PROGETTO SPICA. Due appuntamenti a Montemurro e Aliano

Doppio appuntamento in programma per progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano. E proprio questi ultimi due comuni saranno teatro dei due eventi previsti per domani, 23 agosto a Montemurro e il 25 agosto ad Aliano.

Avviato alla fine di giugno, il programma è ampio ed articolato e durerà fino al prossimo autunno con concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in laboratori con masterclass musicali e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Dopo la prima fase, nella quale si sono tenuti tre laboratori della summer school, masterclass, performance degli allievi e concerti di artisti affermati a Montemurro, Armento, Grumento Nova e Aliano, i due prossimi eventi vedranno come protagonista la chitarra, in due spettacoli che ospiteranno artisti virtuosi dello strumento. A Montemurro, il 23 agosto, si esibirà Giuseppe Germano in un recital di chitarra classica. L’appuntamento è previsto alle 21.30 nell’Orto di Merola, luogo nel quale si terrà l’edizione 2025 della Scuola del Graffito Polistrato, che in quell’occasione apre le sue attività.

Il 25 agosto sarà poi Aliano ad ospitare il Singing in the mirror trio, composto dalla soprano Antonella Tatulli e dai chitarristi Alfonso D’Avino e Pietro Santarsiero. Lo spettacolo ha il titolo “Tutta me. Storie di donne tra verità e verosimiglianza” e si terrà nell’auditorium dei Calanchi alle ore 21.

Il progetto si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.

 

 


Progetto “SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” Al Teatro Romano di Grumentum Massimiliano Gallo in “Lettera ad Eduardo”

E’ in programma per domenica 3 agosto il prossimo appuntamento del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Avviato alla fine di giugno, il programma è ampio ed articolato e durerà fino al prossimo autunno con concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in laboratori con masterclass musicali e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Dopo la prima fase, nella quale si sono tenuti tre laboratori della summer school, masterclass, performance degli allievi e concerti di artisti affermati a Montemurro, Armento, Grumento Nova e Aliano, il prossimo appuntamento vede la rassegna ritornare al Teatro Romano nel Parco Archeologico di Grumentum, alle ore 21, con la messa in scena “Lettera ad Eduardo” di e con Massimiliano Gallo, con Carmen Scognamiglio e l’ensemble Napolinord Big Band.

“Un programma articolato che si distribuisce nei tre comuni partner nell’arco di questi mesi – afferma Antonio Imperatrice, sindaco di Grumento Nova, comune capofila – mantenendo un ideale legame fra tre luoghi che rappresentano un cammino nella storia e nella cultura del nostro territorio. L’impegno è quello di far vivere e valorizzare questi luoghi attraverso i vari linguaggi dell’arte e della conoscenza, unendo generi e generazioni”.

Il progetto si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.


Progetto SPICA. Al Teatro Romano di Grumentum va in scena “Le Troiane” di Euripide

È in programma per Domenica 27 luglio il prossimo appuntamento del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Avviato alla fine di giugno, il programma è ampio ed articolato e durerà fino al prossimo autunno con concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in laboratori con masterclass musicali e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Dopo la prima fase, nella quale si sono tenuti tre laboratori della summer school, masterclass, performance degli allievi e concerti di artisti affermati a Montemurro, Armento, Grumento Nova e Aliano, il prossimo appuntamento vede i “suoni di pietra” ritornare al Teatro Romano nel Parco Archeologico di Grumentum, con la messa in scena della tragedia “Le Troiane” di Euripide, con musiche di Gluck, alle ore 21.

“Il ciclo di eventi – afferma Antonio Imperatrice, sindaco di Grumento Nova, comune capofila - intende favorire la diffusione di espressioni dell’arte e mettere a disposizione le potenzialità dei diversi linguaggi teatrali, musicali, artistici e culturali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, ambientale, culturale e artistico; promuovere l’immagine dei territori e della loro identità storica e socio-culturale. Obiettivi che uniscono un partenariato attivo tra istituzioni pubbliche e private, impegnate a sperimentare e favorire processi di crescita per persone e luoghi attraverso la formazione, la ricerca, l’arte e la cultura”.

Il progetto si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.


