Il 5, 6 e 13 dicembre 2025 sono le date dell’edizione 2025 del PREMIO APPENNINO 2030FEST, che quest’anno giunge alla sua quarta annualità, ideato e realizzato da Fondazione Appennino Ets, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Montemurro.
Tre giorni di incontri ed eventi con al centro l’economia, il territorio, la cultura, l’arte con l’obiettivo di dare valore ad esperienze e competenze, energie e passioni che possono essere messe insieme per una riscossa civica in grado di unire il Paese e rilanciarlo, non solo da Nord a Sud ma anche connetterne in maniera funzionale i centri e le periferie, le aree forti e i territori deboli, le zone costiere con le aree interne.
Quest’anno il Premio Appennino guarda alle aree interne attraverso gli occhi della chiesa, dei comuni italiani e delle donne.
Il Premio sarà assegnato il 6 dicembre a Monsignor Felice Accrocca, Vescovo di Benevento e primo firmatario del documento contro la “rassegnazione” del declino irreversibile delle aree interne. Questa spinta va accompagnata e seguita in particolare dalle istituzioni, ragion per cui il Presidente dell’Anci Gaetano Manfredi rappresenta un punto di riferimento che tiene insieme l’Italia dei comuni, grandi e piccoli, da Nord a Sud. Gaetano Manfredi è sindaco Napoli, città del Mediterraneo, mare che unisce e non divide. E dentro questa dimensione appenninica e mediterranea con il Premio alla scrittrice Sandra Petrignani si sceglie un lessico e uno sguardo, quello femminile, dei quali c’è estremo bisogno nelle aree interne. Manfredi e Petrignani riceveranno il riconoscimento il 13 dicembre.
Gli eventi di quest’anno, inoltre, si arricchiranno anche di una sessione del Festival del Lavoro nelle Aree Interne che Fondazione Appennino organizza da tre anni a Soveria Mannelli in collaborazione con Rubbettino Editore e ReSPro – Rete Storici del Paesaggio, e che quest’anno farà tappa anche a Montemurro il 5 dicembre in occasione della giornata di apertura del Premio Appennino.
Con la quarta edizione del Premio Appennino ancora una volta si raccolgono idee, pensieri e proposte per provare a superare l’internitá. ll riconoscimento infatti va dunque a chi ha occhi per i margini e se ne può far carico, quei margini umani, sociali, culturali e geografici oggetto di attenzione di Fondazione Appennino e di tanti altri premiati che negli scorsi anni hanno dato valore al palmares. Sono stati infatti premiati nelle scorse edizioni Massimo Osanna, Florindo Rubbettino, Maria Pia Ammirati, Domenico Pozzovivo, Luca Marinelli, Ferruccio De Bortoli, Stefano Bonaccini, Sabrina Giannini, Enrico Giovannini, Andrea Vitali, Marisa Laurito, Luisa Corazza, Diego Bianchi e Vito Teti.


