Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha ratificato a Fondazione Appennino l’iscrizione nell’Anagrafe Nazionale delle Ricerche (Art. 64, comma 1, DPR 11 luglio 1980 n. 382 e ss.mm.i) ed attribuito un Codice identificativo tra gli enti di ricerca ufficialmente riconosciuti.

Si tratta, per Fondazione Appennino, soprattutto di un valore formale che rappresenta essenzialmente un riconoscimento del possesso di requisiti, al fine di rafforzare la qualità e l’autorevolezza dell’attività finora svolta nei settori dell’innovazione, della cultura, della sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

“È un bel traguardo per Fondazione Appennino. – commenta il direttore Piero Lacorazza – Abbiamo deciso di avviare la procedura di riconoscimento prima di avviare la procedura per l’iscrizione al Registro Unico del Terzo Settore che disciplina le regole per gli enti, come il nostro, ai sensi del d.lgs 117/2017. Lo abbiamo fatto perché sentivamo appunto la necessità di misurare la nostra attività di ricerca, senza fine di lucro o non diretta ad attività commerciali ed industriali, in particolare per lo sviluppo sostenibile con il progetto GOAL 2030. Forse nelle prossime settimane saremo chiamati ad una scelta e faremo prevalere la nostra vocazione orientata alla impresa sociale con la consapevolezza che la nostra attività di ricerca continuerà. Il bivio tra ente di ricerca privato ed ente del terzo settore ci rende ancor più consapevoli del lavoro che abbiamo fatto e che possiamo fare, grazie alle tante collaborazioni e competenze che sono alla base delle nostre progettualità ed attività”.