PROGETTO SPICA. Gli eventi del secondo week end dal 4 al 6 luglio

A Grumento Nova concerto degli Alti&Bassi e performance della summer school

Venerdì 4 luglio si avvia il secondo week end di appuntamenti del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Un progetto che si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.

Avviato alla fine di giugno, il programma è ampio ed articolato e durerà fino al prossimo autunno tra vari concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in 4 laboratori con masterclass musicali e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Ogni residenza artistica degli allievi, relativa ad ognuno dei laboratori, culminerà in un saggio-performance realizzato nei comuni che saranno di volta in volta tappa dei cammini d’Appennino, a Grumento Nova, ad Aliano e ad Armento, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Armentando Bici&scarponi”.

Inoltre sarà importante ed attivo il ruolo delle scuole, con il particolare coinvolgimento e protagonismo dell’ISS «G.Peano» di Marsico Nuovo, che vedrà i ragazzi coinvolti nelle attività teatrali e nelle summer school.

Dopo un primo week end nei comuni di Montemurro e Armento, il prossimo vedrà direttamente protagonista il comune capofila, Grumento Nova, sia con il centro abitato che con il Parco Archeologico di Grumentum. In particolare sabato 5 luglio, con due appuntamenti. Alle ore 19, presso la villa comunale Parco della Rimembranza, si esibiranno i giovani musicisti ospiti della summer school, in residenza artistica a Montemurro dal 4 al 6 luglio. Il saggio-performance si intitola “Suoni in cammino nella storia” e vedrà protagonista un quartetto di clarinetti e un duo di mandolino e chitarra battente. La serata culminerà al Teatro romano nel Parco Archeologico di Grumentum con il concerto del quintetto vocale Alti&Bassi, alle ore 21. Gli Alti&Bassi saranno inoltre protagonisti della masterclass diretta ai giovani musicisti, che si terrà alle 11.30 del 5 luglio a Montemurro, nella sala dell’ex convento di San Domenico, nell’ambito della seconda residenza artistica della summer school.

“Lo spirito del progetto è dunque creare collegamenti e cammini ideali e non, - afferma Antonio Imperatrice, sindaco del Comune di Grumento Nova, capofila e responsabile del progetto – che uniscano generazioni, generi, luoghi ed epoche, attraverso collaborazioni attive tra soggetti pubblici e privati, impegnati a sperimentare e favorire processi di crescita attraverso la formazione, la ricerca, l’arte e la cultura”.

Il progetto prende il nome di “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” e intende favorire la diffusione di espressioni dell’arte, correlate al patrimonio culturale del territorio e al patrimonio di cultura immateriale delle comunità coinvolte nei percorsi e mettere a disposizione le potenzialità dei diversi linguaggi teatrali, musicali, artistici e culturali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, ambientale, culturale e artistico; promuovere l’immagine dei territori e della loro identità storica e socio-culturale; recuperare e valorizzare le risorse e delle tradizioni culturali locali; stimolare il talento dei giovani studenti e artisti lucani, quali ambasciatori del territorio e dei luoghi; far acquisire competenze che favoriscano una valorizzazione piena e stabile dei territori, in grado di offrire anche nuove opportunità professionali.

Dopo i primi due week end, il progetto chiuderà la prima sessione dall’11 al 13 luglio, coinvolgendo il comune di Aliano in particolare.

 


Terzo week end del progetto “SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino”

Ad Aliano concerto del duo Presta-Greco e performance della summer school

Venerdì 11 luglio si avvia il terzo week end di appuntamenti del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Un progetto che si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.

Avviato alla fine di giugno, il programma è ampio ed articolato e durerà fino al prossimo autunno tra vari concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in 4 laboratori con masterclass musicali e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Ogni residenza artistica degli allievi, relativa ad ognuno dei laboratori, culminerà in un saggio-performance realizzato nei comuni di Grumento Nova, ad Aliano e ad Armento, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Armentando Bici&scarponi”, anche nell’intento di promuovere e valorizzare percorsi per la fruizione del paesaggio. Inoltre sarà importante ed attivo il ruolo delle scuole, con il particolare coinvolgimento e protagonismo dell’ISS «G.Peano» di Marsico Nuovo, che vedrà i ragazzi impegnati in attività teatrali e nelle summer school.

