Il 24 novembre inaugurazione delle opere di street art dedicate alla cultura arbёreshe
Street art per la rigenerazione del borgo e per valorizzare le origini e l’identità del luogo. È questo l’obiettivo principale del progetto “Un graffio che A.M.A.” realizzato a San Costantino Albanese dal Comune e in collaborazione con Fondazione Appennino. Un progetto, finanziato dal Gal Cittadella del Sapere, che si inquadra in un percorso più ampio di progettualità che il comune del Pollino ha avviato già da qualche anno. “A.M.A.”, infatti, sta per “Appennino Mediterraneo Arbёresh”, e fa il paio con un altro progetto che coinvolge anche i comuni di San Paolo Albanese, che ne è capofila, e Ginestra, in attività di valorizzazione del patrimonio immateriale locale, con il sostegno della Regione Basilicata.
Dunque al centro delle azioni è proprio l’identità e le origini arbёreshe che San Costantino Albanese tutela e promuove, in particolare con questo progetto che ha messo al centro la realizzazione di opere di street art ispirate alla cultura e tradizioni locali per rendere il centro abitato più accogliente e rafforzarne la caratterizzazione. Opere che saranno inaugurate domenica 24 novembre, con un evento a conclusione delle attività. Si tratta di due murales di grandi dimensioni, realizzati dall’artista messinese Andrea Sposari e cinque graffiti polistrato realizzati in collaborazione con la Scuola del Graffito Polistrato di Montemurro, che ha impegnato l’artista Anna Faraone e coinvolto alcuni cittadini di San Costantino Albanese. Tutte opere ispirate alla storia e tradizione arbёreshe della comunità locale.
Gli appuntamenti penderanno il via alle ore 18, in piazza Unità d’Italia, con l’inaugurazione dei cinque graffiti installati nella piazza centrale e proseguiranno poi su Via Chicca, dove ha sede la Casa Parco e l’edificio scolastico sui quali sono stati realizzati i murales.
Alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive della Regione Basilicata, Franco Cupparo, del presidente del Gal Cittadella del Sapere, Franco Muscolino, dei sindaci di San Costantino Albanese e Montemurro, Renato Iannibelli e Senatro Di Leo, di Gianni Lacorazza di Fondazione Appennino e di Zoti Giampiero Vaccaro, alle 18.30 a Casa Parco si parlerà proprio del tema “Identità e rigenerazione dei paesi”, in un incontro moderato dall’assessore comunale di San Costantino Albanese, Giovanni Lufrano.
La giornata inaugurale sarà conclusa poi dal concerto “Serenata lucana”, eseguito dall’Ensemble Meridies composta da Massimo Rosa, violino, Carmine Viggiano, violino, Simone Spadino, viola, Giovanna D’Amato, violoncello, Antonio Tiri, contrabbasso, Luca Marino, oboe e ciaramella, Mariano Grosso, arpa viggianese, Enzo Izzi, organetto, Luciano Brancati, percussioni etniche, Nicole Millo, voce recitante. Trascrizioni e arrangiamenti a cura di Enzo Izzi e Angela Freno.
La serata sarà conclusa con una degustazione di prodotti locali.
“Il progetto Un Graffio che A.M.A. – spiega il sindaco di San Costantino Albanese, Renato Iannibelli – si basa su due principali obiettivi. All’interno di una costante idea di valorizzazione e promozione della cultura arbёreshe della nostra comunità, il primo obiettivo è il cammino comune con le istituzioni locali e regionali e con le altre comunità arbёreshe che con cui costruire azioni tese a rafforzare l’identità peculiare dei nostri luoghi e farla conoscere; il secondo obiettivo, di questo progetto in particolare, è realizzare azioni orientate a lasciare il segno nel tempo e dunque rendere il nostro paese fortemente caratterizzato, anche nella sua immagine, da questa storia e dal suo racconto”.