvierà dunque la realizzazione di alcuni graffiti che rimarranno installati nel centro abitato e che evocano alla cultura arbёreshe locale e rafforzano la peculiarità del luogo.
La giornata proseguirà con l’avvio a San Costantino anche di un altro progetto dal titolo “A.M.A.”, che sta per “Appennino Mediterraneo Arberesh” e che si lega inevitabilmente all’altro progetto ma anche alle altre comunità arbёreshe, in quanto il progetto A.M.A. è realizzato con i comuni di San Paolo Albanese, che ne è capofila, e di Ginestra, e quest’anno giunge alla sua seconda edizione con il finanziamento della Regione Basilicata.
Un progetto che si pone il doppio obiettivo, anche in questo caso, di promuovere da un lato le peculiarità del patrimonio immateriale locale, e dall’altro di integrare questa identità storica in un contesto mediterraneo più ampio, un contesto che nei secoli è stato generatore di contaminazioni tra popoli ed oggi ha portato a caratteristiche culturali che le comunità locali intendono promuovere e valorizzare.
Contaminazioni anche in musica e con linguaggi diversi, come ad esempio la presenza dell’Euroband da Altamura, ensemble di street music che dalle 17.30 si esibirà nel centro abitato con un itinerario che unisce e lega i vari luoghi peculiari del paese. Alle 21.00, in piazza Unità d’Italia, sarà poi la volta del concerto dei Tammurriarè, le cui sonorità mediterranee della tradizione meridionale faranno da unione tra culture e stili.
“Lo sforzo progettuale che in questo periodo stiamo mettendo in campo – afferma il sindaco di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli – è orientato a immaginare strumenti e modelli da sperimentare capaci di guardare con un occhio alle criticità che le aree interne e periferiche vivono e con l’altro allo straordinario patrimonio di cui sono custodi le nostre comunità, provando a collegarci con le dimensioni sociali che ci circondano. A questo aggiungiamo anche un’attenzione ai valori della contemporaneità, partendo proprio dai temi dell’identità locale, quella arbёreshe che ci contraddistingue e che oggi vede tutti noi impegnati a valorizzare e tutelare ma che, oltre cinque secoli fa, è stata proprio frutto di contaminazioni mediterranee di popoli diversi”.