Dopo Montemurro, Armento e Grumento Nova, la prossima tappa culminerà ad Aliano, con due appuntamenti presso l’Anfiteatro dei Calanchi in programma sabato 12 luglio. Alle ore 19, si esibiranno i giovani musicisti ospiti della summer school, in residenza artistica a Montemurro dall’11 al 13 luglio in un saggio-performance dal titolo “Suoni in cammino tra arte e storia” e vedrà protagonista un quintetto polistrumentale e un duo di chitarre. Alle ore 21 sarà poi la volta del concerto di Paolo Presta e Federica Greco, artisti che propongono un repertorio tratto dai canti della tradizione orale calabrese, arrangiato in chiave contemporanea.

Paolo Presta e Federica Greco saranno inoltre protagonisti della masterclass diretta ai giovani musicisti, che si terrà alle 11.30 del 12 luglio a Montemurro, nella sala dell’ex convento di San Domenico, nell’ambito della terza residenza artistica della summer school.

 


Al via il progetto “SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino”

Primo week end con avvio della summer school e primo concerto

Prende il via venerdì 27 giugno la prima residenza artistica della summer school del progetto SPICA – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino, finanziato dai Piani Integrati della Cultura della Regione Basilicata ad una partnership di comuni costituita da Grumento Nova (capofila responsabile), Montemurro e Aliano.

Un progetto che si avvale della collaborazione di Fondazione Appennino ETS, in qualità di ente coordinatore e attuatore, e della partnership del Museo Archeologico dell’Alta Val d’Agri e Parco Archeologico di Grumentum, dell’Istituto di Istruzione Superiore “G.Peano” di Marsico Nuovo, dell’associazione musicale “Il Tetracordo” di Avigliano e dell’associazione “Armentando – bici&scarponi” di Armento.

Il programma delle attività è ampio e articolato, si avvierà alla fine di giugno per essere distribuito lungo i mesi estivi fino agli inizi dell’autunno prossimo.  Sono infatti previsti 10 concerti nei tre comuni partner, distribuiti e organizzati da Basilicata Circuito Musicale in collaborazione con “Il Tetracordo”, una summer school a Montemurro destinata a giovani artisti e musicisti suddivisa in 4 laboratori che prevedono masterclass musicali con artisti ospiti del progetto e ore di formazione su event management, marketing e comunicazione. Ogni residenza artistica degli allievi, relativa ad ognuno dei laboratori, culminerà in un saggio-performance realizzato nei comuni che saranno di volta in volta tappa conclusiva dei cammini d’Appennino, a Grumento Nova, ad Aliano e ad Armento, grazie anche alla collaborazione dell’associazione “Armentando Bici&scarponi”.

Inoltre sarà importante ed attivo il ruolo delle scuole, con il particolare coinvolgimento e protagonismo dell’ISS «G.Peano» di Marsico Nuovo, che vedrà i ragazzi coinvolti nelle attività teatrali e nelle summer school.

Il progetto prende il nome di “S.P.I.C.A. – Suoni di Pietra in Cammini d’Appennino” e intende favorire la diffusione di espressioni dell’arte, correlate al patrimonio culturale del territorio e al patrimonio di cultura immateriale delle comunità coinvolte nei percorsi e mettere a disposizione le potenzialità dei diversi linguaggi teatrali, musicali, artistici e culturali con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, ambientale, culturale e artistico; promuovere l’immagine dei territori e della loro identità storica e socio-culturale; recuperare e valorizzare le risorse e delle tradizioni culturali locali; stimolare il talento dei giovani studenti e artisti lucani, quali ambasciatori del territorio e dei luoghi; far acquisire competenze che favoriscano una valorizzazione piena e stabile dei territori, in grado di offrire anche nuove opportunità professionali.

“Si tratta di un impegno a raggiungere questi obiettivi – afferma Antonio Imperatrice, sindaco del Comune di Grumento Nova, capofila e responsabile del progetto – che coinvolge un partenariato attivo tra istituzioni pubbliche e private, impegnate a sperimentare e favorire processi di crescita per persone e luoghi attraverso la formazione, la ricerca, l’arte e la cultura”.

Il primo week end prevede l’avvio della prima residenza di giovani musicisti che hanno aderito ad una call del progetto e che saranno destinatari delle attività di formazione a Montemurro, coordinate dalla Fondazione Appennino, con la masterclass di Walter Santoro, storico-archeologo, autore e musicista, e Giuliano Gabriele presso l’ex convento San Domenico il 28 giugno alle ore 11.30. Walter Santoro con i Vorìa saranno poi protagonisti del concerto serale a Montemurro, alle ore 19 in Piazza Garibaldi, che aprirà il cartellone dei concerti.

La mattina seguente, domenica 29, la location si sposta ad Armento, protagonista di uno dei cammini realizzati in collaborazione con l’associazione “Armentando Bici&scarponi”. Alle 12, in Via Cavour, presso la chiesa di Sant’Antonio di Padova, si terrà il saggio performance degli allievi della summer school ospiti a Montemurro e si concluderà il primo dei cammini d’Appennino previsti dal progetto.

Dopo questo primo week end a Montemurro ed Armento, i prossimi appuntamenti coinvolgeranno direttamente anche i territori di Grumento Nova e Aliano.

 


Opera Paese Talk, convegno ad Atena Lucana

Si terrà Venerdì 20 Giugno 2025, alle ore 17.00, presso lo Schifa Lab nel cuore del centro storico di Atena Lucana, "Opera Paese Talk"

Una giornata dedicata alle Comunità, ai progetti finanziati con il Bando Borghi e alle opportunità che le aree interne possono cogliere per migliorare il futuro delle loro comunità. Venerdì 20 giugno l’Amministrazione Comunale di Atena Lucana, in collaborazione con Fondazione Appennino, nell’ambito di Archivio Atena, organizza presso Schifa Lab nel centro storico “Opera Paese Talk, comunità che cooperano”.

Due i momenti e gli argomenti che caratterizzeranno la giornata, da un lato il confronto tra alcuni progetti vincitori del Bando Borghi, dall’altro il ruolo che le Cooperative di comunità possono avere nel trasformare i progetti pubblici in occasioni di impresa a servizio della Comunità. Durante la giornata, l'Amministrazione Comunale di Atena Lucana presenterà inoltre l'avviso pubblico per la creazione della Cooperativa di Comunità di Atena Lucana, un momento decisivo per garantire la partecipazione attiva della cittadinanza.

Programma

Dopo i saluti del Sindaco Luigi Vertucci e del RUP del Progetto Archivio Atena, Daniele Padovani, gli interventi saranno moderati da Annalisa Romeo, direttrice della Fondazione Appennino.

  1. I Progetti del Bando Borghi - visioni e attuazioni. La prima parte del talk sarà interamente dedicata ai progetti vincitori dei Fondi PNRR del Bando Borghi, focalizzandosi sulla rigenerazione culturale e sociale dei piccoli comuni, con un'attenzione particolare al progetto Archivio Atena. La discussione illustrerà la visione e l'attuazione di questi progetti, confrontandosi sui primi risultati ottenuti grazie agli interventi di:

    • Maria Cerreta, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Napoli Federico II
    • Ottavia Ricci, esperta in rigenerazione culturale e sviluppo sostenibile
    • Franco Cagnoli, Presidente della Cooperativa ViviCalascio
  2. Le cooperative di comunità: opportunità e concretezza Il secondo momento esplorerà il ruolo fondamentale delle cooperative di comunità come soggetti di opportunità e concretezza imprenditoriale a servizio della collettività. Si rifletterà su come le azioni progettuali di rivitalizzazione e valorizzazione dell'identità di un territorio possano concretamente trasformarsi in occasioni di mercato. Interverranno:

    • Paolo Scaramuccia, Responsabile Nazionale di Legacoop per le cooperative di comunità
    • Gianni Lacorazza, Cofounder di Fondazione Appennino
    • Giancarlo dell’Orco, Destination Manager
    • Emilia Voccola, Cooperativa di Comunità Ilex

“Da questa base di partenza – spiega il sindaco Luigi Vertucci – Atena Lucana non vuole fermarsi a salvaguardare la storia ma anche operare per un futuro dell’economia locale fondato sulla nostra capacità di essere un luogo di mercati, un crocevia geografico di contaminazioni che unisce idee provenienti dalla nostra storia al know how di una contemporaneità che ne vuole tirar fuori reali opportunità”.

 


Festival del lavoro nelle aree interne. Al via la terza edizione

AL VIA LA TERZA EDIZIONE A SOVERIA MANNELLI 

Il FLAI – Festival del lavoro nelle aree interne si terrà dall’11 al 13 giugno in Calabria, a Soveria Mannelli, presso le Industrie Rubbettino e vedrà la partecipazione di più di 40 studiosi provenienti dall’Italia e dall’estero.

Il Festival del lavoro nelle aree interne è promosso da RESpro, la rete di storici per i paesaggi della produzione, da Fondazione Appennino e da Rubbettino.

Aree interne come luoghi di produzione: leitmotiv del Festival del lavoro nelle aree interne

Aree interne non più intese come luoghi di abbandono e deurbanizzazione, né tanto meno come mete turistiche per gli amanti delle rovine, ma come luoghi vivi, di produzione e lavoro. È questo il leitmotiv del Festival del lavoro nelle Aree Interne che, giunto alla terza edizione si terrà a Soveria Mannelli, in Calabria, presso le Industrie Rubbettino dall’11 al 13 giugno.

Protagonisti d’eccezione per ridisegnare il futuro delle aree interne

Numerosi gli eventi e i talk in programma che comprendono non solo la condivisione di percorsi di studio e di ricerca ma anche di esperienze, come l’evento di networking “Radici rotte”, previsto per la serata del 12 giugno, un momento dedicato all’incontro e al dialogo tra attori del territorio: imprenditori, associazioni, professionisti e cittadini si confronteranno per condividere esperienze, creare connessioni e costruire nuove sinergie. Un’occasione per intrecciare storie, idee e prospettive sul futuro delle aree interne.

Aree interne e sfide contemporanee

La discussione sulle aree interne e il loro futuro è più che mai necessaria in questo momento storico «Il tema delle aree interne – osserva Augusto Ciuffetti, docente di Storia economica presso l’Università Politecnica delle Marche, e membro del comitato scientifico del Festival – continua ad essere al centro del dibattito culturale e degli studi, mentre sta progressivamente scomparendo dall’agenda politica del nostro Paese. Né la SNAI, né il PNRR, nonostante i progetti e le risorse finanziarie messe a disposizione, hanno prodotto risultati degni di nota.

Nello stesso tempo è cambiato il contesto generale. Allo spopolamento delle aree interne corrisponde l’eccessiva urbanizzazione e la cementificazione degli spazi costieri, con una densità abitativa delle città in costante crescita, mentre il declino demografico è ormai un fenomeno che riguarda l’Italia intera. Tale situazione sta permettendo a grandi multinazionali di mettere in atto nuovi atteggiamenti predatori nei confronti della dorsale appenninica. Sembra che il futuro, per quest’ultima, non possa che corrispondere alla realizzazione di enormi parchi eolici, in nome di una distorta visione della transizione energetica, la quale assicura enormi guadagni solo alle società di progettazione, oppure a nuove ipotesi di sviluppo turistico di massa legate alla costruzione di impianti di risalita, che ignorano completamente le conseguenze del mutamento climatico.

Ripensare il valore delle aree interne 

Al turismo, considerato come una sorta di illusoria panacea, spesso responsabile, invece, della totale devastazione di territori e spazi urbani, oppure legato esclusivamente a prospettive del tutto inconsistenti o imposte dalle mode del momento, come il cosiddetto turismo delle origini, si dovrebbe sostituire la vera riscoperta dei mestieri e dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità locali, in particolare di quelli culturali».

Tra cultura e impresa: oltre 40 relatori al Festival del lavoro nelle aree interne

In una densa tre giorni di incontri e dibattiti, oltre 40 studiosi provenienti da ogni parte d’Italia (e non solo) discuteranno di impresa e memoria, di quanto i territori che hanno dato origine al modello italiano oggi si siano riscoperti fragili e necessari di tutela e custodia. Non solo analisi, ma anche progetti e proposte per il futuro che mettano insieme produzione e cultura, industria e design, produzioni identitarie e nuove economie.

Il panel dei relatori è variegato e composto da giovani ricercatori, professionisti e affermati studiosi, in uno scambio continuo di idee, visioni ed esperienze.

In particolare, si segnala la partecipazione di

Pierluigi Sacco, economista, specializzato in economia della cultura, sviluppo territoriale, industria creativa e politiche culturali;

Veronica Macchiavelli, regista del documentario “L’ultima neve” che verrà proiettato nel corso del festival presso lo storico Lanificio Leo;

Cristina Garzillo (ICLEI Europe), esperta internazionale di sostenibilità urbana e territori in transizione;

Lucia Nardi, vicepresidente di Museimpresa e responsabile cultura d’impresa per Eni;

Ludovico Solima, economista della cultura e studioso dei modelli di gestione e sostenibilità del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle aree marginali;

Vito Teti, antropologo e voce autorevole sulla questione meridionale;

«Questa terza edizione del Festival del Lavoro nelle Aree Interne – ha dichiarato l’Editore Florindo Rubbettino – vuole dare un contributo a un futuro in cui la cultura sia riconosciuta come leva strategica per lo sviluppo locale. La cultura nei territori fragili rappresenta infatti un driver potente e sottovalutato per la rigenerazione e lo sviluppo locale. Spesso, in queste aree, si trovano patrimoni materiali e immateriali soggetti ad abbandono, ma con un grande potenziale. L’approccio interdisciplinare alla conservazione e al miglioramento del costruito storico, così come la rigenerazione del paesaggio culturale raccontato attraverso esperienze concrete, i casi di musei, archivi e biblioteche come patrimonio culturale di prossimità sono alcune delle traiettorie per ragionare su forme di lavoro e sviluppo sostenibile anche in contesti di fragilità».

«L’obiettivo del Festival – per Gianni Lacorazza – cofondatore e vicepresidente di Fondazione Appennino – è quello di rafforzare una identità pragmatica e concreta, ponendo attenzione alle reali esperienze, con i rischi e le opportunità che le caratterizzano. La sfida è quella di un percorso nuovo, lontano da letture ancora affidate a vecchi luoghi comuni o a sempre meno efficaci approcci di analisi datati e autoreferenziali. Servono soluzioni e non più solo consigli, protagonismo reale delle comunità e dei mercati, sguardi dall’interno e non all’interno.

Il festival diventa così un luogo per interrogarsi su numeri e fatti, per capire se ancora ci sono più persone che parlano di aree interne rispetto a quelle che ci vivono o, peggio ancora, che se ne occupano concretamente. Con la consapevolezza che sono proprio queste ultime a poter dare un contributo fondamentale».

«Il Festival – sostiene Roberto Parisi, presidente di RESpro e docente di storia dell’architettura e del paesaggio presso l’Università del Molise – è una importante conferma della validità e della qualità di un approccio metodologico alla questione delle aree interne fondato sulla centralità della storia. Un approccio, concepito e sostenuto sul piano scientifico dalla nostra Associazione fin dai suoi esordi, che in questa occasione si misura sul tema della difesa e della salvaguardia di archivi, biblioteche e musei ancora presenti in molti territori dell’Italia interna. Si tratta di patrimoni culturali molto fragili, la cui sopravvivenza raramente rientra tra gli obiettivi perseguiti dalle cosiddette imprese culturali. Un piccolo grande deposito di storie e di memorie del lavoro che a stento resiste ai processi rigenerativi in atto e che invece dovrebbe essere considerato un imprescindibile presidio territoriale per le stesse comunità locali».

I panel con Fondazione Appennino e Civiltà Appennino

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12 Giugno – Cooperazione di comunità: opportunità per aree interne e casi da raccontare

Gianni Lacorazza, Fondazione Appennino dialoga con:

Filomena Pugliese, Confcooperative Basilicata

Davide Olori, Università di Bologna | EDT APS

Paolo Scaramuccia, Legacoop

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12 Giugno – Borghi non comuni. Il punto sul bando raccontato dai beneficiari

Annalisa Romeo, Fondazione Appennino dialoga con:

Lino Gentile, Sindaco Castel del Giudice

Sara Giordano, Sindaca Sellia

Fiorella Pompa, Sindaca Ginestra

Luigi Vertucci, Sindaco Atena Lucana

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13 Giugno – Riuflessioni conclusive

Piero Lacorazza, Civiltà Appennino

Roberto Parisi, RESpro | Università degli Studi del Molise

Florindo Rubbettino, Rubbettino

Vito Teti, Università della Calabria


 

Il Festival del lavoro nelle aree interne invita a guardare in profondità: siamo davvero pronti a passare dalle parole ai fatti, restituendo centralità a chi vive e lavora ogni giorno nei territori fragili?

Scarica il pdf del programma del FESTIVAL DEL LAVORO NELLE AREE INTERNE


A San Martino d'Agri quinto e ultimo appuntamento del ciclo “LUOGHI NON COMUNI DEL FUTURO”

“Comunità che cooperano”

Quinto ed ultimo appuntamento del ciclo “luoghi non comuni del futuro”

A SAN MARTINO D’AGRI SEMINARIO SULLE COOPERATIVE DI COMUNITA’ NELLE AREE INTERNE

Sarà San Martino d’Agri, piccolo comune ricadente nel territorio del Gal Lucania Interiore, la sede di chiusura del ciclo di seminari "Luoghi non comuni del futuro", realizzato insieme a Fondazione Appennino. Un'iniziativa che si è articolata in cinque incontri con l'obiettivo di esplorare nuove strategie per lo sviluppo e la valorizzazione delle aree interne, con focus su enogastronomia, turismo, piccoli comuni, innovazione e lavoro di comunità.

Il quinto ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri che ha affrontato tanti temi legati alle aree interne e che termina affrontando appunto quello di una possibile declinazione del lavoro in piccole comunità, in un evento che porta proprio il titolo “Comunità che cooperano” e vedrà al centro della riflessione una analisi sulle opportunità di impresa che i mercati dell’accoglienza locale possono offrire. Un’analisi a più voci, con esperti di cooperazione e con testimonianze dirette, che trova un suo principale punto di atterraggio nella possibilità offerta dal modello della cooperativa di comunità, ritenuta una delle più concrete strade da percorrere nelle aree interne.

“Fare impresa al Sud è più complicato! Troppa burocrazia rende difficile la libera iniziativa! Nei piccoli comuni non c’è mercato per un'impresa . Di tanti luoghi comuni, - per stare nel format del ciclo di seminari voluto dagli organizzatori - questi forse sono davvero i più realistici e non rappresentano soltanto convinzioni senza fondamento. Ma proprio perché questi luoghi comuni sono concreti, si possono prendere in considerazione soluzioni che da queste difficoltà prendono proprio spunto e si pongono l’obiettivo di superarli per offrire opportunità lavorative partendo proprio dai bisogni concreti delle aree interne e dai servizi di cui necessitano. Le cooperative di comunità vanno in questa direzione e rappresentano una modalità emergente di fare impresa, una soluzione costruita a misura per le aree svantaggiate che punta a superare gli ostacoli più noti del fare impresa. Non a caso il progetto di seminari prevede questo appuntamento come ultimo del ciclo, affinché si possano analizzare con i possibili stakeholder territoriali le reali opportunità da cogliere. Possiamo davvero contribuire a creare «luoghi non comuni del lavoro» in cui il core business sia la comunità?”.

A parlarne saranno innanzitutto gli esperti del settore. Filomena Pugliese, Segretario Generale di Confcooperative Basilicata, che opera da decenni nel settore della cooperazione e delle imprese con esperienza diretta e conoscenza del settore della cooperazione nelle realtà territoriali; e Paolo Scaramuccia, responsabile nazionale per le cooperative di comunità e politiche di sviluppo locale di Legacoop.  Con loro due casi concreti, l’esperienza lucana della cooperativa di comunità “Siamo Accettura”, con il suo presidente Giuseppe Labbate, e la cooperativa di comunità “Terramea” di Carovilli, in provincia di Isernia in Molise, con il presidente Marco Scarpitti.

Si tratta di realtà la cui testimonianza è a diretto contatto con le problematiche e le opportunità delle piccole comunità delle aree interne nelle quali non ci si può inventare un turismo “copia/incolla” ripreso dalle destinazioni mainstream ma è necessario integrarlo in maniera “laterale” all’offerta di tanti servizi essenziali per la qualità della vita tanto delle comunità locali quanto, conseguentemente, degli ospiti temporanei. Temi sui quali si fonda il pensiero e l’azione di Fondazione Appennino, che in questo ciclo ha portato l’impegno di questi anni, riassunto con la voce di vari esperti anche nel volume “Comunità Appennino. Superare l’internità”, pubblicato un anno fa per Rubbettino Editore e che contiene molti dei temi trattati nel ciclo di seminari, compreso le cooperative di comunità. A rappresentare Fondazione Appennino saranno Annalisa Romeo e Gianni Lacorazza, che si affiancheranno ad Ennio Di Lorenzo e Tommaso Santochirico del Gal Lucania Interiore.

L’incontro si terrà nell’ex convento Minori Osservanti di San Martino d’Agri, in largo Marconi alle 17, ed a fare gli onori di casa saranno il sindaco Mario Antonio Imperatrice e il presidente del Gal Lucania Interiore Luigi De Lorenzo.


21 marzo 2025 - SAN MARTINO D'AGRI

Fare impresa al Sud è più complicato! Troppa burocrazia rende difficile la libera iniziativa! Nei piccoli comuni non c’è mercato per una impresa. Di tanti luoghi comuni, questi forse sono davvero i più realistici e non rappresentano soltanto convinzioni senza fondamento.
Ma proprio perché questi luoghi comuni sono concreti, si possono prendere in considerazione soluzioni che da queste difficoltà prendono proprio spunto e si pongono l’obiettivo di superarli per offrire opportunità lavorative partendo proprio dai bisogni concreti delle aree interne e dai servizi di cui necessitano.
Le COOPERATIVE DI COMUNITA’ vanno in questa direzione e rappresentano una modalità emergente di fare impresa, una soluzione costruita a misura per le aree svantaggiate che punta a superare gli ostacoli più noti del fare impresa.
Non a caso il progetto di seminari prevede questo appuntamento come ultimo del ciclo, affinchè si possano analizzare con i possibili stakeholder territoriali le reali opportunità da cogliere.
Possiamo davvero contribuire a creare «LUOGHI NON COMUNI DEL LAVORO» in cui il core business sia la comunità?


Saluti
MARIO A. IMPERATRICE – Sindaco di San Martino d’Agri
LUIGI DE LORENZO – Presidente GAL Lucania Interiore

Introducono
ENNIO DI LORENZO – GAL Lucania Interiore
TOMMASO SANTOCHIRICO – GAL Lucania Interiore

GIANNI LACORAZZA – Fondazione Appennino

Intervengono
FILOMENA PUGLIESE – Segr. Gen. Confcooperative Basilicata
PAOLO SCARAMUCCIA – Legacoop

GIUSEPPE LABBATE – Cooperativa «Siamo Accettura»
MARCO SCARPITTI – Cooperativa «Terramea» Carovilli

Modera
ANNALISA ROMEO – Direttrice Fondazione Appennino

FILOMENA PUGLIESE – Segretario generale Confoccoperative Basilicata

Presidente di una cooperativa giovanile di produzione e lavoro promossa con la Legge Regionale 32/1985, inizia a lavorare in Confcooperative Basilicata nel 1988 proprio occupandosi di cooperative giovanili e promozione di nuova impresa cooperativa, ricoprendo vari ruoli in vari ambiti fino all’attuale di Segretaria Generale. Laureata in Scienze Agrarie presso l’Università della Basilicata, è esperta di formazione, orientamento al lavoro ed all’autoimpresa cooperativa anche quella di comunità, programmazione locale in qualità di componente del Partenariato sociale dal 2012 dei Comitati di Sorveglianza dei Fondi FSE+, FESR ed ex FEASR, politiche attive del lavoro, progettazione e coordinamento progetti complessi e sviluppo locale in ambito rurale ed aree interne in qualità di Vice Presidente del Gal Lucania Interiore dal 2018.

PAOLO SCARAMUCCIA – Responsabile nazionale Cooperative di Comunità Legacoop 

Nato a Roma, è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Roma Tor Vergata. Inizia a lavorare con Beta Consult, società di consulenza impegnata nelle politiche di sviluppo locale a Roma e nella Regione Lazio. Si avvicina al mondo della cooperazione con il Master in economia e gestione delle imprese cooperative alla facoltà di economia Federico Caffè di Roma Tre e relativo stage e una breve collaborazione presso la DTN Consulenza di Bologna, occupandosi di responsabilità sociale con un focus specifico sugli enti locali. Ad aprile 2008 inizia la lavorare per la Lega delle Cooperative e mutue, occupandosi di organizzazione, servizi associativi e promozione .Nel 2015 assume la responsabilità del progetto cooperative di comunità e dal 2023 è responsabile delle politiche di sviluppo locale, cooperative di comunità e servizi associativi.